Rapina in gioielleria in centro storico, svolta nelle indagini: individuati gli artefici del colpo del 27 gennaio scorso.
Nella mattinata di oggi gli agenti della Squadra Mobile della Questura dell’Aquila hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di alcuni soggetti indagati per la rapina a mano armata compiuta il 27 gennaio scorso nella gioielleria Ranieri in pieno centro cittadino
I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata in mattinata, alle ore 11,00 presso la Sala Calvitti della Questura dell’Aquila.
La rapina del 27 gennaio in centro storico è avvenuta ai danni della gioielleria Ranieri, sita lungo corso Vittorio Emanuele, al civico 47.
I malviventi in quella occasione sono entrati armi in mano e volto travisato: indossavano occhiali da sole. Dopo una colluttazione con il personale, si sono fatti consegnare il bottino: diversi gioielli e alcuni orologi preziosi, anche Rolex. I ladri – sembra si tratti di due uomini – avevano accento italiano.
Una volta portata a termine la rapina, si sono poi diretti a piedi in direzione di piazzetta IX Martiri dove, presumibilmente, li aspettava un complice.
Nei giorni successivi, il titolare della gioielleria ringrazió quanti gli erano stati vicini in quei difficili momenti. Un fatto di cronaca che scosse profondamente la città, non abituata ed eventi di cronaca di tale portata.
La nota della Questura.
In data odierna, personale della Squadra Mobile di L’Aquila a seguito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo abruzzese ha tratto in arresto quattro persone tra i 40 e i 50 anni. I presunti autori sono stati indagati per aver portato a compimento la rapina a mano armata avvenuta il 27 gennaio scorso, perpetrata ai danni della gioielleria “Ranieri”. I malviventi, dopo aver sopraffatto i dipendenti sotto la minaccia di una pistola, sottraevano diversi orologi, di marca Rolex, Omega e Tudor per un valore di circa 100 mila euro.
Dall’immediato sopralluogo del personale delle Volanti, della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile, è stato possibile rilevare la presenza di numerose telecamere, che hanno consentito di verificare i possibili percorsi di fuga dei rapinatori. Da questi e da pochi altri elementi di partenza gli investigatori hanno ottenuto i primi spunti per identificare i presunti autori della rapina.
Grazie alle successive analisi tecniche e alle perquisizioni autorizzate dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, il personale della Squadra Mobile ha potuto ottenere riscontri oggettivi alle informazioni confidenziali e agli spunti forniti dalle Squadre Mobili delle province limitrofe per identificare i presunti autori della rapina e ottenere elementi a loro carico, successivamente vagliati dall’autorità giudiziaria.
Il G.I.P. del Tribunale di L’Aquila, accogliendo le richieste del PM, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre indagati e gli arresti domiciliari per un quarto complice.
Nella mattinata odierna i presunti autori sono stati arrestati e condotti in carcere.
