GSA, servono fondi per le infrastrutture: “Riuniamo tutti i gestori per rilanciare il messaggio”

23 marzo 2023 | 06:11
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GSA, servono fondi per le infrastrutture: “Riuniamo tutti i gestori per rilanciare il messaggio”

L’AQUILA – L’appello del presidente GSA Alessandro Piccinini: “Serve voce unitaria dei gestori per fondi per le infrastrutture”. E lancia l’idea di un grande convegno per rilanciare il messaggio.

L’AQUILA – L’appello del presidente GSA Alessandro Piccinini: “Serve voce unitaria dei gestori per fondi per le infrastrutture”. E lancia l’idea di un grande convegno per rilanciare il messaggio.

Ci sono già in ballo 10 milioni per un progetto presentato per la nuova linea Chiarino, che GSA spera di ottenere, ma servono altri fondi per le infrastrutture della rete che evitino la storica dispersione idrica che attanaglia tutto l’Abruzzo. Con il progetto sulla linea Chiarino, ha spiegato il presidente Alessandro Piccinini, si risolverebbero i problemi della zona Ovest e di mezzo capoluogo, ma prendo spunto da quest’occasione di lanciare l’idea di un grande convegno con tutti i gestori abruzzesi per lanciare forte il messaggio sulla necessità di modulare finanziamenti anche per le infrastrutture e non solo per digitalizzazione e monitoraggio“. Anche per che su questo fronte GSA ha già portato a casa importanti risultati, con “17 milioni di fondi di PNRR ottenuti grazie ai nostri progetti che sono stati approvati”, come sottolineato in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua.
“Insieme agli altri gestori – ha spiegato al microfono del Capoluogo.it il direttore tecnico di GSA, Mario Di Gregorio a proposito dei fondi PNRR – stiamo predisponendo i documenti di gara e contiamo di pubblicarli entro il mese prossimo, anche perché l’appalto va completato entro settembre. È una grande opportunità per distrettualizzare la rete e quindi permettere una gestione più scientifica delle pressioni e delle portate, e quindi una previsione programmatica – anche predittiva – delle rilevazioni per il contenimento delle perdite che abbiamo stimato nell’ordine del 20%”.
Bene per quanto riguarda i fondi su digitalizzazione e monitoraggio, resta il nodo delle infrastrutture: “Questi finanziamenti purtroppo – ha sottolineato il presidente Piccinini – non riguardano mai questo tipo di interventi che ci permetterebbero di incidere sulle perdite idriche. Sappiamo che gli interventi sarebbero necessari sulle infrastrutture, ma nessuna misura è stata mai rivolta a questo”.

Da qui l’idea di un grande convegno con tutte le società di gestione delle reti idriche, per far arrivare forte il messaggio di questa necessità, espressa dallo stesso presidente Piccinini a seguito della presentazione degli esiti della Commissione regionale d’inchiesta sull’acqua, che ha certificato il buono stato di salute di GSA: “Il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza ci fornisce molte opportunità, soprattutto per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio. Sarebbe, comunque, opportuno che ci fossero anche dotazioni ulteriori per lavori di rifacimento delle reti. Per GSA – e credo anche per altre società di gestione idrica – sono le continue richieste di riparazioni a far registrare le spese più importanti”. Per il resto GSA si gode i risultati raggiunti: “Soprattutto in riferimento a questo difficile momento storico, l’azione di investire su un consulente energetico ci ha consentito di usufruire del blocco dei prezzi, scongiurando così l’aumento che c’è stato in questo autunno. Si consideri che le altre società di gestione idrica si sono ritrovate con prezzi dell’energia elettrica almeno duplicati”. Non è il solo dato emerso nel corso della Commissione d’Inchiesta regionale. Continua Piccinini, “GSA, come è stato illustrato durante l’audizione, ha soltanto tre dipendenti interinali. Le altre società similari arrivano, in alcuni casi, fino a 100 unità di personale interinale. Tengo a precisare, inoltre, che proprio lo scorso anno abbiamo proceduto a 15 assunzioni: tutte coperte dai costi di bilancio. Operazione possibile, in parte, anche per i pensionamenti”. Assunzioni, quindi, che non hanno comunque intaccato la liquidità societaria, che ammonta a “9 milioni di euro circa – aggiunge il presidente Piccinini – Trattasi, inoltre, di una liquidità non giacente ma investita nelle nuove infrastrutture a cui stiamo lavorando, tra queste i nuovi collettori fognari nella zona di Lucoli, Tornimparte, o Sassa. Quelle aree che, nel post sisma, hanno registrato un notevole incremento della popolazione e che, per questo, necessitavano di impianti che rispondessero all’aumento”.

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