Politica

Consiglio comunale senza numero legale, Daniele D’Angelo: “Problemi medici”

Consiglio comunale slittato per mancanza di numero legale. Dopo la dura nota del sindaco Biondi, Daniele D'Angelo precisa: "Ieri problemi medici, avevo avvisato ma me ne dispiace".

Consiglio comunale slittato per mancanza di numero legale. Dopo la dura nota del sindaco Biondi, Daniele D’Angelo precisa: “Ieri problemi medici, avevo avvisato ma me ne dispiace”.

“Non ho parlato a caldo per non alimentare polemiche, ma alla luce dell’improprio significato politico attribuito alla mia assenza nella seconda parte della seduta consiliare di ieri, specifico che avevo preventivamente comunicato alla maggioranza la necessità di dovermi assentare a una determinata ora per esigenze mediche”. Lo dichiara Daniele D’Angelo, capogruppo di ‘Noi Moderati’ al consiglio comunale dell’Aquila. “Il fatto che altri quattro consiglieri di maggioranza fossero assenti, e dunque la mia uscita sia risultata più vistosa solo perché per una parte della seduta ero stato presente – prosegue -, non diminuisce ovviamente il dispiacere per aver contribuito a ritardare l’approvazione di un atto importante. Me ne rammarico – conclude D’Angelo – ma smentisco qualsiasi significato politico rispetto al leale sostegno all’amministrazione comunale, a maggior ragione in un quadro che vede ‘Noi Moderati’, ai cui referenti nazionali ho chiarito l’accaduto, pienamente e convintamente parte della coalizione di centrodestra a livello nazionale e sui territori”.

A stigmatizzare l’accaduto era stato il sindaco Biondi che, a seguito della sospensione del Consiglio, aveva annunciato: “L’uscita dall’aula, nel corso dell’odierna seduta dell’assise civica, da parte del Consigliere Daniele D’Angelo ha comportato il venir meno del numero legale proprio al momento dell’approvazione di un provvedimento importante per il regolare svolgimento delle attività del Comune come il Rendiconto finanziario. Un atto che, peraltro, certifica la bontà dell’azione amministrativa, con un conto consuntivo da oltre un miliardo di euro e un avanzo di amministrazione di quasi venti milioni di euro. Per tale ragione, d’intesa con i capigruppo delle forze e dei partiti di centrodestra, ho provveduto a chiedere formalmente all’onorevole Maurizio Lupi, presidente di “Noi moderati”, di revocare al consigliere D’Angelo la possibilità di utilizzo del simbolo di una formazione che è convintamente e coerentemente all’interno della coalizione che esprime il governo nazionale. Contestualmente si è convenuta la sospensione dello stesso D’Angelo dalla maggioranza del governo cittadino in attesa del provvedimento da parte dei vertici del movimento centrista”.

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