LE NUOVE STANZE DELLA POESIA |
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Le nuove stanze della poesia, Barbara Giuliani

20 aprile 2023 | 10:08
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Le nuove stanze della poesia, Barbara Giuliani

Le poesie di Barbara Giuliani, candidata al premio Strega, per l’appuntamento con la rubrica a cura di Valter Marcone.

“Bianca” è l’ultimo libro di poesie di Barbara Giuliani. In questi giorni con altri centotrentaquattro poeti è candidata alla prima edizione del Premio Strega poesia.

E’ la stessa Giuliani che annuncia questo evento in un post sul suo profilo fb che pubblica l’annuncio della istituzione del Premio e quindi della prima rosa di candidati, centotrentacinque, introducendolo la notizia in modo scanzonato come è suo costume in questo modo : “ già leggere i libri e poeti indicati è una immersione bella–e dentro c’è anche Bianca, di Barbara Giuliani — io tifo per lei, anche se ci sono nomi che mi sono entrati dentro per sempre, quando ne ho letto parole e versi. Bello che ci sia una edizione per la Poesia. Benché ad oggi non si sa bene cosa sia. E forse è bene così. Cos’è la poesia se non un varco verso l’infinito indefinito? Una incertezza che dichiara. Ecco, Così è per me, almeno. “
Un annuncio da par suo , come le cose che scrive sul suo profilo qualche volta anche provocatorie ,mai aggressive, che si collegano ad un universo totale che è quello immerso nelle cose del quotidiano, come d’altra parte i versi di “ Bianca”. E a volte con sorprese perchè tu (lettore) pensi che Giuliani sia in un posto, ad un’altezza, in un contesto, invece è da tutt’altra parte. Ed è questa proprio la caratteristica della poesia di Giuliani che rappresenta a mio avviso, avendola conosciuta nei recital della Compagnia dei poeti di L’Aquila, ed avendo letto le sue poesie, una delle strade per il futuro dell’espressione poetica. Sembra inizialmente un estraniamento ma in realtà è un modo , potente, di entrare dentro la realtà. Versi come quelli che seguono che entrano dentro il lettore come una specie di viatico per il cammino quotidiano nel mondo :

“ho brullato il mio corpo
teso compatto adirato
alterato nei chiari
collaboro con una rivista di preghiere laiche
celebro simulacri di donne rifatte e
in barba alla mia disperazione
trito mandorle per insalate da fotografare.”

Perchè la sua poesia e lo dice lei stessa è :”desiderio di una relazione, nel senso più ampio del termine, stabile nel tempo, che non avviene, non si manifesta o che non regge il colpo del tempo e delle situazioni in cui è immersa. Questo meccanismo ha come ingranaggio il corpo, la materia, la sostanza primordiale che accomuna ogni essere vivente e il sentimento che olia tutto è l’umorismo macabro. Possiamo ridere senza darlo a vedere, proiettando di noi la parte più crudele che la vita ci riserva. “E poi c’è la morte. Dunque una candidatura alla prima edizione del Premo Strega poesia.
La cronaca racconta che nella sede della Fondazione Bellonci sono stati resi noti, alla presenza del Comitato scientifico, i libri proposti per la prima edizione del Premio Strega Poesia. Per celebrare la Giornata mondiale della Poesia, al termine dell’annuncio Sergio Rubini ha letto una selezione di versi di autrici e autori del Novecento e contemporanei ispirati all’inizio della primavera e alla rima fiore/amore, «la più antica, difficile del mondo» (Umberto Saba). Durante la lettura l’illustratore Alessandro Sanna si è esibito in un live painting.
Il Premio Strega Poesia nasce per dare visibilità alle diverse esperienze di scrittura poetica, che meritano tutte ascolto e rappresentazione, segnalando la produzione italiana di più alta qualità letteraria e significato nel mondo contemporaneo. La scrittura in versi è in un momento di grande vivacità e fermento come dimostrano alcune recenti raccolte poetiche diventate long-seller, il moltiplicarsi di reading e spettacoli di poetry slam e la nascita e il rinnovamento di collane dedicate. I social network, infine, sono diventati un vasto terreno di condivisione che genera veri e propri casi letterari, seguiti anche dal pubblico più̀ giovane.
Concorrono alla prima edizione 135 libri, tutti pubblicati tra gennaio 2022 e febbraio 2023. Alla scadenza del 28 febbraio scorso, gli editori hanno proposto 120 titoli, uno per ogni editore, ai quali si sono aggiunti 15 titoli ulteriori richiesti dal Comitato scientifico, composto da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Valerio Magrelli, Melania Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi, Enrico Testa e Gian Mario Villalta.
Spetta ora al Comitato scegliere i cinque libri finalisti, che saranno annunciati il 19 maggio al Salone del libro di Torino. Alla fine del mese di aprile verrà resa nota una prima rosa di titoli che accedono alla selezione della cinquina. Un’ampia giuria composta da personalità della cultura determinerà quindi l’opera vincitrice. Il premio verrà assegnato il prossimo 5 ottobre, a Roma, presso il Tempio di Venere e Roma all’interno del Parco archeologico del Colosseo.
La cinquina sarà ospite in diverse località italiane particolarmente attive sul territorio nella promozione della lettura. Queste le tappe: 27 maggio, 38° parallelo, Marsala; 3 giugno, Cervo Ti Strega, Cervo; 14 luglio, Museo MAXXI,L’Aquila; 13/17 settembre Pordenonelegge, Pordenone.
Il Premio Strega Poesia è promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con BPER Banca e il Parco archeologico del Colosseo, media partner Maremosso, sponsor tecnico IBS.it.
Ma tornando a Barbara Giuliani e alla sua scrittura, frutto di una plurale ma singola ricerca, tesa a tradurre un più profondo rivolgimento del mondo, ovvero un modo di porsi nei confronti del mondo evidenziato dall’uso frequente di termini come : fondosotto, terrasotto, zerosotto, candela di lume, solo per fare degli esempi, va ricordato, come lei stessa dice, che questa è la sua visione : “La mia visione cosmica, il punto dove guardo questo spettacolo quotidiano che mi circonda. Dall’altra parte della riva la distanza, la profondità e il colore del fiume cambiano, per una semplice disposizione geografica. Scelgo il mio punto migliore per poter guardare e non è mai affollato. “

