La battaglia

Autostrade A24 A25, sindaci non convocati: si prepara la protesta

Autostrade A24 A25, ancora nessuna convocazione arrivata ai primi cittadini dal MIT. Il fronte dei sindaci attende e si prepara a nuove proteste.

Autostrade A24 A25, ancora nessuna convocazione arrivata ai primi cittadini dal MIT. Il fronte dei sindaci attende e si prepara a nuove proteste.

Erano due le date proposte per la convocazione dei sindaci: con l’obiettivo di un tavolo istituzionale che tenesse aggiornati primi cittadini sulla situazione di A24 A25. Il 5 e il 12 aprile. Cos’è successo nel mentre?
La prima data è trascorsa senza che il MIT convocasse il fronte dei sindaci e ad oggi, 11 aprile, nessuna convocazione è arrivata, al momento, all’indirizzo dei primi cittadini di Lazio e Abruzzo, da qualche anno ormai protagonisti della battaglia contro il caro pedaggi e in prima linea per portare avanti le istanze dell’intero territorio abruzzese e laziale, affinché si concretizzi la progettualità per i lavori di messa in sicurezza delle arterie.
Senza convocazione sarà di nuovo protesta? Molto probabilmente sì, ma i primi cittadini si incontreranno – in caso di mancata convocazione a giornata conclusa – per decidere e programmare il da farsi. Come conferma alla nostra redazione il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, portavoce del gruppo di primi cittadini.

Annullata, quindi, in extremis l’ultima protesta che era in programma lo scorso 23 marzo, dopo la convocazione della sola Velia Nazzarro e le parziali rassicurazioni arrivate da Roma – e, nello specifico, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – sull’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolgesse tutti i sindaci interessati, restava soltanto da definire la data dell’incontro. Da allora un’attesa che non ha ancora portato invece alla chiamata dei primi cittadini, i quali tuttavia non hanno intenzione di indietreggiare neanche di un centimetro. Per questo si sta attendendo la conclusione della giornata di oggi per stabilire un nuovo incontro e decidere come comportarsi: anche relativamente alle tempistiche di un’ulteriore protesta. L’ennesima.

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I precedenti

Nel corso dell’ultimo incontro tenutosi il 21 marzo, alla presenza della sola Nazzarro, si era parlato anche della situazione pedaggi.
“C’è la possibilità che Anas possa ridurre i pedaggi – aveva precisato Nazzarro al Capoluogoma questa riduzione determinerà, inevitabilmente, introiti inferiori nelle casse della società che si occupa di infrastrutture stradali: risorse, queste, che vengono destinate alla manutenzione delle strade. Per questo è necessario che subentri lo Stato, che dovrà innanzitutto autorizzare Anas alla riduzione delle tariffe e, al contempo, sopperire – attraverso uno stanziamento ad hoc – alle mancate entrate fondamentali per coprire le spese dell’attività manutentiva”.

Dal canto suo l’ultima nota del MIT risale invece all’8 marzo scorso: “All’esito degli incontri al dicastero di porta Pia dei mesi scorsi, si è lavorato senza sosta per assicurare risposte concrete sia agli aspetti inerenti la sicurezza dell’autostrada che al contenimento dei pedaggi. Per consentire il superamento dei ritardi manutentivi, già il 30 dicembre scorso sono stati pubblicati tre bandi per la procedura ristretta relativi alla progettazione e all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza sismica di ben 15 viadotti localizzati sulle tratte B e C dell’Autostrada A24 e A25, divisi in tre stralci, per un importo complessivo a base di gara di circa 350 mln di euro. Sono pervenute quindici richieste di invito per ciascuno dei due stralci di importo maggiore e ventidue per il terzo stralcio, che ad oggi si stanno esaminando in via preliminare ed entro il mese di marzo saranno inviate le lettere di invito. Contemporaneamente è stata data indicazione ad ITALFERR, che svolge le funzioni di supporto tecnico, affinché siano predisposte le documentazioni necessarie per mettere in gara entro la fine di quest’anno ulteriori 30 viadotti, con un impegno finanziario di circa un 1mld di euro. Tempistiche che rispettano gli impegni derivanti dal Piano Nazionale Complementare. In più si è in attesa di acquistare da Strada dei Parchi S.p.A. i progetti preliminari relativi ad un ulteriore viadotto (Colledara), nonché ai lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico all’interno del Traforo del Gran Sasso, entrambi positivamente valutati sotto il profilo tecnico ed economico da ITALFERR.
Contestualmente ANAS, in qualità di gestore attuale, ha predisposto un rilevante piano di manutenzione ordinaria, con una previsione di spesa ampiamente superiore al passato. Tutte le risorse provenienti dal pedaggio risultano integralmente reinvestite per l’adeguamento del corpo autostradale. Per quanto attiene ai pedaggi, grazie all’impegno del Ministro Salvini, è stato scongiurato l’incremento pedaggi lo scorso mese di gennaio 2023, le cui tariffe risultano invariate al 2018 e, in prospettiva, si sta valutando l’adozione di interventi di revisione selettiva del pedaggio nell’area urbana di Roma“.

Nessuna informazione, tuttavia, sul tavolo tecnico richiesto dai sindaci: per questo il fronte è già caldo e in subbuglio. L’obiettivo immediato è finalizzato ad un costante aggiornamento garantito ai primi cittadini sulla questione autostrade e vuole poter scongiurare una nuova corsa contro il tempo affinché, a fine anno, non si vada incontro al solito rischio dell’aumento pedaggi.

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