Giornata nazionale Neurosviluppo, disturbi in crescita: “Servono pace, luoghi e iniziative per i bambini”

Sarà illuminato d’arcobaleno l’Emiciclo in occasione della Giornata nazionale dei Disturbi del Neurosviluppo. Problematiche in crescita, parla la dottoressa Maria Pia Legge: “Non basta il lavoro della sanità, necessari luoghi e iniziative per i bambini”
11 maggio, L’Aquila risponde presente alla Giornata nazionale del Neurosviluppo. L’Emiciclo diventa arcobaleno per sensibilizzare, “Ci vuole la pace, solo in questo modo i bambini raggiungeranno il massimo del proprio potenziale neuropsichico. Problematiche del neurosviluppo in crescita”. L’intervista alla dottoressa Maria Pia Legge, Direttore dell’Unità Operativa ospedaliera di Neuropsichiatria Infantile a L’Aquila.
Sarà illuminato dei colori dell’arcobaleno l’Emiciclo in occasione della seconda Giornata nazionale dei Disturbi delNeurosviluppo a cui ha aderito anche la città dell’Aquila. L’iniziativa è promossa sul territorio da SINPIA, la Società di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, impegnata nell’organizzazione di iniziative locali attivate in modo diffuso. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 11 maggio, è inoltre previsto un Webinar, cioè un evento online che tratterà proprio le principali criticità legate ai Disturbi del Neurosviluppo, per sensibilizzare le istituzioni agli investimenti finalizzati alla promozione del Neurosviluppo e di tutti gli studi ad esso correlati.
Il Capoluogo, in occasione della seconda Giornata dedicata proprio al Neurosviluppo, ha intervistato la dottoressa Maria Pia Legge, Direttore UOC NPIA (Neuropsichiatria Infantile Adolescenza) della Asl dell’Aquila, con sede all’Ex ONPI, oltreché dell’Unità Operativa Ospedaliera di Neuropsichiatria Infantile. In qualità di Segretario regionale e membro del Consiglio direttivo SINPIA, la dottoressa Legge ha spiegato: “I colori dell’arcobaleno come simbolo e filo conduttore di una Giornata importante, dedicata alla sensibilizzazione verso i problemi del Neurosviluppo. Bisogna innanzitutto partire da un assunto: i bambini devono vivere in tempi di pace, solo in questo modo possono raggiungere il proprio potenziale. Purtroppo, anche a causa degli eventi che si stanno susseguendo negli anni e che stanno condizionando i nostri tempi e la nostra società, si registrano disturbi del neurosviluppo e psicopatologici associati in preoccupante aumento. Pensiamo al contesto aquilano, segnato dal terremoto, o ancora – in generale – se allarghiamo il campo, negli ultimi anni, c’è stata una pandemia e ci sono tuttora le guerre. Fattori che contribuiscono a scatenare problematiche legate al Neurosviluppo: per questo c’è sempre maggior bisogno di ambienti ‘a misura di bambino’ e di promuovere iniziative che facciano star bene i bambini, quindi attività ludico-ricreative che ne promuovano lo sviluppo”.
Questo pomeriggio, promosso da SINPIA, il webinar aperto a tutta la popolazione, con relatori di fama internazionale e dal taglio divulgativo, sull’importanza di investire sulla promozione del neurosviluppo e sulla cura dei disturbi ad esso correlati.
Sarà presente un rappresentante ANCI alla tavola rotonda finale del Webinar nazionale, insieme ai rappresentanti delle più importanti Società Scientifiche pediatriche nazionali e del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC).
Per questa giornata sono stati scelti i colori dell’arcobaleno, a rappresentare sia l’incredibile varietà degli aspetti coinvolti nel neurosviluppo e nei disturbi ad esso connessi, sia – lo ricordiamo, riallacciandoci alle parole della dottoressa Legge – la necessità di tutti i bambini di vivere in tempi di pace per poter raggiungere il proprio potenziale neuropsichico.
I servizi sanitari e le istituzioni fanno abbastanza? “C’è ancora tanto da fare, nonostante l’impegno e la grande mole di lavoro che caratterizza il nostro settore – conclude Maria Pia Legge –La rete di servizi attuali va potenziata e, a livello nazionale, si sta cercando di aumentare il personale addetto, quindi le risorse impiegate nel settore, proprio per rispondere ad un aumento di problematiche ormai ufficialmente riscontrato. I bambini devono avere modo di potersi sfogare, vanno aiutati, devono poter vivere luoghi di incontro e di gioco, a loro vanno dedicate attività ricreative. Non si tratta soltanto di servizi sanitari, ma anche di necessità di luoghi e occasioni dedicate a livello sociale. Oggigiorno sono anche le stesse istituzioni scolastiche a denunciare un aumento delle problematiche legate al Neurosviluppo“.