Il professor Mario Tozzi ospite di Bianca Berlinguer parla della questione orsi e promuove il “modello Abruzzo”: “Lì gente educata alla convivenza”.
Si torna a parlare della tragedia accaduta in Trentino, dove un giovane è stato attaccato e ucciso da un orso. In attesa di capire come finirà la vicenda (al momento i TAR ne ha bloccato l’abbattimento), dalla trasmissione RAI CartaBianca, condotta da Bianca Belinguer, il professor Mario Tozzi, divulgatore scientifico e primo ricercatore del Cnr, nonché volto noto del piccolo schermo, rilancia il “modello Abruzzo“: “Cogliamo quest’occasione – ha sottolineato il professor Tozzi – perché certe cose non accadano più e per trovare un equilibrio, applicando un modello a noi vicino, che è quello dell’Abruzzo, dove ci sono orsi, lupi, ma non accade mai niente, anzi, sono gli orsi – come nel caso dell’esemplare investito – che sono in pericolo. Ma normalmente lì registriamo un modello di convivenza con il mondo naturale, di cui abbiamo bisogno, frutto di un’educazione nel tempo che ha portato a un modello che funziona. È vero che in Abruzzo ci sono meno orsi, ma sono in un territorio piccolo a contatto con centri urbani e tante attività produttive. Eppure sia pastori che escursionisti non hanno mai avuto problemi e dire che gli orsi a volte si avvicinano fin dentro i paesi. È chiaro che un orso confidente vada spostato in un luogo più sicuro, ma l’Abruzzo ci dice che un equilibrio si può trovare“.
Un equilibrio, ha ricordato lo stesso professor Tozzi, di cui l’uomo stesso necessita per la qualità dell’ecosistema che lo ospita.
