Terremoto L’Aquila, Storie di Giustizia: “Non vogliamo puntare il dito contro qualcuno, ma fare memoria”

L’AQUILA – Convegno “Storie di Giustizia, l’importanza della memoria”, la senatrice Ilaria Cucchi in collegamento video. Federico Vittorini: “Fare memoria come punto di partenza per la ricostruzione sociale”.
L’AQUILA – Convegno “Storie di Giustizia, l’importanza della memoria”, la senatrice Ilaria Cucchi in collegamento video. Federico Vittorini: “Fare memoria come punto di partenza per la ricostruzione sociale”.
“Ripercorriamo i processi fondamentali e gli atti giudiziari che hanno riguardato L’Aquila a seguito del terremoto 2009, per questioni iniziate anche prima, come quella della Commissione Grandi Rischi. Il concetto non è quello di puntare il dito contro qualcuno, ma quello di fare memoria, la nostra base da cui vogliamo partire, affinché davvero questa comunità si ricostituisca anche dal punto di vista sociale”. Così Federico Vittorini al Capoluogo.it per il convegno “Storie di Giustizia, l’importanza della memoria” che si è svolto oggi pomeriggio presso il Ridotto del Teatro comunale. Inevitabile un riferimento alla sentenza choc del Tribunale civile per quel “30%” di corresponsabilità imputata alle vittime: “Siamo arrivati al paradosso, dalle condanne in primo grado per i membri della Commissione Grandi Rischi ad accusare le vittime nel 2022, con quella sentenza incommentabile. Speriamo, come è ovvio che sia, che la sentenza venga ribaltata, ma sta di fatto che crea un precedente pericoloso per le vittime in generale, a prescindere dal terremoto dell’Aquila”.
Per l’occasione è stato presentato il progetto del docufilm “Le crepe della giustizia”, con gli interventi del giudice Marco Billi, Vincenzo Vittorini, Ilaria Carosi, Alberto Orsini e Alessandro Chiappanuvoli. Capitolo a parte il “Caso Italia”, con gli interventi del magistrato Claudio Di Ruzza e la senatrice Ilaria Cucchi in videocollegamento.
“Non fermatevi, non arrendetevi nella vostra ricerca di giustizia”. Queste le parole della senatrice Ilaria Cucchi intervenuta in collegamento all’incontro “Storie di giustizia”.
“Di fronte al sisma aquilano – ha spiegato Cucchi – assistiamoa un vuoto di memoria e un vuoto di giustizia, perché nonesiste memoria senza giustizia”. La senatrice giudica importante che i percorsi giudiziari accertino responsabilità eventuali su mancata prevenzione,
proventi illeciti o ricostruzione irregolare. “La giustizia – ha sottolineato – non ha nulla a che fare con la vendetta, è soloun modo di onorare la memoria e, soprattutto, di fare in modoche non accada mai più: ho trovato agghiaccianti alcunipronunciamenti, come le assoluzioni al processo alla CommissioneGrandi Rischi che ha visto una sola condanna, anche in manieraridotta. Oppure, il concorso di colpa attribuito alle vittime, con risarcimenti decurtati ‘per non aver abbandonato la propriaabitazione'”.
“Le famiglie non dovrebbero farsi carico di queste battaglie – conclude – eppure mi rendo conto che non bisogna arrendersi,perché andare avanti è l’unico modo per far emergere la verità,la mia esperienza con il caso di mio fratello lo insegna. Solodopo anni siamo riusciti a invertire il corso della storia, conil supporto della comunità: da sola non sarei riuscita”.
Il giudice Billi, autore della sentenza di primo grado nel processo alla Commissione Grandi Rischi, dispositivo poi riformato in Appello e in Cassazione, ha ribadito che “non si è trattato affatto di un processo alla scienza“.