Abruzzesi nel mondo

Stephen Pagliuca, il finanziere USA ha origini abruzzesi

La rubrica di Sergio Venditti, questa domenica, è dedicata a Stephen Pagliuca.

La rubrica di Sergio Venditti, questa domenica, è dedicata a Stephen Pagliuca.

È Co-Presidente del Fondo miliardario “Bain Capital”, che ora controlla anche l’Atalanta calcio.
Il capitalismo americano genera vorticosi processi di accumulazione del profitto, specie nel settore finanziario, che poi reinveste e diversifica in molte attività economiche, filantropiche e sportive. È questo il caso di un finanziere dal chiaro cognome italo-americano, come Stephen Pagliuca, nato a New York, il 16 gennaio 1955, per di più da una famiglia d’origine abruzzese, di modeste condizioni, come tanti nostri oriundi a “stelle e strisce “. La sua è indubbiamente una storia di sacrifici e di studi, ma che lo hanno portato a divenire quello che si definisce un “business man”, abile ed astuto. Cosi viene descritto Pagliuca, dai suoi estimatori, ma comunque anche dai suoi detrattori, che però ne sottolineano oltre la scaltrezza, la sua spregiudicatezza nel gestire gli affari, sempre con il piglio di energico sportivo (come è stato), con un occhio anche alla politica nazionale, essendosi già candidato nel 2009 al Senato per il Partito Democratico, con l’allora Presidente B.Clinton, senza però essere eletto. Ed allora vediamo questo brillante finanziere bostoniano dalla mente fertile: un abilissimo investitore di private equity, Co-Presidente del potente fondo Bain Capital, ma anche sbarcato nello sport come co-proprietario del Boston Celtics, ora con il controllo della nostra squadra di calcio dell’Atalanta (con oltre 400 milioni di investimento) e già si parla anche di quella del Liverpool, in Gran Bretagna. Una solida formazione economica e fiscale, quella di Pagliuca, prima acquisita negli Usa, ma anche in Olanda, con una nota società di certificazione come la KPMG. Un grande esperto investitore in vari campi, da quelli finanziari, tecnologici, sanitari, sportivi e della distribuzione (nel cda di Burger King) e altresì negli stessi network dei media, molto potenti in America. Un’intensa attività, nello stesso campo filantropico, con molti riconoscimenti ricevuti, come il “Bright Star Award”, nel 2005, fino ai giorni nostri, passando nel 2020, per la donazione alla sua Università di Harvard, con la moglie Judy (ed i suoi 4 figli), di un intero laboratorio di ricerca, denominato in suo onore, il “Pagliuca Life Lab”. In tal senso, si può affermare come esista un circuito di investitori, spesso orientati politicamente, sui settori a più alto impatto di consenso e di ricavi pubblicitari, come nello sport, che accomuna S.Pagliuca, con altri italo-americani come J.Pallotta, già proprietario della Roma Calcio, tra il 2011e 2020. Niente male, per “Steve”, figlio della cantante Janet Woods e del padre Joe, veterano di guerra usa, con il nonno arrivato in America, come un umile ciabattino proprio dalla sua terra. In un’intervista sulla testata online Usa, “We The Italians”, Generoso D’Agnese, nel suo libro “Abruzzo Stars&Stripes”, ha narrato dei personaggi abruzzesi, noti o meno, che hanno fin qui lasciato una traccia negli Stati Uniti d’America, altresì con “il desiderio di raccontare la fusione, tra le due culture”, oltre che l’orgoglio crescente verso le proprie radici storico-culturali, da passare alle nuove generazioni, che però da esse tendono sempre più ad allontanarsi.

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