UN NUOVO 6 APRILE - L'INTERVISTA |
Attualità
/
Copertina
/
Eventi
/
L'Aquila
/

6 aprile 14 anni dopo, è tempo di Fare memoria: Federico Vittorini, “Non bisogna aver paura di ricordare”

5 aprile 2023 | 04:03
Share0
6 aprile 14 anni dopo, è tempo di Fare memoria: Federico Vittorini, “Non bisogna aver paura di ricordare”

“Storie di giustizia. L’importanza della memoria”, l’appuntamento al Ridotto del Teatro comunale. Il 6 aprile L’Aquila si ferma e ricorda: fare memoria di ciò che è stato per “costruire qualcosa di nuovo”. L’intervista a Federico Vittorini

14 anni dopo L’Aquila si ferma, nel silenzio del rispetto, e riflette sulla strada fatta e su quanto c’è ancora da fare.
Il 6 aprile come momento di confronto, incontro, dibattito, riflessione, nel corso dell’evento al Ridotto del Teatro comunale. Dove lo spazio della memoria incontra il tempo della giustizia. L’intervista a Federico Vittorini: “Non bisogna aver paura di ricordare”.

“Storie di giustizia. L’importanza della memoria”. In occasione del 6 aprile, a 14 anni dal sisma che ha colpito al cuore L’Aquila e la sua gente, al Teatro comunale è in programma un pomeriggio dedicato a due grandi temi: la memoria e la giustizia.
L’incontro, che sarà introdotto e coordinato dal giovane aquilano Federico Vittorini, sarà diviso in due momenti principali: a partire dalle 16 ci sarà la presentazione del progetto Docufilm “Le crepe della giustizia”, a cura dello stesso Vittorini, di Rita Innocenzi, Matteo Di Genova, Agnese Porto, Alessandro Tettamanti e Stefano Ianni.
“Vorremmo partire da questa triste ricorrenza, per fare del 6 aprile un momento di rinascita a 14 anni dal terremoto, oggi come in futuro – evidenzia Federico Vittorini ascoltato dalla nostra redazione – In questi anni ognuno ha vissuto il proprio dolore in modo intimo, all’interno delle mura della propria casa. Ora, quest’occasione potrebbe darci l’opportunità di fare comunità. Un qualcosa, questo, che credo sia sempre mancato negli anni post sisma alla nostra città. E fare comunità – precisa – non vuol dire alzare barricate contro qualcosa o qualcuno, bensì fermarsi un attimo a pensare, a riflettere. Ricordare. Non bisogna aver paura di ricordare, anzi: bisogna fare memoria.

Fare memoria è l’obiettivo principale dell’incontro. A tal proposito, Vittorini aggiunge: “Non vorrei che l’appuntamento venisse strumentalizzato.
Si tratta di un evento proposto da cittadini che lottano per un futuro più giusto, tanto è vero che l’incontro vedrà la presenza del Comitato nazionale ‘Noi non dimentichiamo’, formato da persone prima di tutto. Comitato che è apolitico per suo stesso Statuto”,
precisa.

La presentazione del Docufilm.
“Il documentario vedrà la luce verosimilmente nel 2024. La nostra speranza – dichiara Vittorini – è presentarlo proprio il 6 aprile del prossimo anno. Anche in questo caso, sottolineo che sarà un documentario narrativo, senza intenzioni di polemica. Vogliamo semplicemente lasciare alle future generazioni e a chi era troppo piccolo negli anni del terremoto una testimonianza di ciò che è stato. Testimonianza che resterà a disposizione di tutti, per non dimenticare nulla. Racconteremo, quindi, la storia dei processi, a partire da quello alla Commissione Grani Rischi, passando per il processo sui Crolli – in primis il crollo della Casa dello Studente – e arrivando alla sentenza dello scorso ottobre, del giudice Monica Croci”. Quella passata agli onori della cronaca come “sentenza choc”, che ha stabilito per la prima volta la «corresponsabilità delle vittime».
Questa prima parte dell’evento vedrà gli interventi di: Marco Billi, giudice, del medico Vincenzo Vittorini, presidente dell’Associazione 309 Martiri dell’Aquila, della psicoterapeuta Ilaria Carosi, del giornalista Alberto Orsini e dello scrittore Alessandro Chiappanuvoli.

Il dibattito “Il caso Italia – Giustizia ingiusta”.
Seguirà la presentazione del docufilm il dibattito sulla Giustizia, con gli interventi del Comitato nazionale “Noi non dimentichiamo”, le conclusioni del magistrato Claudio Di Ruzza e la partecipazione della senatrice Ilaria Cucchi. Evidenzia Vittorini, “Abbiamo invitato persone che impiegano il proprio tempo lottando per la giustizia. Poiché, per quanto il nostro Paese sia pieno di ingiustizie, l’obiettivo resta quello di credere nella giustizia. Ilaria Cucchi, al di là del suo ruolo di senatrice, è una persona che negli anni ha lottato e lotta per la verità e, appunto, per la giustizia. Una lotta, questa, che dovrebbe accomunarci tutti, senza creare divisione alcuna”. 

6 aprile storie di giustizia

Messaggi.
“L’obiettivo di tutti noi che abbiamo lavorato a quest’iniziativa, in primis al progetto del docufilm che sarà presentato domani, è riuscire a fare memoria: un tema fondamentale perché ci accorgiamo, ogni giorno, che non basta ricostruire palazzi per ripartire. Bisogna ricostruire un tessuto sociale degno di questa città. Oggi – conclude Vittorini – vedo una città spenta, lontana da una ricostruzione autentica. Sappiamo che L’Aquila si sta ricostruendo, certo, ma l’obiettivo, soprattutto a livello sociale, è ancora distante. Perché dobbiamo arrivare a vivere in una città che sappia offrire tanto alle nuove generazioni: è su questa strada che occorre lavorare, per una città a misura d’uomo, che sia esempio per tutta la nazione. Una città, insomma, che faccia rima con opportunità. Per farlo, allontaniamo la paura.
Credo che temere di ricordare equivarrebbe a nascondere la testa sotto la sabbia. Invece, ricordare significa accettare il dolore e abbracciare il domani, impegnandosi costantemente per migliorare e per creare qualcosa che prima non c’era. Solo allora, quando saremo riusciti in questo, potremo parlare di ricostruzione vera e propria”.