Politica

Consiglio regionale sul Superbonus, aspettando il 6 marzo: “Tutele per crateri, onlus e crediti pregressi”

L'AQUILA - Consiglio regionale sul Superbonus, la maggioranza disinnesca odg opposizione votandone uno proprio in attesa dei correttivi da inserire entro il 6 marzo.

L’AQUILA – Consiglio regionale sul Superbonus, la maggioranza disinnesca odg opposizione votandone uno proprio in attesa dei correttivi da inserire entro il 6 marzo.

Un Consiglio regionale di “attesa” quello che si è svolto oggi a L’Aquila sul tema del Superbonus con un ordine del giorno presentato dalle opposizioni per impegnare il Presidente della Giunta Marco Marsilio a chiedere l’abrogazione del decreto che ha suscitato diverse preoccupazioni per lo stop alla cessione dei crediti di imposta. Un odg politicamente “irricevibile” dalla maggioranza che a quel punto ha presentato e approvato un proprio ordine del giorno che punta invece a rassicurazioni sul fronte dei crediti fiscali acquisiti e quelli generati dai cantieri in corso, con il passaggio da 4 a 6 anni per la compensazione degli stessi crediti. Un odg di “attesa”, si diceva, perché anche dal Presidente Marsilio, come già aveva fatto il commissario Guido Castelli nella riunione della commissione congiunta di ieri a Palazzo Fibbioni, ha riferito di interlocuzioni con il Governo rispetto alla tutela della pratica del Superbonus per quanto riguarda i crateri sismici, le case popolari e le onlus. Marsilio ha assicurato che contestualmente saranno trovate soluzioni per i crediti incagliati. Il tutto, entro il prossimo 6 marzo, data di scadenza per la presentazione degli emendamenti.

Per quanto riguarda la discussione in Aula, Francesco Taglieri (M5S) ha illustrato l’odg delle opposizioni, poi bocciato in sede di votazione, rivendicando i risultati del Superbonus, con i vantaggi ottenuti sul Pil, la riduzione del consumo energetico, grazie a uno strumento che “ha fatto bene al Paese”. Il consigliere Pierpaolo Pietrucci ha invece rilanciato i rischi che il blocco del Superbonus e dei crediti fiscali potrebbe avere su cittadini e imprese, con “conseguenze drammatiche” e i rischi di cause legali. Per l’opposizione sono intervenuti anche Sandro Mariani, che ha sottolineato come avesse apprezzato l’iniziativa regionale sull’acquisto dei crediti poi stoppata dal governo, e Americo Di Benedetto che ha sottolineato l’impatto del Superbonus sul Pil regionale: “Tre miliardi in due anni, corrispondente al 10% dell’interno Pil regionale. Vogliamo ancora dire che non è uno strumento valido?”. Sul tema anche l’intervento di Giorgio Fedele.

consiglio regionale superbonus

Dall’altro lato, la maggioranza ha rivendicato la necessità di “mettere un punto” e “riaprire le trattative”, come sottolineato dal consigliere regionale Mauro Febbo, che ha ricordato che già il Governo Draghi aveva espresso perplessità su uno strumento, dopo i due anni di pandemia in cui l’Unione europea aveva bloccato a causa del Covid il conteggio dei deficit. “Il governo ha fatto una cosa saggia, mettendo un punto fermo per poi riaprire le trattative con i portatori di interesse. È già stato assicurato che gli interventi nei crateri sismici verranno finanziati”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Fabrizio Montepara che ha sottolineato come la norma legata al Superbonus fosse troppo “generica”: “Si doveva quantomeno prevedere limiti rispetto all’ISEE dei richiedenti, o all’epoca di costruzione degli immobili”.
In conclusione l’intervento del presidente Marsilio, che ha assicurato sulle interlocuzioni con il Governo per i correttivi rispetto ai crateri, edilizia popolare e crediti pregressi, rivendicando allo stesso tempo la necessità di rivedere una norma che stava diventando insostenibile, anche a causa della mancanza di un tetto di spesa. Quindi il Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri ha aperto le votazioni sui due ordini del giorno presentati e senza grossi colpi di scena è giunta la bocciatura per quello dell’opposizione e l’approvazione per l’odg della maggioranza.

