L'intervista

Ricostruzione, Vincenzo Rivera: “Gli architravi del decreto: stabilizzazione personale e attenzione alle imprese”

L'intervista a Vincenzo Rivera, direttore dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione in Abruzzo, sul dl Ricostruzione: "Misure importanti per stabilizzazione personale, attenzione alle imprese e pari dignità dentro e fuori cratere".

L’intervista a Vincenzo Rivera, direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione in Abruzzo, sul dl Ricostruzione: “Misure importanti per stabilizzazione personale, attenzione alle imprese e pari dignità dentro e fuori cratere”.

Tante sono le misure contenute nel Dl Ricostruzione approvato dal Parlamento nei giorni scorsi, ma tra queste, il direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione in Abruzzo, Vincenzo Rivera, al microfono del Capoluogo.it individua tre “architravi portanti” determinanti per la ricostruzione in Abruzzo, a partire dalla stabilizzazione del personale. Al Senato, è stato infatti introdotto il comma 2-bis all’articolo 3 che dispone la “stabilizzazione del personale precario degli enti locali e degli Uffici Speciali dei crateri del sisma del 2002, del sisma del 2009, del sisma del 2012 e del sisma del 2016-2017. La norma prevede, altresì, una riserva pari al 50% dei posti disponibili nell’ambito dei concorsi pubblici banditi dagli enti coinvolti, per il personale che abbia svolto attività nell’ambito della ricostruzione attraverso società in house pubbliche e con contratti a tempo determinato. Per coloro che abbiano svolto analoghe attività attraverso contratti di somministrazione e lavoro è invece previsto che i bandi delle procedure concorsuali valorizzino adeguatamente l’esperienza lavorativa maturata”. “Si tratta di una delle misure più importanti – spiega Rivera – perché ferma un’emorragia che stava diventando insostenibile; solo negli ultimi sei mesi, infatti, il nostro Ufficio ha perso almeno una decina di tecnici“.
Altro architrave fondamentale del decreto riguarda la “pari dignità dei comuni dentro e fuori cratere”. Si estendono, infatti, anche ai comuni del fuori cratere sismico del 2016-2017, le regole previste per l’ammissibilità/inammissibilità al contributo degli edifici collabenti, fatiscenti ovvero inagibili, così come vengono estese le semplificazioni in materia paesaggistica e di conformità urbanistica ed edilizia introdotte dall’art. 10 del D.L. 76 del 2020 da attuare attraverso l’utilizzo della SCIA e la possibilità di sanare le lievi difformità edilizie per gli edifici del fuori cratere sismico del 2016-2017 con esito di danno B. “In questo modo vengono eliminate delle insopportabili discriminazioni tra dentro e fuori cratere, dando la possibilità a tutti di accedere a sanatorie e semplificazioni, laddove ci siano le conformità previste per i crateri sismici”.
Terzo architrave importante è rappresentato dall’attenzione nei confronti delle imprese, “a partire dall’anticipazione dell’IVA per le imprese incapienti”. Con la nuova legge, infatti, potrà essere il Commissario straordinario a erogare anticipazioni finanziarie a valere sulla contabilità speciale, per far fronte alle difficoltà finanziarie delle imprese per il pagamento dell’IVA delle fatture riguardanti gli interventi, oggetto di contributo per la ricostruzione o riparazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2016-2017. Per lo stesso direttore Rivera, rientra in quest’ultimo architrave anche la previsione di utilizzo anche dei prezzari regionali vigenti, in alternativa al prezzario unico interregionale, per il calcolo dei contributi riservati agli interventi di ricostruzione o recupero degli immobili privati distrutti o danneggiati dagli eventi sismici del 2016-2017. Questa misura diventa fondamentale nel momento in cui, come sottolineato dallo stesso direttore, “codifica quello che dovevamo fare in via emergenziale”, in quanto “la Regione aggiorna il prezziario due volte l’anno, per quello dell’Appennino Centrale ci sono voluti 5 anni“, con tutto ciò che ne consegue in termini di opportunità per le imprese”.
“Ci sono molti altri aspetti importanti, a partire dalla deroga sul dimensionamento scolastico, fondamentale per i centri in via di spopolamento, ma direi che gli assi portanti del decreto si possono individuare nella stabilizzazione del personale, nell’attenzione alle imprese e alla raggiunta pari dignità tra i comuni dentro e fuori il cratere”.

leggi anche
L'aquila
Dl Ricostruzione tra semplificazione e sviluppo: “Questione sisma al centro dell’agenda di Governo”
Terremoto e ricostruzione
Ricostruzione pubblica Villa Sant’Angelo, parte la progettazione esecutiva per i sottoservizi
L'aquila
Scuola primaria Francesco Rossi, da PNRR quasi 6 milioni per la ricostruzione
Politica
Ricostruzione, approvata la nuova legge: “Si stabilizza il modello L’Aquila”
Politica
Decreto Ricostruzione, sburocratizzazione e velocizzazione
Attualita'
Sisma 2016, sbloccato piano per ricostruire 228 scuole: 200 milioni per l’Abruzzo.
Politica
Decreto Ricostruzione, PD: “Governo e maggioranza fanno solo propaganda”
L'aquila
Palazzine Erp in via Milonia, iniziano i lavori di ricostruzione
L'analisi
La Ricostruzione nel Cratere 14 anni dopo, 626 cantieri in corso: nel 2022 lavori conclusi per 854 immobili
Formazione e novita'
L’Aquila, dalla scuola al Cantiere: accordo tra Istituto Geometri e associazioni contro carenza di figure tecniche
Attualita'
Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, ANCE L’Aquila incontra le imprese
Politica
Stabilizzazione precari Uffici ricostruzione, via libera dalla Camera