Manca poco per il via libera che consentirà di avviare concretamente l’iter di ricostruzione per la chiesa di Santa Maria Paganica, uno dei luoghi di culto chiave del cuore storico cittadino e simbolo della forza distruttrice del sisma del 6 aprile 2009.
Dopo l’ok al progetto di restauro, ci sarà la gara d’appalto e l’inizio dei lavori. Il cantiere di Santa Maria Paganica potrebbe essere aperto quindi entro la fine del 2023. Un passo importante per avviare uno degli interventi più attesi, che consentirà di completare, dopo molto tempo, il recupero di un quartiere da sempre molto vivo e vissuto del centro storico, che ha già nuovamente assunto la sua centralità nel tessuto cittadino, anche grazie all’apertura del MAXXI a Palazzo Ardinghelli. La miriade di immagini di Santa Maria Paganica, con i suoi ingenti crolli e con un’imponente struttura di messa in sicurezza, ha reso questa Chiesa una spettrale icona del sisma del 2009.
Santa Maria Paganica, ecco il progetto di recupero: dov’era, com’era ma all’avanguardia
Il primo progetto per la ricostruzione della chiesa – ricorda Il Centro – era stato commissionato dalla diocesi dell’Aquila, proprietaria dell’edificio, subito dopo il sisma del 6 aprile 2009; poi nel 2015 la competenza delle chiese è passata al Ministero. L’elaborato era stato revisionato e approvato dagli uffici del Segretariato regionale ai beni culturali e della Soprintendenza e presentato a luglio 2021. A settembre scorso, tuttavia, il segretario regionale Nicola Macrì – che inizialmente aveva assunto il ruolo di rup ha deciso di lasciare l’incarico al collega Francesco Longobardi che, insieme al gruppo di progettazione, ha voluto apportare alcune modifiche. L’intervento di ricostruzione e restauro è stimato intorno ai 25 milioni di euro con una copertura completa da parte del Ministero. Attualmente sono a disposizione circa 5 milioni e 400 mila euro che provengono dal progetto L’Aquila centro storico che comprende anche mura e duomo.
Il progetto di restauro è basato su una scelta conservativa forte e decisa, fedele alle più accreditate scuole del restauro classico, e capace di coniugare il dov’era, com’era con tecnologie all’avanguardia, materiali più sicuri, e con moduli costruttivi mutuati dall’antica tradizione aquilana.
Chiesa Santa Maria Paganica, inizio lavori per l’estate 2022