Le parole di Marsilio in Consiglio regionale hanno dato così seguito alle assicurazioni che erano giunte anche ieri in sede di commissione comunale congiunta sullo stesso tema. Il commissario straordinario alla Ricostruzione post sisma Centro Italia, il senatore Guido Castelli, in collegamento video, aveva infatti rassicurato le associazioni di categoria presenti all’incontro circa l’attenzione del Governo alle “specificità” dei crateri sismici. Non dovrebbero quindi esserci difficoltà per la proroga delle agevolazioni a dicembre 2025, per lo meno per quanto riguarda gli immobili inagibili. Marsilio ha “aggiunto” a questo anche la questione legata ai crediti incagliati a cui si dovrà trovare soluzione e l’attenzione verso l’edilizia popolare e le onlus. Un bel “pacchetto” di emendamenti da presentare in sede di conversione in legge del decreto. Il termine per la presentazione degli emendamenti, però, è fissato al 6 marzo prossimo.

Sempre nella giornata di ieri, questa volta in Senato, la questione ricostruzione è stata affrontata con l’approvazione di una nuova legge che, come sottolineato dal senatore Guido Liris, “stabilizza un patrimonio fatto di buone pratiche, di professionalità costruite, di meccanismi collaudati”. “Un processo lungo – ha sottolineato Liris – che si appresta a compiere l’ultimo miglio, che ha coinvolto e coinvolge diversi attori e ha visto e vede in prima linea tutti coloro che sul territorio, con diversi ruoli, non si sono mai risparmiati: dagli amministratori agli imprenditori, da chiunque ricopra o abbia ricoperto incarichi in pubblici uffici passando per i cittadini, che con la loro forza e determinazione, la loro veemenza, spesso non sottraendosi alla mobilitazione nei confronti dello Stato ma sempre in modo civile e pacifico e solo ed esclusivamente nell’interesse collettivo, tutti ma proprio tutti, in questi lunghi, faticosi quattordici anni hanno profuso il proprio impegno, ciascuno per ciò che gli competeva, per far sì che le pietre tornassero ai loro posti e che una comunità non si disgregasse”, ha rivelato Liris. “Quattordici anni dopo, gli effetti di quell’evento devastante che solo a chi nella vita ha avuto la sventura di subire possono risultare di facile comprensione, si rendono necessari, ancora, interventi normativi. È stato modello, L’Aquila, sì, lo è stato nella gestione dell’emergenza, innanzitutto, quando in pochi mesi un governo di centrodestra ha dato un tetto a decine di migliaia di persone, ma lo è stato anche nella ricostruzione, avviata già nei primi tre anni successivi al terremoto: difficile, oggi, indicare casi, anche successivi, in cui questo sia avvenuto. Si è costruita un’architettura amministrativa solida ed efficace, si sono svolti concorsi pubblici per selezionare personale qualificato, si sono reclutati giovani da ogni parte d’Italia, si sono costituiti uffici speciali; si è pianificato, si è normato, si è progettato; si sono messe in cantiere opere innovative mai viste che hanno reso e stanno rendendo L’Aquila, con uno dei centri storici più importanti ed estesi d’Italia, un autentico modello in termini di sicurezza. Tutto, senza trascurare la storia e la bellezza che essa ci ha lasciato, un patrimonio degli aquilani e degli abruzzesi, certo, ma dell’Italia intera, di tutti noi”.

Nella stessa giornata di oggi, il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, ha visitato la sede aquilana del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Accolta dal presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri e dal presidente di Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Ministro ha raccolto diverse suggestioni sulle politiche regionali in tema di natalità e pari opportunità. All’incontro erano presenti il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, la garante regionale per l’infanzia, Maria Concetta Falivene e il presidente della Commissione regionale pari opportunità, Maria Franca D’Agostino.

 

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