Calcio

L’Aquila 1927 in D, Biondi omaggia la squadra: “Successo che appartiene a tutta la città”

Scambio di doni tra L'Aquila 1927 e l'amministrazione comunale per la vittoria del campionato di Eccellenza. Il sindaco Biondi: "Giorno simbolico dopo il ricordo e il dolore, lanciamo anche uno sguardo al futuro e alla fiducia che deve contraddistinguere chi ha vissuto la tragedia del terremoto."

Ad inizio campionato, L’Aquila 1927 aveva scelto di presentare alla città società e rosa tra le mura di Palazzo Fibbioni: una presentazione decisamente più sobria e desiderosa di non dare troppo nell’occhio, che includesse l’amministrazione comunale, negli ultimi anni più attenta alle vicissitudini della compagine e più vicina al sodalizio. E proprio quella stessa amministrazione, tra le stesse mura, ha voluto conferire alla società rossoblù un riconoscimento, per la vittoria del campionato di Eccellenza.

“La traversata è stata complessa – ha affermato il senatore Guido Liris – ricordiamo i tempi delle contestazioni sotto questo palazzo con un po’ di tristezza: erano giornate difficili, speravamo in una soluzione che potesse arrivare da profeti che si palesavano. Da allora è passato tanto tempo, sono trascorse tante giornate di costruzione: questa filiera che lega a filo doppio L’Aquila al governo, passando per provincia e regione, è ora in grado di rendere la nostra città un argomento centrale a livello nazionale. La squadra è tornata in Serie D con stanchezza, dedizione, graduale progressione di risultati e ora può sognare categorie più adatte: tutto questo significa aver fatto dei passi avanti tutti insieme. Anche questa è stata un’azione costante di ricostruzione de L’Aquila. Abbiamo sempre parlato di un processo di completamento della ricostruzione non solo fisica, ma che passasse anche per segnali come questo: l’arrivo in Serie D è un completamento di questa ricostruzione. Questa giornata dà un senso di centralità per L’Aquila e mostra che l’esperimento della società dei tifosi è riuscito: un’esperienza unica nel suo genere.”

l'aquila 1927 comune

Una giornata non casuale, una giornata che diventa un simbolo, perché giunge dopo il momento del ricordo delle vittime del sisma del 6 aprile 2009.

“Abbiamo scelto questo giorno- ha proseguito il sindaco Pierluigi Biondi – perché il 5 e il 6 aprile rinnoviamo il nostro dolore e ricordiamo le nostre sofferenze, ma lanciamo anche uno sguardo al futuro e alla fiducia che deve contraddistinguere chi ha vissuto la tragedia del terremoto. Bisogna essere forti per superare i momenti difficili e gioire dei momenti lievi. Il percorso de L’Aquila calcio va di pari passo con il percorso della città: anche la società, quest’anno, ha trovato la forza di ripartire nonostante il dolore e la delusione dello scorso anno. La Serie D, ora deve essere un punto di transito, non di approdo. Non è soltanto un successo sportivo, né riguarda soltanto gli appassionati di calcio, ma appartiene a tutta la città.”

Scambio di doni tra il Comune e la società rossoblù: il sindaco Biondi ha infatti omaggiato il club con il sigillo della città, ricevendo in cambio il gagliardetto della squadra e le felpe rossoblù recanti la scritta ‘L’Aquila’ per i rappresentanti dell’amministrazione presenti.

l'aquila 1927 comune 3

Non potevano mancare le parole del presidente della società Massimiliano Barberio.

“Per vincere un campionato devono filare lisce molte cose. La nostra è una società plurima, e in essa metto anche le istituzioni: la collaborazione è stata totale e da tifosi, perché coloro che sono seduti qui (presente, oltre a Biondi e Liris l’assessore allo Sport Vito Colonna) sono i primi tifosi di questa squadra. Se avessimo ricostruito in città tutte scatole vuote, L’Aquila sarebbe stata senza giovani e senza futuro e non avremmo fatto nulla. Il miracolo de L’Aquila calcio è stato un miracolo della città, e ancora mi emoziono, perché fa parte del mio carattere. Ringrazio tutti i giocatori soprattutto per la loro presenza nel sociale, con tutte le iniziative che abbiamo organizzato: non si sono mai tirati indietro, hanno sempre fatto un passo avanti, e non è mai scontato.”