I rischi della rete, a L’Aquila il primo incontro sull’educazione dei minori all’uso dei media

L’AQUILA – Il primo dei tre appuntamenti sull’educazione dei minori all’uso dei media. Falivene: “I nostri ragazzi influenzati da pericoloso algoritmo”.
L’AQUILA – Il primo dei tre appuntamenti sull’educazione dei minori all’uso dei media. Falivene: “I nostri ragazzi influenzati da pericoloso algoritmo”.
“I nostri ragazzi sono nelle mani di una ‘scatola nera’, influenzati da un algoritmo capace di individuare le loro fragilità, un fenomeno devastante sempre più diffuso che noi adulti abbiamo l’obbligo di arginare attraverso un sistema di informazione ed educazione all’uso dei media: in questo contesto Futuro Hub è un’iniziativa illuminata che coinvolge giovani, famiglie e scuole”. Così la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene, introduce alcuni dei temi principali che verranno affrontati nel corso del tour di incontri “Futuro hub, Connessioni Digitali”, promosso dal Corecom Abruzzo, Comitato regionale per le Comunicazioni: il primo dei tre eventi è in programma il 31 marzo prossimo, alle ore 10, all’Aquila nella sala Ipogea del Consiglio regionale. Oltre a rappresentanti istituzionali ed esperti è prevista la presenza di oltre 200 studenti delle scuole medie del territorio, accompagnati dai loro insegnanti.
“In Inghilterra nel 2017 il caso di Molly Russell, una ragazzina che si è suicidata a soli 14 anni, è stato in un certo senso rivoluzionario – spiega Falivene – L’inchiesta seguita alla tragica scomparsa della giovane, infatti, ha messo per la prima volta in stretta relazione la morte con il mondo del web e si è esplicitamente parlato di ‘effetti negativi di contenuti online’ che si sarebbero dimostrati letali”.
A tal proposito, la Garante dell’Infanzia attribuisce ai genitori il compito fondamentale di controllo e supporto: “Non possiamo consegnare ai nostri ragazzi i cellulari già a 9-10 anni, non dobbiamo agevolare il loro ingresso nel mondo virtuale quando non hanno la capacità di comprendere quali siano realmente i pericoli. La prima responsabilità appartiene a noi genitori, che a volte apriamo le porte all’utilizzo di questa scatola nera e li rendiamo più fragili, facendoli entrare in un circuito di stress emotivo”.
“Ma se il ruolo dei genitori in questi casi è fondamentale – aggiunge -, è altrettanto importante entrare nelle scuole: in questo contesto Futuro hub è un’iniziativa notevole perché consente di creare un contatto diretto con i ragazzi, classe per classe, anche attraverso interventi mirati”.
“Con questa iniziativa si dà vita ad una nuova comunicazione che ha per protagonisti i ragazzi e presto avvieremo anche percorsi di confronto con i genitori perché è necessario che loro per primi capiscano l’entità di questi pericoli. È giunto il momento di intervenire in modo concreto”, conclude Falivene.
