Aielli, inaugurato il murale contro la mafia della street artist Laika: alla presenza di Don Luigi Ciotti e di Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, ucciso e sciolto nell’acido nel 1996, perché “colpevole” di essere figlio di un collaboratore di giustizia.
La street artist Laika ha infatti realizzato ad Aielli un murale contro la mafia, sulla scia di quello fatto – e poi cancellato – nei pressi del carcere dell’Aquila dopo la cattura di Matteo Messina Denaro. All’evento inaugurale hanno preso parte numerosi ospiti, tra i quali Don Luigi Ciotti, sacerdote da sempre impegnato nella lotta alla mafia e fondatore di Libera. Presente anche Nicola Di Matteo, il fratello del piccolo Giuseppe, arrivato appositamente da Palermo, accompagnato dalla sindaca di Altofonte (il comune dove viveva Giuseppe e dove vive tuttora la sua famiglia) Angela De Luca. Naturalmente presente la street artist Laika. Poi il senatore Michele Fina, la senatrice – nonché componente dell’ufficio presidenza della fondazione Libera – Vincenza Rando e il presidente dell’ordine degli avvocati Roberto Di Pietro.
Questo murale – ha concluso Luigi Ciotti – ci invita ad ampliare lo sguardo: accanto ai bambini uccisi dalle mafie ci sono quelli uccisi dalla guerra, dalla fame, dalla mancanza di medicine. Bambini che ritroviamo annegati, vittime di viaggi in mano alle mafie o bande di criminali che si arricchiscono sulla pelle di una umanità perduta. Davanti a queste immagini servono parole autentiche, ferme e misurate, inequivocabili, capaci di mordere le coscienze, di esprimere il dolore, la condanna, ma anche sempre la speranza.”
“Sono particolarmente contento e orgoglioso di partecipare ad Aielli all’evento nel quale è stata scoperta una targa celebrativa del murale di Laika dedicato al giovane Di Matteo“: lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese, che ha preso parte all’incontro di oggi.
Fina sottolinea che “la presenza di Don Luigi Ciotti è un’eloquente dimostrazione dell’importanza di questo momento. L’occasione per rivolgere i complimenti a Enzo Di Natale, alla sua amministrazione, a quanti ad Aielli hanno compreso fino in fondo le inesauribili possibilità della cultura. Capace di rigenerare territori e comunità, di essere formidabile vettore civile e sociale, di trasmettere con l’efficacia, l’immediatezza, la profondità dell’arte i messaggi più importanti, le testimonianze più fondamentali. La storia che ricordiamo oggi è una di queste; la lotta alle mafie è un impegno da rinnovare giorno per giorno”.