6 aprile, Open Mic al Parco della Memoria: “Il futuro è vuoto senza il ricordo”

Insieme al Parco della Memoria per ricordare. L’open mic a 14 anni dal sisma. Studenti, familiari delle vittime e cittadini: il ricordo di chi perse la vita sotto le macerie incontra la memoria di Antonietta Centofanti.
Insieme al Parco della Memoria per ricordare. L’open mic a 14 anni dal sisma. Studenti, familiari delle vittime e cittadini: il ricordo di chi perse la vita sotto le macerie incontra la memoria di Antonietta Centofanti.
“La speranza è che un domani parleranno le nuove generazioni, chi non ha vissuto il terremoto, perché vorrà dire aver fatto memoria”.
I pensieri sono tanti, circondati dall’acqua che scorre senza fermarsi al centro del Parco della Memoria, dove L’Aquila ha scelto di ricordare, per sempre, le sue 309 vittime. Presenti i familiari delle vittime, presente il mondo della scuola, che ha riempito il momento organizzato a Piazzale Paoli di musica, poesie e parole che onorano il ricordo di chi non c’è più.
I ragazzi del Liceo musicale hanno preso parte alla cerimonia. In rappresentanza delle scuole, tra gli altri, Antonello Passacantando, Coordinatore di educazione fisica e sportiva USR, Paola Iachini, vice direttore Usr Abruzzo, la dirigente scolastica Gabriella Liberatore. Presenti, come ogni anno, anche i Bikers, che hanno depositato fiori in omaggio alla memoria delle vittime. Presenti: il Moto Club dei Vigili del Fuoco, sezioni L’Aquila e Rieti (sabato arriverà la sezione di Terni), Blue Nights, motoclub della Polizia Penitenziaria, Doomstriker e i Valle Raio Bikers.
Memoria, giustizia, rinascita, futuro. I temi portanti dell’Open Mic al Parco della Memoria campeggiano accanto al microfono pronto per quanti vogliono parlare o vorranno parlare, in questo 6 aprile “di unione, affinché fare memoria possa essere un cammino che ci vede uniti e, al contempo, più forti”, uno degli interventi nel corso del momento di ricordo, a 14 anni dal terremoto. Un momento in cui il ricordo delle vittime, morte sotto le macerie, ha incontrato la memoria della combattente Antonietta Centofanti.“Se oggi siamo qui è soprattutto grazie a lei. Oggi ci incontriamo in uno spazio centrale nel nostro percorso di memoria, come Antonietta Centofanti ci ha insegnato: spingendoci a batterci per la società che vogliamo, per le battaglie in cui crediamo, per un futuro migliore. Per la verità e la giustizia, perché l’ingiustizia non ci rende liberi. Allora battiamoci e facciamolo con e per la dignità. Grazie zia”, le parole di un altro degli interventi che si sono succeduti al Parco della Memoria. Antonietta Centofanti è stata ricordata anche in una lettera, letta da Silvia Frezza.
All’open mic è intervenuto anche Federico Vittorini che, nel sisma, perse sua madre e sua sorella. Oggi al Ridotto del Teatro comunale l’evento “Storie di Giustizia”, in cui sarà presentato il progetto di un Docufilm.
“L’Aquila si sta ricostruendo e ora la sfida deve essere quella di una ricostruzione sociale prioritaria. Finalmente – registra Vittorini – da qualche tempo vediamo che la comunità aquilana si sta avvicinando ai familiari delle vittime: una vicinanza che può essere l’inizio di una concreta collaborazione a progetti che contribuiscano e contribuiranno a coltivare la memoria. Alcuni di questi progetti sono già in corso d’attuazione. L’obiettivo di momenti come questo – conclude – è creare un incontro che possa rinnovarsi negli anni, affinché un domani possa parlare soprattutto chi il terremoto non lo ha vissuto, ma che potrà continuare a raccontarlo e a ricordare: allora vorrà dire che avremo fatto memoria“.