Giampiero Di Florio si insedia alla Procura di Chieti, dopo quasi 2 anni gli uffici giudiziari si sbloccano

CHIETI – Dopo 22 mesi finalmente la Procura si sblocca con l’insediamento del Procuratore Capo, il dottor Giampiero Di Florio.
CHIETI – Dopo 22 mesi finalmente la Procura si sblocca con l’insediamento del Procuratore Capo, il dottor Giampiero Di Florio.
Giornata importante oggi a Chieti, dove il dottor Giampiero Di Florio si è insediato come Procuratore Capo presso la Procura teatina. Evento di rilievo per la geografia giudiziaria regionale, in quanto la stessa Procura risultava “ingessata” per la vacatio relativa proprio al posto apicale di procuratore capo, ormai da ben 22 mesi, precisamente dal 12 maggio 2021. Il dottor Di Florio è stato nominato a marzo 2023 dal Consiglio Superiore della Magistratura con 11 voti , mentre alla sua diretta “concorrente”, Rosangela Di Stefano, sostituto procuratore di Pescara, erano andati 8 voti. Oggi finalmente l’insediamento che farà ripartire a pieno regime il lavoro della Procura del capoluogo di provincia.
Dopo aver ricoperto il ruolo di pm presso la Procura di Pescara, il dottor Di Florio, 60 anni di Teramo, dal 2015 ha guidato la Procura di Vasto, prima di passare al vertice di quella del capoluogo teatino.
Imponente il “curriculum” del nuovo Procuratore Capo di Chieti, che ha mosso i primi passi presso il Tribunale dell’Aquila, dov’è stato nominato uditore giudiziario per il periodo di tirocinio, ricoprendo funzioni giurisdizionali alla Pretura Circondariale di Padova e più volte applicato al Riesame di Venezia. La nomina a magistrato è arrivata nel 1993, nel 2005 la nomina in Corte d’Appello a decorrere dall’agosto 2004. Nel frattempo, nel 1997, il trasferimento a Pescara, con funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica. Da Pescara, poi il trasferimento a Vasto, dove ha guidato la Procura dell’importante “territorio di confine”, particolarmente importante in quanto “porta” della criminalità (anche di tipo organizzato) che da fuori regione tentava di infiltrarsi sulla costa abruzzese. Importanti le indagini dirette in questo delicato ambito, nonostante un organico spesso ridotto. Notevole anche il lavoro giudiziario nell’ambito di reati edilizi ed ambiente, contro la pubblica amministrazione, bancarotta, ma anche di “cronaca” con procedimenti che hanno portato a condanne per omicidio, violenza sessuale su minori, spaccio di stupefacenti, rapine. Anche a Pescara il dottor Di Florio aveva seguito importanti casi, in particolare quelli relativi a reati contro la pubblica amministrazione, con la nota inchiesta denominata Sanitopoli, che ha coinvolto il Governo regionale dell’epoca. Tra le qualificanti attività di rilievo del lungo percorso professionale del nuovo Procuratore Capo di Chieti, anche inchieste internazionali su alcune banche. In quell’occasione la Procura di Pescara, con lo stesso dottor Di Florio sostituto procuratore, è riuscita a fronteggiare colossi come Lehman Brothers, Goldman Sachs e JPMorgan, recuperando 4,5 miliardi di euro alle casse dello Stato. Tra le altre azioni giudiziarie, quelle contro la tratta di minori albanesi e la soluzione di diversi casi di omicidio che avevano scosso l’opinione pubblica abruzzese e non solo.
Insomma, difficile riassumere brevemente il percorso professionale del dottor Di Florio, ma l’esperienza maturata gli è valsa il conferimento di importanti incarichi al di là della stretta attività professionale: si ricorda, a titolo di esempio certamente non esaustivo, l’incarico di referente del Progetto del Ministero della Giustizia in materia di tratta di persone e traffico di migranti, grazie all’attività svolta nel campo della criminalità organizzata e immigrazione clandestina. È stato anche consulente della Commissione Bicamerale di inchiesta sui fenomeni della contraffazione.
La Procura di Chieti, quindi, da oggi non solo interrompe il lunghissimo periodo di vacatio, ma lo fa con un Procuratore Capo di grande esperienza e professionalità che darà nuovo impulso all’azione giudiziaria del capoluogo di provincia.
