Finisce in ospedale dopo aver tentato il suicidio il 77enne Luigi Cellini, rinviato a processo per aver accoltellato il parroco di Trasacco, Don Luigi Grassi.
È finito in ospedale dopo aver tentato di togliersi la vita il 77enne trasaccano Luigi Cellini: l’uomo avrebbe dovuto presentarsi in Tribunale per l’udienza nell’ambito del procedimento giudiziario che lo vede coinvolto per il ferimento di Don Francesco Grassi, colpito più volte con un coltello all’interno della Basilica dei Santi Cesidio e Rufino, lo scorso maggio. Ieri era prevista l’udienza preliminare, ma l’uomo ha tentato di uccidersi: ora il 77enne è ricoverato all’ospedale dell’Aquila. Su di lui pende l’accusa di lesioni gravi: caduta quella iniziale di tentato omicidio dopo la perizia medico legale che ha stabilito che l’uomo non voleva uccidere il parroco.
«Cellini è distrutto dalla vicenda – ha sottolineato il legale, Antonio Milo, al Centro, «per un uomo di Chiesa come lui, aver commesso quel gesto è inaccettabile. Era legato al parroco e la condotta avuta nei suoi confronti lo ha destabilizzato. Una situazione che si è aggiunta al grande stress per la morte del nipote, così è arrivato a compiere questo gesto di autolesionismo».
Per il 77enne trasaccano, prima arrestato poi finito ai domiciliari, la difesa ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato, in attesa della perizia medico legale che poi ha, di fatto, dimostrato che non c’era volontà di uccidere da parte dell’imputato. Alla base dell’aggressione ci sarebbe la mancata elezione di Luigi Cellini nella Confraternita della Madonna di Candelecchia.
