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Mura urbiche L’Aquila, iniziano i lavori a Porta Branconia: illuminazione dedicata e pannelli informativi

L'AQUILA - Iniziano i lavori di restauro delle Mura urbiche in corrispondenza di Porta Branconia. Di Stefano: "Non bisognerà attendere la fine complessiva dei lavori, ogni tratto sarà percorribile a fine step".

L’AQUILA – Iniziano i lavori di restauro delle Mura urbiche in corrispondenza di Porta Branconia. Di Stefano: “Non bisognerà attendere la fine complessiva dei lavori, ogni tratto sarà percorribile a fine step”.

Non bisognerà attendere il restauro di tutte le Mura urbiche dell’Aquila per goderne del rinnovato splendore. Ogni parte restaurata sarà percorribile. L’annuncio è arrivato questa mattina dall’architetto Antonio Di Stefano, direttore dei lavori dello stralcio che riguarda la zona di Porta Branconia, alla cerimonia di avvio lavori alla presenza del sindaco Pierluigi Biondi, dell’ingegner Salvatore Provenzano, titolare USRA che è stazione appaltante in convenzione con il Segretariato, presente con i suoi funzionari. Presenti anche rappresentati delle associazioni componenti “La compagnia delle mura”, tra cui Cesare Ianni con Jemo ‘nnanzi. Termine dei lavori per circa 3 milioni e 200mila euro stimato in 640 giorni, ma l’architetto Di Stefano ha assicurato che si farà di tutto per stringere i tempi.
Oltre al restauro delle mura urbiche, i lavori prevedono un’illuminazione dedicata in modo da evitare un “paesaggio piatto” alla vista in lontananza. Saranno installati anche pannelli informativi, che saranno come un “cannocchiale” sul territorio circostante.
“Le mura – ha sottolineato il sindaco Biondi al microfono del Capoluogo.it – rappresentano un’unicità nel panorama europeo dal punto di vista della qualità della conservazione, per la storia che portano con sé e soprattutto perché riscoprono un monumento che fino al 6 aprile 2009 era stato un po’ trascurato. Ha sicuramente aiutato la capacità di far dialogare le istituzioni della città”.

Le interviste al sindaco Biondi, all’architetto Di Stefano, all’ingegner Provenzano e a Cesare Ianni dell’associazione Jemo ‘nnanzi.

“Non vogliamo solo restaurare le Mura – ha sottolineato l’architetto Di Stefano – ma vogliamo anche valorizzarle e renderle fruibili attraverso delle passeggiate, un’illuminazione adeguata che metta in risalto la cinta muraria, con temperature di colori diverse in modo da non avere un’immagine piatta, soprattutto da distante. Prevista inoltre la cartellonistica informativa, con la realizzazione di cippi su cui ci saranno anche pubblicazioni relative alla storia della città e con aperture al territorio e alla sua storia.

“Oggi, che siamo vicini alle celebrazioni del 6 aprile – ha aggiunto l’ingegner Provenzano – è tempo anche di riflessioni e mi sento di dire che verrà riconsegnata una città diversa rispetto a quella che era prima del 2009; una città che avrà case più sicure, ma anche beni che tornano ad essere fruibili o che lo saranno per la prima volta, a cominciare dalle mura”.

“Cerchiamo di aiutare dove e per quello che possiamo – ha concluso Cesare Ianni – ma la battaglia per le mura civiche ci coinvolge ormai da 10 anni e la portiamo avanti insieme a tante associazioni che si sono unite nel corso del tempo. Amo pensare che questo sia il nostro monumento maggiormente identitario e il suo integrale recupero sarebbe davvero una cosa straordinaria”.

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