L'aquila

Rapina alla gioielleria Ranieri, la banda tradita da un confidente

L'AQUILA - Quattro persone arrestate, di cui una ai domiciliari, per la rapina alla gioielleria Ranieri. La Squadra Mobile individua i responsabili in tempi stretti. I dettagli dell'operazione.

L’AQUILA – Quattro persone arrestate, di cui una ai domiciliari, per la rapina alla gioielleria Ranieri. La Squadra Mobile individua i responsabili in tempi stretti.

C’erano le immagini delle telecamere, ma con i volti travisati e un’attenta preparazione che ha subito lasciato intuire che ci fosse lo zampino di un “basista” del posto nella rapina avvenuta lo scorso 27 gennaio, le indagini sembravano in salita. Ma gli uomini e le donne della Squadra Mobile, guidata dal vicequestore Danilo Di Laura, non si sono fatti scoraggiare e hanno ricominciato dai “metodi tradizionali”. Nella convinzione che un biltz con quelle modalità doveva necessariamente essere stato organizzato con l’aiuto di qualcuno del posto, dopo aver ricostruito la via di fuga dei due malviventi entrati a mano armata nella gioielleria Ranieri e poi fuggiti verso Piazza IX Martiri, dove un furgone bianco li attendeva per la fuga, gli investigatori hanno iniziato a battere gli ambienti criminali del posto riuscendo ad ottenere confidenze sull’identità dei presunti rapinatori. A quel punto sono scattate le indagini tecniche che hanno confermato l’impianto accusatorio, permettendo al Gip di accogliere le richieste del pm e procedere con le misure cautelari a carico di quattro persone tra i 40 e i 50 anni, compreso il basista aquilano. Gli altri risultano di nazionalità italiana e comunque persone che frequentavano il capoluogo abruzzese. In tre sono finiti in carcere, mentre un fiancheggiatore è stato posto ai domiciliari.
La refurtiva non è stata ancora rinvenuta, ma le indagini della Polizia proseguono.

Le interviste al Questore, dottor Enrico De Simone, e al capo della Squadra Mobile, il dottor Danilo Di Laura.

“Un risultato molto rapido – ha sottolineato il Questore Enrico De Simone al microfono del Capoluogo.it – per il quale dobbiamo ringraziare anche i magistrati della Procura della Repubblica che hanno lavorato in tempi rapidi, perché la celerità nello svolgimento degli accertamenti in questo tipo di reato è fondamentale, innanzitutto per dare una risposta concreta ai cittadini, ma anche perché con il passare del tempo le tracce e le percezioni investigative tendono a sparire”.
“La risposta – ha aggiunto il dottor Danilo Di Laura – è stata rapida e decisa, grazie all’attività delle donne e degli uomini della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura, partendo da canoniche ma spesso non utilizzate tecniche di indagine, da confidenti e piccolissimi elementi e frammenti di immagini che hanno permesso di individuare i presunti autori della rapina”.

Grazie alla Polizia di Stato – ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi – che con velocità di azione ha provveduto ad assicurare alla giustizia gli autori della rapina subita dalla gioielleria Ranieri. Non dovrebbe mai accadere, ma quando accade, la prontezza di intervento delle forze dell’ordine ci rincuora”.
Soddisfazione espressa da Confcommercio L’Aquila: “Appresa la notizia dell’avvenuto arresto degli autori della rapina compiuta ai danni della Gioielleria Ranieri nel centro storico di L’Aquila il 27 gennaio scorso, crediamo sia doveroso ringraziare la Questura Aquilana per il successo dell’operazione, risultato  di un intenso e minuzioso lavoro condotto sinergicamente tra le Forze dell’Ordine, la Prefettura ed i Magistrati della Procura di L’Aquila, cui giunge l’espressione unitaria del nostro più sentito ringraziamento, a nome delle imprese commerciali aquilane che hanno vitale necessità di sicurezza e di azioni di tutela a fronte di atti criminosi in grado di porre in serio pericolo la loro stessa sopravvivenza. Quanto avvenuto all’azienda Ranieri, a cui va la nostra più profonda solidarietà, potrebbe, infatti, rappresentare il segnale di un incremento  dei fenomeni criminali a danno delle attività commerciali del Capoluogo, che contribuirebbe, inoltre, a rendere particolarmente gravoso il lavoro di quegli imprenditori che hanno scelto di ricollocarsi nel centro storico cittadino con tutte le difficoltà del caso. Siamo pertanto soddisfatti del brillante risultato conseguito dalle Forze dell’Ordine della nostra Città e confidiamo nel loro costante impegno, per il quale le ringraziamo, in grado di dare risultati concreti e rapidi nel prevenire e fronteggiare sul campo violenza e criminalità a danno del nostro settore”.