Un punto di vista di una che si definisce così proprio in occasione di questa vicenda del Premio Strega: “ Caro anno gentile, oggi non ho raggiunto un traguardo, ma una lista, essere tra quei 135, non vorrà dire molto, ma per me, che sono una outsider, una disallineata, una che affoga il suo libro con un Annamaria Clementi, una che ha mollato l’università, una che insegue e segue la poesia, una che crede nell’editoria clandestina, una che ha colmato con la poesia tutto ciò che era possibile riempire, una che non è mai scesa a un compromesso, se non quello di non tradirsi mai, significa telefonare a mia madre e sentirla orgogliosa anche se lei il Premio Strega non sa proprio cosa cazzo sia. Bianca è una donna, lo è sempre stata, dalla prima all’ultima parola del libro, in ogni verso, una donna che parla d’amore e non nomina mai un gabbiano. Continuo a vivere come mi è stato insegnato: con clamore, ardore e sudore. Ci vediamo in giro, sono quella alta e senza tette. “

il baccalà di madonna verona
la mia vista assolata
assolta
in questa piazza di collina marina,
stento a respirare, trattenere
la cartolina, i grilli muoiono
su arbusti incendiati, a tredici passi
da me, un uccelletto smagrito
tenta il volo guardando a nord.
la direzione presa, intra,
clave o bestia, ammalami
in questa giornata, torrido il buio
e vedremo insieme per la prima volta
come realizzare un triangolo isoscele e
non sapere cosa farne.
ci guardiamo la punta
dei piedi per non demolire
l’ombra dell’altro.
chiudi le orecchie, atterriamo
nel dirupo di carne domestica.
mondo cane
jacobina bienebol
tu non sai nemmeno chi sia
lascia condurti in questo vicolo desolato,
di umore, un punto geografico trasformato
in essere umano, il capovolgimento di un senso
frullando ingredienti a caso.
vorrei sole cuore amore,
baccalà, in fondo
mi manca il baccalà, non
vorrei altro che baccalà,
baccalà
baccalà
baccalà
baccalà
baccalà
pagine intere di baccalà,
stramilioni di quintali di baccalà.
nel nostro frigo ci sono ventotto scatole di sale marino grosso.
non nevicherà sotto il balcone, non andremo a verona, non avremo un pezzo da cinque euro nel portafoglio, e spezzeremo una caramella in due. dimenticheremo il baccalà, così come abbiamo perdonato il ferro da stiro acceso per tre giorni. madonna quanto mi manchi.
Barbara Giuliani