Il presidente della SNA, Paola Severino, esalta il modello di trasparenza dell’USRA: “Esportabile per gli interventi del PNRR”. L’ingegner Provenzano: “Cominciamo a restituire quello che il Paese ha dato a L’Aquila”.
Un “modello di trasparenza” che ha colpito il presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Paola Severino, quello realizzato dall’USRA, l’Ufficio Speciale della Ricostruzione dell’Aquila, di cui è titolare l’ingegner Salvatore Provenzano. Lo ha rivelato lo stesso presidente, in sede di conferenza stampa per l’inaugurazione del primo corso a L’Aquila legato alle emergenze. Per il presidente Paola Severino, il portale che pubblica passo passo lo stato delle pratiche, permettendo ai cittadini di avere contezza in tempo reale di quanto succede nella ricostruzione, rappresenta un “modello” che si dovrebbe “esportare” anche nelle altre amministrazioni pubbliche e in particolare per le pratiche del PNRR.
“Siamo molto contenti di questo riconoscimento, – ha commentato al microfono del Capoluogo.it l’ingegner Provenzano – perché nelle pubbliche amministrazioni essere trasparenti non è sempre così scontato, mentre noi quotidianamente pubblichiamo quello che viene fatto, tant’è che la presidente ha detto una cosa molto importante, ovvero che si potrebbe esportare questo modello a tutti gli interventi del PNRR.
“Noi – ha aggiunto il titolare dell’USRA – saremmo felici di questa cosa, ma tutta la città dell’Aquila dev’essere ben lieta di questa possibilità, perché significa iniziare a mettere a sistema e a restituire tutto quello che il Paese ha dato a L’Aquila, fornendo un servizio per l’intero Paese“.
“La cosa importante di questi giorni – ha concluso l’ingegner Provenzano in riferimento ai lavori sulle Mura urbiche avviati a Porta Branconia – è che stiamo provando a riconsegnare una città diversa, non solo con case più sicure, ma anche con monumenti, come appunto le mura, che diventano fruibili, come non erano prima del terremoto. Per cui dalla tragedia e dal dolore nascono nuove opportunità“.
Che la ricostruzione privata sia a buon punto si evince dagli stessi dati, con una percentuale che si attesta all’84% nel cratere: complessivamente a fronte di un importo totale richiesto sulla base delle pratiche istruite pari ad 7.368.918.426 di euro è stato concesso un importo totale pari a 6.218.195.000 di euro. In termini di numero di istanze la percentuale sale al 97%, a fronte delle 29.046 definite, e le poco meno di 790 ancora da definire. Notevolmente meno spedito l’andamento della ricostruzione pubblica nell’ambito della quale non ci sono deroghe alle norme sugli appalti. Sono alcuni dei dati forniti dall’ Ufficio speciale per la ricostruzione (Usra) dell’Aquila nel fare il punto dell’attività a 14 anni dal sisma.
“Tra le 790 inevase ci sono oltre 300 pratiche di progetti parte seconda in considerevole ritardo, alcune anche di anni. Negli ultimi due anni c’è stato un allarmante aumento nei ritardi sulla consegna delle SP2, anche per le problematiche legate all’aumento dei costi delle materie prime post pandemia a cui l’Usra, di concerto con USRC, ha cercato di ovviare con il Decreto congiunto Usra – Usrc n. 2/2022 di aggiornamento dei costi parametrici – sottolineano fonti dell’Ufficio guidato da Salvatore Provenzano – Riconsegneremo nei prossimi anni una città sicura e che guarda come modello alle capitali europee con un centro pedonalizzato e con mobilità green. L’esperienza dell’Aquila, a distanza di 14 anni, viene vista in maniera più obiettiva e la creazione della sede della scuola nazionale di formazione della Pubblica amministrazione per tecnici è la riprova che il modello L’Aquila ha molte luci che possono essere messe a sistema”.
Nell’ambito della ricostruzione pubblica, il cui fabbisogno economico complessivo è in fase di definizione, dato che i programmi pluriennali sono in corso di aggiornamento da parte dei Soggetti attuatori, si riscontra ad oggi un costo complessivo richiesto pari a 2.482.226.379 di euro per un totale di 758 interventi. In termini di importi, il costo del finanziato dallo Stato è pari a 2.334.736.662 di euro, mentre quello effettivamente erogato è pari a 1.566.104.554 di euro.
Nel merito degli interventi si rileva che 25 sono in fase di programmazione, 139 in fase di progettazione, 126 in fase di attuazione, 107 in fase di collaudo ed infine 361 risultano conclusi.