Sit-in per l’Ucraina, una maestosa bandiera della pace a Piazza Regina Margherita

Oggi pomeriggio si è tenuta la manifestazione indetta dalla Assemblea L’Aquila per la pace a un anno dall’inizio della guerra russo-ucraina
Sit-in per l’Ucraina, una maestosa bandiera della pace in Piazza Regina Margherita.
L’AQUILA – Ucraina, si è tenuta oggi alle 18:30 la manifestazione organizzata dall’Assemblea L’Aquila per la pace: tante le associazioni scese in piazza, insieme a semplici cittadini. Tra le loro mani, cartelli semplici e schietti che invocano lo stato di pace e la salvaguardia di donne e bambini. Poi, un’imponente bandiera arcobaleno ha sfilato tra le vie aquilane.
Nella prima parte della manifestazione hanno preso la parola in tanti, di ogni età: interventi semplici, ma efficaci, atti a pretendere la conclusione del sanguinoso conflitto russo-ucraino. Attorno ai cittadini muniti di bandiere arcobaleno, musica, cartelli e striscioni: “ripudia la guerra”, “no invio armi, pace subito”.“Disertiamo la guerra e il patriarcato che l’ha inventata”, si legge tra le mani di una delle attiviste accanto alla consigliera Simona Giannangeli. Tra le sue mani, “inviare armi non è fare la pace”.
Proprio ieri, il presidente dell’Anpi,Fulvio Angelini, tra gli associati della Assemblea L’Aquila per la pace, puntualizzava ai nostri microfoni che, “un anno di guerra è troppo. Ha prodotto lutti mostruosi, povertà, disperazione, un aumento indiscriminato delle ostilità, delle spese militari, del riarmo”.
Toccante l’intervento di due bambini che hanno detto la loro, sotto gli applausi della folla.
“L’anno scorso abbiamo partecipato a tanti sit-in – afferma uno dei due – e speravamo servissero a far rendere conto che la guerra non serve a nulla”.
Altrettanto esaustivi gli interventi di alcuni cittadini, compreso quello dei rappresentanti dell’associazione universitaria Udu dell’Aquila: “Basta con la propaganda di guerra, fermiamo la circolazione dell’odio, dell’inimicizia, prendiamoci cura delle vite degli altri, sempre, dovunque e comunque, senza distinzioni”.
Il corteo, sventolando la gigantesca bandiera arcobaleno, ha poi lasciato la piazza per dirigersi al Parco del Castello; di contorno, i cori, “fuori la guerra dalla storia”.