Cronaca

Bomba Avezzano, è il giorno dell’operazione disinnesco

Bomba Avezzano: la città si mobilita, da ieri le prime evacuazioni. Le fasi dell'operazione.

Bomba Avezzano: la città al lavoro per l’operazione “Disinnesco” dell’ordigno della Seconda guerra mondiale. La città si mobilita. Da ieri le prime evacuazioni.

BOMBA AVEZZANO – Avezzano si è preparata nei giorni scorsi e in questa mattinata, dalle prime luci dell’alba: alle 9.30 in punto sono cominciate le operazioni di disinnesco della bomba della Seconda guerra mondiale Mark 65, nome in codice AN-M65, di 1000 libbre ritrovata l’11 febbraio durante lo scavo di un’abitazione in pieno centro.
Come già anticipato (qui) alle ore 8 e 30 tutti i cittadini residenti nella zona di salvaguardia avevano l’obbligo di lasciare le abitazioni, come stabilito dall’ordinanza del sindaco Giovanni Di Pangrazio.

L’operazione minuto per minuto (in aggiornamento)

Alle ore 9:43  è ufficialmente partita l’operazione “Disinnesco” dell’ordigno bellico rinvenuto in via Opi, nel cuore della città di Avezzano.
Al via la prima fase: il despolettamento. La a bomba presenta due spolette, una sul retro e una frontale. Una volta estratte l’ordigno è armato e una pressione potrebbe causarne l’innesco. Questa fase, forse la più delicata, serve  per garantire sicurezza durante il trasporto verso il sito di Massa.

Il sindaco Di Pangrazio fa sapere che a breve verranno rispristinati gas ed energia elettrica. (ore 11:30)

Alle ore 11:45 – L’ordigno disinnescato è trasportato in sicurezza con convoglio militare scortato dalla Polizia Stradale.
L’Esercito ha già preparato la buca profonda 7 metri nella cava di inerti.

L’operazione “disinnesco” si è conclusa con successo: alle ore 15:53. L’ordigno dopo essere stato calato in una buca appositamente scavata è stato fatto brillare. Tutto si è svolto come previsto dalla tabella di marcia.

Le Fasi precedenti all’Operazione

Dalle ore 6 alle 8.30 sarà in vigore il divieto assoluto di accesso a tutta l’area nel raggio di 1481 metri dal luogo di recupero dell’ordigno. Saranno autorizzati a transitare solo i veicoli obbligati ad accedere per esigenze di evacuazione, i veicoli di servizio di Forze dell’Ordine, Protezione Civile e Vigili Del Fuoco, i veicoli del soccorso medico e altri veicoli autorizzati.
Una volta conclusa la fase di evacuazione dei circa 20 mila residenti, gli artificieri dell’Esercito italiano del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma avvieranno le attività di disinnesco e di rimozione dell’ordigno da 454 chili.                                                           Saranno tre le fasi operative che impegneranno gli artificieri: despolettamento, caricamento e trasporto dell’ordigno, per il brillamento in una cava della vicina Massa d’Albe.

bomba avezzano

Volontari impegnati

Oltre 100 i volontari della Protezione Civile (comunale e regionale) impegnati a dare supporto alla popolazione. Per prevenire eventuali azioni di sciacallaggio, l’amministrazione comunale ha azionato i sensori di movimento delle 80 telecamere di videosorveglianza, già presenti in zona. In base al Piano comunale di Protezione Civile sono state individuate 5 aree di attesa con gazebo che faranno da “punti informativi” per la popolazione.                          Molte le attività e i centri commerciali, fuori dalla zona “rossa”, che hanno anticipato l’apertura alle 7:00 per ospitare i cittadini evacuati. Molti, comunque, si sono già trasferiti nelle seconde case in località dell’Adriatico, tanti giovani trascorreranno la giornata sui campi da sci nelle vicine stazioni turistiche, altri saranno ospiti di parenti nelle frazioni, altri ancora hanno raggiunto i figli studenti a Roma.

disinnesco bomba

Sabato 25 gennaio le evacuazioni più impegnative

Sono iniziate le operazioni di evacuazione della città per facilitare, domani, il disinnesco e il trasporto dell’ordigno bellico ritrovato nel centro di Avezzano. La clinica “Di Lorenzo” e la casa di riposo “Don Orione” si sono già mobilitate per il trasporto degli ospiti. “Tutte le persone presenti all’interno della clinica sono state evacuate – ha dichiarato Lucia Di Lorenzo, proprietaria della clinica privata –  rientreranno tutti in struttura appena terminate le operazioni”.

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