Botte e minacce ai danni di un minore, per derubargli il cellulare, ai Quattro Cantoni: cinque giovani a processo.
Camminava ai Quattro Cantoni, quando è stato all’improvviso trascinato lungo una via laterale, picchiato e minacciato per portargli via il telefonino.
Erano in cinque, armati di coltelli. Il fatto è avvenuto lo scorso gennaio: responsabile dell’atto criminale un gruppo di egiziani, poco più che ventenni. Arrestati e detenuti nel carcere di Lanciano, i giovani dovranno comparire dinanzi al Tribunale dell’Aquila a inizio maggio.
Vittima dell’aggressione un minore tunisino, ospite in città presto un centro accoglienza.
Dinanzi al giudice compariranno tre 23enni e due 21enni: come riporta Il Messaggero, si tratta di Mohamed Karim Zin, Mohamd Skeen Hamdy, Ewis Mansor Mazn, Omar Abdal Almusht ed infine Soliman Elazab Mohoumoud Walid Gemeledin, assistiti dall’avvocato Sonia Giallonardo. Quattro dei cinque indagati erano stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri della stazione di Assergi, in risposta a una segnalazione al centralino del 112.
I militari erano giunti sul posto ed erano riusciti a fermare, tra le vie del centro, quattro dei cinque rapinatori, arrivati da Napoli e Roma. Qualche giorno dopo l’arresto del giovane che era riuscito a fuggire: si trovava in un’altra provincia abruzzese. Le indagini non sono ancora concluse: mancano all’appello altri due ragazzi, sempre egiziani. Nel corso della convalida degli arresti tre dei fermati hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre gli altri due hanno preso le distanze dalle accuse. Per questo il Gip Marco Billi, dopo aver convalidato gli arresti, ha disposto la prosecuzione della detenzione in carcere.