Abruzzesi nel mondo

Alessandro Monti, l’ambasciatore in Lettonia di origini teatine

L'ambasciatore d'Italia in Lettonia, Alessandro Monti, ha origini teatine. La rubrica Abruzzesi nel mondo.

L’ambasciatore d’Italia in Lettonia, Alessandro Monti, ha origini teatine.

L’Abruzzo non è solo terra l’emigrazione, ma anche di diplomazia, che rappresenta il nostro Paese nel mondo. Dopo l’Ambasciatore Roberto Natali, in Kenia, adesso si punta l’obiettivo su una delle tre Repubbliche baltiche, la Lettonia (1.875.757 ab., con una vivace economia ed una altissima innovazione digitale). Qui nella Capitale Riga (nel 2014 Europea della Cultura) nel 2022 si è insediato Sua Eccellenza, Alessandro Monti, nato nel 1967 a Roma, ma da una famiglia abruzzese, originaria dello splendido borgo di Roccascalegna, (provincia di Chieti), noto per le sue radici longobarde, con il castello che domina la Valle del Rio Secco, dove furono girati gli esterni del film “Il Nome della Rosa“, tratto dal celebre best-seller, di Umberto Eco. Gli studi superiori a Roma, per accedere e laurearsi brillantemente in Scienze Politiche all’Università di Perugia ed il servizio nell’esercito come ufficiale di complemento, per poi vincere al MAECI, il concorso, nel 1992, entrando nella Direzione Generale per “Gli Affari Politici e di Sicurezza”. Dopo sposandosi con una collega, che gli darà tre figli. Una preziosa formazione accademica e di specializzazione per il brillante Alessandro Monti, che gli aprì l’incarico all’ estero, già in Germania, a Stoccarda, nel 1994 (prima come Vice e poi Console) ed a seguire in Romania, a Bucarest, presso l’Ambasciata d’Italia, fino al 2001. Dopo il diplomatico rientrò alla Farnesina, nella D.G. “Per l’Unione Europea”, ricevendo altresì nel 2003 la stessa onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica”. Alcuni anni di intenso lavoro nella “Città Eterna”, prima del delicato incarico successivo nella Repubblica Islamica dell’Iran, a Teheran, in cui restò fino al 2010, con il ruolo di Primo Consigliere dell’Ambasciata. Ogni lustro, di norma, vede l’alternanza dei titolari e delle mansioni, rientrando in sede e passando nelle altre DG di un Ministero complesso e strategico, come il MAECI. Così fino al 2018, quando il Dott. Monti, fu’ inviato nella Federazione Russa, a San Pietroburgo, come Console Generale d’Italia. A seguire e forse non è stato un caso, la conoscenza profonda acquisita della società dell’ex Unione Sovietica, lo ha portato a ricoprire l’incarico di Ambasciatore a Riga, dal 30 marzo 2022, già in alta tensione con “l’Orso Russo “, per la crudele aggressione contro l’Ucraina, come fronte diretto sia dei Paesi UE, che aderenti alla Nato. Qui lo scorso anno le elezioni politiche sono state vinte dal partito centrista e filo occidentale, del Primo Ministro, A.K. Kariņš, contro “Armonia”, lo storico raggruppamento espressione della minoranza russofona, presente in questa Repubblica Parlamentare, come anche nelle altre due baltiche, ex URSS. In tal senso in questo nuovo clima da “guerra fredda“, il ruolo della diplomazia assume ancor più peso, anche per l’Italia, che prima delle attuali tensioni nello scacchiere dell’Europa orientale, aveva buoni rapporti con entrambi i Paesi. Tutto questo dovrebbe essere naturale, come compito proprio in tempo di pace, ma ora questi vengono rimessi in discussione difronte alla peggiore crisi politica e militare, dal dopoguerra ad oggi, che riporta il vecchio continente indietro di decenni, nelle relazioni est-ovest. Così le credenziali presentate dal nostro Ambasciatore italiano al Ministero degli Esteri lettone, guidato da E.Rinkēvičs, sono state comunque all’insegna degli eccellenti rapporti tra i due Paesi: “Dinamismo ed innovazione, nel contesto europeo ed atlantico. Pace e sicurezza, sviluppo sostenibile e vivacità degli scambi culturali al centro della collaborazione tra Roma e Riga, aperta al futuro ed orientata verso le nuove generazioni”. Tra le sue prime azioni la visita al contingente italiano, stanziato in Lettonia, con l’operazione internazionale “Baltic Guardian”, con un dialogo già proficuo tra le due nazioni, inserite nell’ Unione Europea e nella zona euro, con un interscambio economico positivo, che si auspica coinvolga maggiormente la stessa Regione Abruzzo: Come nel Progetto ELMA-TP, che vide nel 2015, nella città lettone di Bauska, apprezzare le nostre eccellenze enogastronomiche più tipiche, come i rinomati confetti, della Città di Sulmona. Uno sguardo mirato verso il Baltico, che favorisca lo stesso scambio turistico, all’insegna del ricco patrimonio culturale, storico e paesaggistico, che ora l’antica terra degli Abruzzi deve riproporre con più slancio, sia con i suoi eccellenti “Testimonial” individuali, che collettivi dell’intero “Sistema -Regione”.

 

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