La rapina.

Era il 27 gennaio scorso, quando due malviventi sono entrati, armi in mano e volto travisato da occhiali da sole. Dopo una colluttazione con il personale, si sono fatti consegnare il bottino: diversi gioielli e alcuni orologi preziosi, anche Rolex. I ladri, entrati dietro due clienti, avevano accento italiano. Una volta portata a termine la rapina, sono poi scappati a piedi in direzione di piazzetta IX Martiri dove, presumibilmente, li aspettava un complice. Sul posto è subito giunta la Polizia per i rilievi del caso.

polizia arresti rapina gioielleria

Il comunicato.

In data odierna, personale della Squadra Mobile di L’Aquila a seguito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo abruzzese ha tratto in arresto quattro persone tra i 40 e i 50 anni. I presunti autori sono stati indagati per aver portato a compimento la rapina a mano armata avvenuta il 27 gennaio scorso, perpetrata ai danni della gioielleria “Ranieri”. I malviventi, dopo aver sopraffatto i dipendenti sotto la minaccia di una pistola, sottraevano diversi orologi, di marca Rolex, Omega e Tudor per un valore di circa 100 mila euro. Dall’immediato sopralluogo del personale delle Volanti, della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile, è stato possibile rilevare la presenza di numerose telecamere, che hanno consentito di verificare i possibili percorsi di fuga dei rapinatori. Da questi e da pochi altri elementi di partenza gli investigatori hanno ottenuto i primi spunti per identificare i presunti autori della rapina.
Grazie alle successive analisi tecniche e alle perquisizioni autorizzate dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, il personale della Squadra Mobile ha potuto ottenere riscontri oggettivi alle informazioni confidenziali e agli spunti forniti dalle Squadre Mobili delle province limitrofe per identificare i presunti autori della rapina e ottenere elementi a loro carico, successivamente vagliati dall’autorità giudiziaria. Il G.I.P. del Tribunale di L’Aquila, accogliendo le richieste del PM, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre indagati e gli arresti domiciliari per un quarto complice. Nella mattinata odierna i presunti autori sono stati arrestati e condotti in carcere.

leggi anche
massimo cinque
Cronaca
Rapina Massimo Cinque, dal Comune un contributo per la squadra del San Gregorio
rapina
Cronaca
Rapina in gioielleria, arrestati gli autori
polizia arresti rapina gioielleria
Il ringraziamento
Rapina in gioielleria, Biondi: “Arresti immediati, grazie alla Polizia”
polizia arresti rapina gioielleria
Cronaca
L’Aquila non è un paese per rapinatori
rapina alla gioielleria ranieri polizia
Cronaca
Rapina alla gioielleria Ranieri, sotto esame i cellulari degli indagati
carabinieri
Cronaca
Rapine, furti e ricettazione sulle auto in sosta, arrestato a Bologna l’ultimo indagato
rapina alla gioielleria ranieri polizia
Cronaca
Rapina in gioielleria, si ipotizzano altri colpi della banda
polizia l'aquila
Attualita'
Polizia di Stato, 171 anni dalla fondazione: “Al servizio della gente con lo spirito di sempre”
polizia arresti rapina gioielleria l'aquila
Cronaca
Rapina alla gioielleria Ranieri, confronto all’americana: “Sono loro”
rapina alla gioielleria ranieri polizia
Cronaca
Rapina alla Gioielleria Ranieri, chiuse le indagini: malviventi traditi dal rapporto con la droga
polizia
Cronaca
L’Aquila, furto in una gioielleria in centro: colpo da 20mila euro