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Non solo Osho, Federico Palmaroli porta la sua satira a teatro

La sua satira su Facebook è diventata un libro, poi l'ha portata anche a teatro... Come si vede tra 10 anni Federico Palmaroli? "Forse sarò morto!". L'intervista del Capoluogo all'inventore di "Osho".

A Sanremo non lo hanno invitato: allora lui si è affittato 4 teatri per portare sul palcoscenico “#lepiùbellefrasidiosho”. Per tanti anni il volto di Federico Palmaroli è stato quasi confuso con quello di Osho, il santone irriverente con barba e turbante che lo ha reso famoso. “E se non hai un consorte te ne verrà assegnato uno d’ufficio #bonusmatrimonio”. Chiunque abbia un profilo sui social o comunichi via chat, di certo avrà visto, almeno una volta nel corso degli ultimi 8 anni una delle sue strepitose freddure visive.

Tutto è iniziato con una pagina Facebook, aperta a febbraio del 2015 e che oggi conta oltre 1 milione di followers: uno spazio social dove fa satira, ironia, auto ironia, raccontando un’Italia molto ‘tradizionale’ che per sua natura dissacra, diffida e dice tutto e il contrario di tutto. Osho, Federico Palmaroli, nella vita lavora nel settore immobiliare: “Un lavoro che per adesso non non ho intenzione di lasciare: la sera stacco e vado a teatro. Mi tiene ancorato alla realtà, e se un giorno tutto questo che ho creato non dovesse più funzionare va bene così. In molti mi dicono che è una follia, io mi sento molto bene così”, spiega intervistato dal Capoluogo. Federico Palmaroli è stato un vero futurista per quanto riguarda la satira di cui oggi è considerato il re italiano. Lui, che ha tatuato su un avambraccio il fondatore del Futurismo, Filippo Marinetti, “Perchè sono appassionato di quello che è stato un vero e proprio movimento letterario, culturale, artistico e musicale in cui ho trovato dei punti di contatto”.

federico palmaroli

La satira e le vignette che lo hanno reso famoso sono pungenti, ironiche, mai banali. Oltre la pagina social e gli eventi a teatro, il suo lavoro si è tradotto anche in un libro “Come dice coso. Un anno di satira”, già presentato a L’Aquila lo scorso 18 febbraio, insieme alla giornalista aquilana Daniela Rosone. “L’Aquila è un posto dove vengo volentieri, a prescindere da tutto. È un luogo amico, dove si sta bene”. Il libro si presenta come un diario di viaggio dell’anno appena trascorso, un manuale di battute folgoranti che aiutano a capire la società contemporanea regalando del buonumore.

Dal libro, anche lo spettacolo a teatro: come è andata la prima “in casa”, a Roma, il 20 febbraio? “All’inizio non avevo nemmeno realizzato, quando ho visto la sala piena è stato bellissimo. Poi si sono spente le luci, non vedevo le persone, ma sentivo gli applausi. Sono stato me stesso, ero a mio agio”.

Quando e perché è cominciata la satira? “Ho aperto la pagina per ‘cazzeggiare’, mai avrei pensato che potesse arrivare a farmi fare tutto questo, a farmi conoscere tutta la gente che ho incontrato. A Osho mi sono affezionato, ormai ‘è uno di casa’, e prima o poi farò un viaggio in India, a casa sua, per visitare i luoghi del mio caro amico che mi ha aiutato a diventare ‘famoso’. Il mio rammarico è di non aver fatto in tempo ad andare da Maurizio Costanzo. Per molti, anche della mia generazione, è stato un vero e proprio ‘talent scout'”. 

federico palmaroli

E se, è sicuramente più facile trasformare le tue vignette in un libro, Come hai fatto a farle diventare uno spettacolo teatrale?C’è la musica dei Furano Saxophone Quartet a fare da sfondo e poi semplicemente ho messo in scaletta tutto quello che ho fatto. Ho delle vignette che sono diventate dei veri e propri ‘cavalli di battaglia’ e, senza esagerare, si parla anche di politica, ricordando, con un sorriso, quello che è successo in questi ultimi anni. Porto a teatro i contenuti social degli ultimi 8 anni, pandemia compresa, un periodo complesso, in cui è stato fondamentale cercare di sorridere – come ho fatto – anche su questioni spinose come vaccini pro e no vax! Io ero e sono favorevole ai vaccini, ma è stato facile, in quel frangente fare ironia ad esempio, sulla corsa alla prima dose o le teorie varie uscite dopo”. 
Federico Palmaroli oltre a fare ironia è anche autoironico?” Ovvio! Gioco spessissimo a prendermi in giro, ma è determinante nel quotidiano di ognuno di noi”.
La tournée a teatro, il libro, il successo sui social: tutto è iniziato poco meno di 10 anni fa, come ti vedi tra 10 anni? Lo faresti un film? “Tra 10 anni forse sarò morto, oppure posizionato in altri contesti. Il cinema? Non sono uno snob, ma nemmeno ‘prezzemolo’. Non farei qualunque cosa per ‘fame di fama’. Per fare un film dovrei essere un volto televisivo: lo sono? Non lo so!”.

federico palmaroli
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