Ovindoli, tre nuovi impianti di risalita e sette piste a 2mila metri: novità già entro il 2023

I tre nuovi impianti di risalita a Ovindoli saranno realtà. Un progetto rimasto bloccato per anni: ora è arrivato il via libera da parte del Consiglio di Stato. I nuovi impianti sorgeranno a Valle delle Lenzuola: ecco come saranno
I tre nuovi impianti di risalita a Ovindoli saranno realtà. Un progetto rimasto bloccato per anni, tra corsi e ricorsi: ora è arrivato il via libera da parte del Consiglio di Stato, che ha dato ragione a Regione Abruzzo e Comune di Ovindoli. I nuovi impianti sorgeranno a Valle delle Lenzuola: ecco come saranno. L’intervista al presidente di Monte Magnola Impianti, Giancarlo Bartolotti.
Ovindoli, entro fine anno il primo dei nuovi impianti di risalita nell’ambito di un più vasto progetto di ampliamento che vedrà nel comprensorio delle Rocche la realizzazione e l’attivazione di tre ulteriori impianti in totale, in località Valle delle Lenzuola: qui, per l’appunto, saranno realizzati i tre nuovi impianti con seggiovie quadriposto e sette nuove piste da sci.
Per il progetto in questione il parere favorevole del VIA, Valutazione Impatto Ambientale, ci fu già nel 2019, ma da quel momento arrivarono i ricorsi da parte delle associazioni ambientaliste, che puntavano – in particolare – alla tutela delle specie presenti, in primis la Vipera Ursini.
È stato il Consiglio di Stato a ribaltare la precedente sentenza del TAR, che aveva annullato l’autorizzazione unica del progetto arrivata dalla Regione Abruzzo: i giudici hanno infatti accolto il ricorso presentato dall’ente regionale e dal Comune di Ovindoli. Questa la motivazione principale che ha portato i giudici a ripristinare l’autorizzazione precedentemente arrivata dal VIA: «Laddove si parta dal presupposto che qualsiasi attività che presenti controindicazioni rispetto alla significativa permanenza della vipera oggetto di tutela debba essere vietata, sarebbe necessario vietare anche il pascolo di animali, indicato nello studio come fonte di pericolo, e la presenza di escursionisti». Inoltre, è necessario «contemperare le esigenze di carattere ambientale con altri interessi parimenti meritevoli di tutela, tenendo conto nel caso in esame che il Piano paesistico regionale, la cui concreta articolazione è il Pst bacini sciistici, ha previsto la realizzazione di nuove piste».
Una svolta, quindi, che per Ovindoli significherà avere ‘presto’ tre nuovi impianti in quota, “in una zona in cui ci sono esclusivamente sassaie, alla quota di 2mila metri d’altezza, dove lo zero termico e la neve sicuramente arrivano prima e sono anche più duraturi”, sottolinea alla nostra redazione Giancarlo Bartolotti, presidente di Monte Magnola Impianti. “I tre nuovi impianti dovrebbero essere realizzati secondo queste tempistiche: uno già entro l’anno corrente, l’altro entro il 2024 e, a seguire, il terzo e ultimo nel 2025”, aggiunge Bartolotti.
La località che ospiterà le nuove piste, Valle delle Lenzuola “è una zona bellissima, caratterizzata soltanto da sassaie, priva di alberi. I tre nuovi impianti andranno ad aggiungersi agli 11 già esistenti. Il progetto è stato caldeggiato e voluto soprattutto dalla Regione per il collegamento del bacino sciistico Campo Felice – Monte Magnola, con 150 km di piste. Oltretutto, è stato sbloccato anche lo stadio del fondo per i Piani di Pezza, un circuito di 8-10 km: una valle che si presta benissimo allo sci di fondo. Inoltre lì c’è un rifugio chiuso da un decennio ormai, che potrà tornare a nuova vita con questi cambiamenti”.
Una bellissima notizia sul fronte del turismo montano, che viene letta così da Giancarlo Bartolotti, “La concretizzazione del progetto di ampliamento significa sviluppo dell’economia del territorio, incremento di posti di lavoro, sviluppo di servizi e infrastrutture, sviluppo del Sistema Montagna. Già ai tempi in cui ricoprivo il ruolo di vice presidente della Saga e, quindi, dell’Aeroporto di Pescara, ho portato avanti le istanze della montagna: sottolineando come il comprensorio montano possa garantire flussi turistici nell’intero arco dell’anno, non limitati a pochi mesi come nel caso delle località costiere. La montagna per la nostra regione è un patrimonio enorme, per questo bisogna scommettere sul turismo, che va potenziato e incrementato. Facciamo conoscere e sviluppare il nostro territorio”.