Alto aterno

Montereale, “A lezione di rispetto”: un 8 marzo di sensibilizzazione per i più piccoli

Si è svolto a Montereale l'incontro "A lezione di rispetto", culminato con l'inaugurazione di una panchina rossa, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della Donna.

A Montereale, terra rispettosa dell’universo femminile, il convegno “A lezione di rispetto”.

Come annunciato e pubblicizzato nei giorni precedenti si è puntualmente tenuto ieri a Montereale, nella scuola primaria e secondaria di primo grado “Falcone Borsellino”, in concomitanza con la Giornata internazionale dei diritti della donna, l’importante incontro “A lezione di Rispetto”, il cui obiettivo principale è quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla violenza di genere partendo proprio dai più piccoli. Loro debbono essere educati al rispetto ed agli alti valori di giustizia e solidarietà. Il sindaco, Massimiliano Giorgi, in apertura di manifestazione oltre a rivolgere il saluto ed il benvenuto agli intervenuti: il primo dirigente della Polizia di Stato, dott.ssa Rosalba Angeloni, il Commissario Capo Tecnico Psicologo, dott. Andrea Pelliccione e la Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani di Pizzoli”, Prof.ssa Paola Verini, ha introdotto l’incontro riflettendo sulla tematica e sull’importanza di coinvolgere i bambini ed i genitori, poiché alla base del rispetto vi è l’educazione. La stessa viene inculcata ai bambini sia in famiglia che a scuola. A questo fine, la dirigente scolastica ha giustamente evidenziato l’importanza dell’educazione quale valore comune e corresponsabilità di famiglia, scuola e istituzioni. Durante l’incontro sono state omaggiate, tra le altre, le donne iraniane e afghane, di cui hanno parlato i relatori e nelle rappresentazioni degli alunni.

Il Primo Dirigente della Polizia di Stato, dott.ssa Rosalba Angeloni, ha auspicato che l’intervento della Polizia di Stato in merito ai reati relativi alla violenza di genere possa divenire sempre più marginale, grazie all’impegno congiunto di famiglie e istituzioni. In questo senso, la presenza della Polizia di Stato negli istituti scolastici è finalizzata proprio a garantire diffusione della legalità. Il Primo Dirigente ha coinvolto i bambini, che sono intervenuti personalmente, prendendo la parola, nella spiegazione del significato dell’8 marzo. È stata analizzata l’importanza della ricorrenza, in termini anche sovranazionali. Inoltre, sono state esaminate le differenze operate in base al genere, ancora presenti nella società, che tendono a condizionare le scelte individuali di uomini e donne e la dimensione etica dell’agire sociale, creando aspettative differenti rispetto ai comportamenti femminili e maschili nella divisione dei ruoli in famiglia, nei percorsi formativi ed educativi, nelle scelte occupazionali, nelle carriere professionali. La riflessione si è conclusa con l’analisi delle differenti accezioni del termine “rispetto”.

Il Commissario Capo Tecnico Psicologo, dott. Andrea Pelliccione, si è rivolto contemporaneamente ai genitori presenti e ai bambini spiegando l’importanza dei “simboli” e chiarendo con i bambini il motivo dell’utilizzo del colore rosso e l’importanza di comprendere la differenza tra le emozioni di amore e rabbia, entrambe connotate dallo stesso colore. Ha spiegato l’iniziativa itinerante promossa dalla Polizia di Stato “Questo non è amore” e l’importanza della Legge 69/2019 nota come Codice rosso. Ma, soprattutto, ha coinvolto i bambini nella riflessione sull’importanza di conoscere la Costituzione, in particolare l’art. 3 che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
È stata poi la volta degli interventi dei ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, che hanno organizzato, egregiamente coordinati dal corpo docente, spettacoli, balli, recite e assoli di violino, in omaggio alle donne. Molto toccante è stata la poesia corale recitata dai ragazzi, “In piedi signori, davanti a una donna”. Coinvolgente e per alcuni versi toccante l’inaugurazione nel piazzale dell’edificio scolastico, della simbolica panchina rossa, emblema del rifiuto della violenza sulle donne, posta a fianco di un grande masso sul quale è posto un libro di pietra con la dicitura: “Ha il peso di un macigno la coscienza di chi commette violenza contro le donne, i più deboli, gli indifesi. Lo stesso identico peso ha la coscienza di chi questa violenza non la impedisce, rendendosi di fatto complice. Con questi simboli, nel luogo in cui si diffonde la cultura, si alimenta la conoscenza e si insegna il rispetto, ci rivolgiamo a voi, i grandi di domani, affinché sappiate che da questo momento in poi, sarete voi a scrivere le pagine che seguiranno. Sollevatevi sempre, uniti, in difesa dei diritti e della vita di tutti gli esseri viventi, senza avere mai paura”.
“A lezione di rispetto” Montereale, 8 marzo 2023”.

All’iniziativa hanno aderito numerosi i genitori degli alunni, i rappresentanti delle associazioni del territorio, i carabinieri del Comando stazione di Montereale, il sindaco di Capitignano, Franco Pucci, l’Associazione Pubblica Assistenza di Montereale, i medici di base, il personale del Distretto Sanitario di Base di Piedicolle, i parroci del territorio, il direttore della BCC di Montereale. In conclusione di manifestazione i bambini hanno lasciato volare, nel cielo a tratti grigio a tratti blu di Montereale, 32 palloncini rossi, in segno di partecipazione di tutte le frazioni del territorio.

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