Nonsolocalcio

Giulia Fischione e la primavera dell’Atletica L’Aquila: cittadinanza attiva, socialità e integrazione

A Nonsolocalcio Giulia Fischione, allenatrice dell'Atletica L'Aquila, parla della settimana che questa storica società sportiva aquilana dedica all'atletica e che si chiudera' con la 7' Corsa della Murata

A Nonsolocalcio Giulia Fischione, allenatrice dell’Atletica L’Aquila, parla della settimana che questa storica società sportiva aquilana dedica all’atletica. Primavera dell’Atletica, ovvero di come lo sport e i suoi valori possano essere praticati e condivisi dentro e fuori palazzetti e piste: dal convegno di ieri “Giovani Atleti, lunghe strade” su sport e disabilità, alle gare in programma per venerdì e domenica prossima.

Chiuderà la settimana la 7′ corsa della Murata, dedicata ai bambini degli ultimi anni della scuola dell’infanzia e delle scuole primarie cittadine.

nonsolocalcio giulia fischione atletica l'aquila

43 anni di attività per l’Atletica L’Aquila e Giulia Fischione, insieme a papà Corrado e mamma Paola Aromatario, è un po’ il volto di questa realtà così radicata sul territorio: a livello sì, sportivo, ma anche culturale, sociale e formativo per tutte le età.

“Iniziamo dai bimbi di 5 anni, per arrivare alle attività Master, dai 35 anni in poi. Poi ci sono le attività con gli atleti disabili – che io amo chiamare non diversamente abili ma abili diversamente, ovvero che utilizzano le loro abilità e le mettono in campo con modalità diverse rispetto ai normodotati. Gli atleti paralimpici sono resilienti, anche rispetto a quello che è il loro trauma della disabilità. Attraverso il loro superare sè stessi, i loro limiti, riescono a sentirsi quasi alla pari di un normodotato e ad affrontare tutte le sfide che si propongono loro”.
Notevoli i risultati ottenuti nella stagione invernale indoor dagli atleti paralimpici dell’Atletica L’Aquila: al nome ormai conosciuto di Giovanni Mazzette, atleta e allenatore, si sono aggiunti quelli di Riccardo Chiarizia e Lorenzo Bonanni, studenti aquilani che hanno raggiunto bei risultati a livello sportivo.

Tanta carne al fuoco in questa settimana. Venerdì 24 marzo, presso il campo di atletica leggera “Isaia Di Cesare” appuntamento con le gare con gli studenti delle scuole medie dell’Aquila e del comprensorio  e gli studenti diversamente abili. 3^ ed ultima giornata di questa settimana dedicata all’Atletica domenica 26 marzo, sempre presso il campo di atletica, con la  7^ Corsa della Murata, per i bambini delle scuole materne ed elementari, e bambini e ragazzi diversamente abili, quest’anno dedicata alla memoria di Mauro Marinucci. Ci si può iscrivere fino alla data della manifestazione 

C’è anche il centro estivo in preparazione: “È  il quarto anno che portiamo avanti questo progetto estivo con successo e partecipazione da parte dei bambini e anche dei genitori” osserva Giulia Fischione. L’importanza principale ce l’ha l’attività sportiva. I bambini vanno pazzi per le attività che si possono fare su un campo d’atletica: lanci, salti, corsa. Ultimamente abbiamo ospitato dei ragazzi delle scuole primarie del territorio: non volevano più andare via! Alle attività sportive aggiungiamo quelle laboratoriali, come il teatro dialettale, laboratori di immagine e altro. Abbiamo anche un giornalino dedicato alle attività svolte nelle settimane di centro estivo. Grande importanza per noi ha anche la scoperta del territorio: il progetto Esplotour ne è l’emblema. Lo abbiamo ideato lo scorso anno, con dei minitour dei quarti aquilani, in cui andiamo all’esplorazione, alla scoperta del territorio. Per sapere chi siamo, per conoscerci, è bene sapere dove siamo e dove ci troviamo e quindi è importante avere la conoscenza e la padronanza del concetto di territorio per diventare cittadini responsabili e consapevoli.

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16′ puntata di #nonsolocalcio: primavera dell’Atletica. Ospite Giulia Fischione, conduce Eleonora Falci

Il convegno “Giovani Atleti, lunghe strade”

Si è trattata della prima delle tre giornate dedicate alla promozione dell’atletica leggera tra le giovani generazioni, con momenti di cultura e sport. In una sala gremita di studenti, atleti, tecnici, genitori e appassionati, ha aperto gli interventi il Dott. Valerio Bonavolontà, Scienze Motorie Discab – Univaq, che con il suo intervento “Formazione Giovanile multisportiva e multilaterale VS specializzazione: È possibile una sintesi?”, ha focalizzato l’attenzione sulle tematiche di una precoce specializzazione nello sport giovanile e dei risvolti negativi che ciò comporta. L’età media di inizio della pratica sportiva negli atleti di successo è di 11-12 anni. Praticare diversi sport è vantaggioso, per un completo sviluppo atletico. Inoltre svolgere attività multilaterale e multidisciplinare con le giovani generazioni, permette di utilizzare diversi mezzi che convogliano verso lo stesso obiettivo. La specializzazione precoce aumenta il rischio di infortuni, di burn-out, di abbandono e diminuisce la capacità di successo sportivo. A seguire il Prof. Fulvio Traino – medico nutrizionista – nel suo intervento “Alimentazione e salute nel giovane atleta” ha sottolineato come sia importante mangiare bene e fare sport e quali siano gli errori più comuni che si fanno riguardo l’alimentazione e che ci hanno portato ad essere una popolazione obesa. Purtroppo, nella nostra cultura, mangiamo quello che ci hanno abituato a mangiare e non quello che ci fa bene. È importante quando si stilano programmi di allenamento tenere presente dei due ormoni fondamentali, l’insulina e il glucagone. Anche lo stress può avere effetto sull’innalzamento del peso corporeo, perché innalza il cortisolo, in tal senso attività di rilassamento diventano importanti sempre se fatte eseguire da personale qualificato. La Prof.ssa Maria Giulia Vinciguerra, Scienze Motorie – Discab Univaq e delegata di Ateneo per lo Sport, con il suo intervento “Comunicare attraverso lo sport” ha ribadito come la famiglia e gli educatori debbano tracciare delle lunghe strade costellate di tanti input positivi, che non creino preconcetti e barriere nella sfera del benessere. Bisogna essere diversi nella diversità, le persone solo incontrandosi nella diversità, possono innalzare il loro valore sostanziale. Ultimo intervento quello della dottoranda di Scienze Motorie Discab Univaq LM67, Chiara Tuccella, “Fare Sport nel rispetto delle tappe evolutive degli atleti con disabilità” che in merito alla disabilità ha illustrato graficamente i passaggi da esclusione ad inclusione, e come l’inclusione consenta a tutti gli individui, di condividere gli stessi strumenti. Attraverso i concetti self efficacy e self concept si permette di sviluppare autoefficacia e concetto di sé nell’atleta con disabilità. L’attività fisica adattata, viene cucita addosso alla persona che si ha davanti e tine conto delle sue condizioni fisiche e psichiche. porta benefici in termini di life skill, empowerment, fisici, psichici e socio -relazionali. L’inclusione è un processo che ancora non è stato raggiunto al 100% , è work in progress e si raggiungerà solo attraverso i fatti.

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