Carenza medici di base e pediatri, premialità per chi sceglie le aree interne

24 aprile 2023 | 11:16
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Carenza medici di base e pediatri, premialità per chi sceglie le aree interne

Carenza medici di base e pediatri, Uncem e Fimmg: “Subito fondi dalla Regione per attirare professionisti in Abruzzo”.

Carenza medici di base e pediatri, Uncem e Fimmg: “Subito fondi dalla Regione per attirare professionisti in Abruzzo”.

La Regione stanzi dei fondi per evitare che i residenti restino senza medici famiglia. Il problema relativo alla carenza di medici di base e pediatri interessa una vasta area dell’Abruzzo. Si tratta in particolar modo dei comuni montani dove la scarsa densità demografica non attrae i nuovi medici. Proprio per questo Uncem Abruzzo, in collaborazione con la Federazione italiana medici di medicina generale, ha deciso di creare una proposta da sottoporre alla Regione per far sì che nessuno resti senza assistenza sanitaria. “Il nostro obiettivo”, ha spiegato il presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, “è quello di creare i presupposti per far sì che un giovane medico possa scegliere di andare a lavorare in una zona di montagna. Negli ultimi mesi, infatti, a causa del pensionamentodi tanti dottori, intere comunità sono rimaste senza un punto di riferimento. La cosa che più preoccupa è che in alcune zone, come per esempio la Valle Peligna, c’è un problema anche relativo ai pediatri che si occupano dell’assistenza dei più piccoli. Per garantire un servizio alle nostre comunità, e fare in modo che i medici possano arrivare a un congruo numero di pazienti, abbiamo pensato di creare una premialità, valida per tre anni, poi rinnovabile per altri tre, che consentirà ai professionisti di accumulare punteggio e alle aree interne di essere assistite”.

L’obiettivo di Uncem Abruzzo e dei Medici di famiglia è quindi quello di definire le zone disagiate e creare degli incentivi economici per assistito in modo da incoraggiare i professionisti a prestare servizio in queste zone. Nell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi è stato evidenziato inoltre che questa “premialità” deve essere estesa ai pediatri per fare in modo che anche i più piccoli non restino senza assistenza. L’auspicio è che, oltre a un auspicato aumento del finanziamento per i corsi necessari a formare i medici di medicina generale, si torni entro cinque, massimo sei anni, a un normale riequilibrio tra neolaureati e pensionati.

D’altra parte era stata la stessa Direzione aziendale della Asl ad individuare nella mancanza di disponibilità degli stessi medici il fattore determinante la carenza sentita particolarmente in Valle Peligna, dove con il pensionamento di due pediatri si è registrata l’impossibilità al necessario subentro: al momento del pensionamento del primo pediatra, è stata mandata con pec a tutti gli iscritti nella graduatoria regionale della PLS, la richiesta di disponibilità a ricoprire due incarichi temporanei in attesa della pubblicazione delle zone carenti (uno a Pratola e l’altro a Sulmona). Contestualmente, è stata richiesta al competente Ufficio regionale la pubblicazione straordinaria di due zone carenti di pediatria, in quanto si riteneva necessario anticipare a dicembre la pubblicazione delle stessee non aspettare il mese di marzo, come prevede la normativa; questo al fine di prevedere l’inserimento dei nuovi pediatri fin dal momento della cessazione dei due professionisti in quiescenza. Non essendo pervenuta alcuna disponibilità dai pediatri, si è provveduto a richiedere alla pediatra incaricata provvisoriamente presso l’area sangrina, la Dottoressa Masciarelli, con attività presso gli ambulatori distrettuali di Castel di Sangro e Pescasseroli, la disponibilità ad assicurare anche la presenza presso l’area peligna, in attesa della imminente pubblicazione regionale delle sedi carenti.

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