Processionaria in anticipo, i rischi per animali e piante

12 marzo 2023 | 08:56
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Processionaria in anticipo, i rischi per animali e piante

Processionaria in anticipo sulle piante a causa del caldo anomalo: i rischi per cani e esseri umani. Ne parliamo con il dottore Luigi Petrucci.

Con i cambiamenti climatici e il caldo anomalo delle scorse settimane sono già comparse la processionaria e le zecche, presenti a quote sempre più elevate, anche a 2 mila metri, anche come conseguenza della fioritura di alcune piante in anticipo di un mese.

La problematica della processionaria viene affrontata annualmente con l’arrivo della primavera, ma questa volta si è presentata con leggero anticipo a causa dei primi caldi. Ne parliamo con il dottore Luigi Petrucci, veterinario Asl presso il canile sanitario dell’Aquila a Collemaggio, sentito dal Capoluogo. “Purtroppo i cambiamenti climatici sono la causa di molti problemi, tra cui la proliferazione anticipata di insetti molto dannosi come la processionaria, altamente lesivo per piante, animali e uomini”. Ovviamente è difficile evitarla, non c’è una mappatura. “Prestiamo attenzione: una cautela importante per la nostra salute e quella del nostro amico a 4 zampe”. 

processionaria

Un problema, quello della processionaria, con cui i proprietari dei cani devono confrontarsi ogni volta che si porta il proprio amico a 4 zampe a passeggio in un parco o in campagna. La processionaria è un insetto che si trova sui pini, dalla forma ricorda un millepiedi. È altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. “Inoltre, durante lo stadio larvale questo insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, anche per l’uomo, e i suoi effetti si manifestano dopo un giorno dall’entrata in contatto”, spiega Petrucci

Processionaria: come evitarla, quali accortezze e cosa fare se si è entrati in contatto con le larve

“Le larve hanno i famosi peli urticanti. Per scongiurare il contatto, la prima cosa da fare sarebbe evitare le zone infestate, dove si sa che c’è la presenza della processionaria. I peli dei bruchi contengono una sostanza velenosa che funge da difesa dai predatori. Gli effetti negativi si possono manifestare anche solo venendo in contatto con un bruco morto, perchè il veleno resta comunque nelle setole”. 

Processionaria: Come entrano in contatto i cani con le larve e quali sintomi I cani sono particolarmente esposti a questo pericolo, perchè per indole sono animali curiosi. Annusano, leccano oppure tendono a ingerire questi insetti. Quella da attenzionare è la fase larvale della processionaria, dal momento che da adulta è una farfalla. Depone, in questo periodo dell’anno le uova sugli aghi di pino di cui le larve sono ‘ghiotte’ e si nutrono. Il cane che viene in contatto con i peli urticanti ha dei sintomi abbastanza riconoscibili: si scatena una fortissima reazione allergica sulla cavità orale, accompagnata da un’improvvisa eccessiva salivazione, con rigonfiamento della mucosa orale, della bocca e della lingua, quest’ultima reazione è molto grave e pericolosa perchè può portare alla perdita di porzioni di lingua”.  A questi si aggiungono anche altri sintomi: redita dell’appetito, diarrea, febbre e vomito. Non solo, il cane venuto a contatto con la processionaria, “potrebbe rischiare anche di soffocare per via dello shock. È quindi davvero molto importante controllare il cavo orale dopo una passeggiata in un posto che potrebbe essere stato contaminato”. 

Non dimentichiamo, tra l’altro, che la processionaria risulta irritante anche per l’uomo che, se erroneamente la tocca, può avere come reazione arrossamenti della pelle, vescicole e bolle. Un pericolo soprattutto per i bambini che possono essere attratti da questo insetto o toccarlo senza sapere il pericolo a cui ci va incontro. Come intervenire? Se si ha il dubbio perchè ci sono alcuni segni o si vedono le larve, “Bisogna lavare subito la bocca del cane con acqua fredda e portarlo immediatamente dal veterinario”.  Si consiglia anche di evitare di sfregare la zona, “perchè potremmo spezzare i peli delle larve, facilitando così il rilascio delle tossine”. Di per sè fortunatamente la processionaria non è mortale, “Ma lo shock che si crea può comunque essere molto pericoloso. La prognosi è riservata e varia da animale a animale”.