Le nuove stanze della poesia

Le nuove stanze della poesia, Charles Bukowski

Le poesie di Charles Bukoswski per l'appuntamento con la rubrica a cura di Valter Marcone.

L’incipit di questa nuova puntata de le nuove stanze della poesia sono due poesie di Charles Bukowski

IL CUORE CHE RIDE
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

BUONANOTTE A TE

Buonanotte a te che in questo momento
dovresti essere qui e non chissà dove.
Buonanotte a chi anche stanotte
si perderà tra le lacrime e i pensieri.
Buonanotte a chi ha sperato, lottato
a chi ha tirato fuori le unghie ma comunque ha perso.

Di Bukowski noi conosciamo i suoi pochi romanzi tra cui “Post office” e “Taccuino di un vecchio sporcaccione” ,moltissime raccolte di racconti e una infinità di poesie. .Ha scritto infatti sei romanzi ,(1) centinaia di racconti (2) e migliaia di poesie,(3) per un totale di oltre sessanta volumi.
Conosciamo da una parte per così dire lo “sporcaccione “ e dall’altra un animo gentile che riesce con le sue poesie a farci intendere che la vita può essere vissuta al meglio. In entrambe le dimensioni i contenuti rispecchiano la trama della sua vita caratterizzata da un morboso rapporto con l’alcol,esperienze sessuali descritte realisticamente e da relazioni non sempre idilliache con i propri simili . Ma sempre un “ cuore che ride “ dove la dimensione del cuore ,misconosciuta, a volte prende nettamente il sopravvento.Un “realismo sporco “ la sua corrente letteraria.
I suoi fans sono divisi tra chi preferisce lo scrittore che ha parlato tanto della depravazione e dell’oppressione nella società americana , tanto da diventare un modello per le nuove generazioni e chi lo preferisce come poeta ,capace di sublimare proprio quell”anomia dando speranze e visioni positive della vita e del mondo . I social specialmente continuano ad essere un veicolo importante per le sue poesie e i suoi aforismi.

Probabilmente è difficile trovare sui social tra le frasi sue più celebri questa affermazione come molte altre del genere si leggono nei suoi romanzi, racconti , interviste e pubbliche esternazioni : «Come cazzo è possibile che ad un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico, per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l’opportunità di farlo?» (Bukowski sul lavoro, in Factotum)

Piuttosto si leggono ancora poesie come queste che raccontano cose diverse rispetto all’amore che nella prosa diventa sesso raccontato realisticamente e per qualcuno troppo realisticamente : “ Sei incancellabile tu “:

“Succede che una mattina ti svegli e vedi che fuori non piove più e allora ti chiedi – beh? Che è successo?
Ecco, quella mattina successe a me che da tanto tempo non amavo, ma non per chissà quale motivo, non amavo e manco io sapevo il motivo preciso, ma forse sì che lo sapevo: che senso poteva avere per me l’amare se non amare che te?
Quella mattina io avevo una gran voglia di dirti – ti amo -, almeno credo.
Quanto mi manchi amore mio. Certo, io lo sapevo già dentro di me di questa cosa che mi manchi ma l’ho capita bene solo quando fuori ha smesso di piovere e a me mi giocava il cuore.”
Una poesia lunghissima e anche articolata se vogliamo ma che non ha niente a che ci fare con brani come quello che segue che ha una compostezza tale che fa diventare tutto dolente , quel dolore che il lettore sente anche qualche volta dentro se stesso e per questo riesce a capire ed apprezzare i versi come “ Per Jane”, una delle sue liriche più dolenti:
raccolgo la gonna,
raccolgo le perline scintillanti
nere,
questa cosa che una volta si muoveva
attorno alla carne,
e do del bugiardo a Dio,
dico che qualsiasi cosa che si muoveva
così
o che sapeva
il mio nome
non dovrebbe mai morire
nel senso comune di morire,
e raccolgo
il suo bel
vestito,
tutta la sua bellezza andata,
e parlo a tutti gli dei,
dei ebraici, dei cristiani,
frammenti di cose che lampeggiano,
idoli, pillole, pane,
metri, rischi,
resa consapevole,
ratti nel sugo di due quasi impazziti
senza possibilità,
la conoscenza del colibrì, le possibilità del colibrì,
mi appoggio a questo,
mi appoggio a tutto questo
e riconosco
il suo vestito sul mio braccio
ma
loro non
me la ridaranno indietro.
Nonostante nella sua vita Bukowski si sia sposato un paio di volte e abbia avuto decine di donne, ha continuato a ricordare Jane fino alla fine, quantomeno nei suoi libri.
Oppure poesie come quella che segue che è proprio una dichiarazione di intenti rispetto proprio alla poesia a questo modo di guardare al mondo, senza regole, solo con le regole del verso :
“alcuni dicono che dovremmo tenere lontano il rancore personale dalla poesia,
rimanere distaccati, e c’è del vero in questo,
ma cristo;
dodici poesie sparite e io non conservo le copie e hai anche i miei
quadri, i migliori; è opprimente:
stai cercando di annientarmi come tutti gli altri?
perché non ti sei presa i miei soldi? di solito li prendono
dai pantaloni sonnolenti e ubriachi storditi nell’angolo.
la prossima volta prenditi il mio braccio sinistro o un cinquantone
ma non le mie poesie:
non sono Shakespeare
ma prima o poi semplicemente
non ce ne saranno più, né distaccate né di altro tipo;
ci saranno sempre soldi e puttane e ubriaconi
fino all’ultima bomba,
ma come Dio ha detto,
accavallando le gambe,
vedo che ho creato fin troppi poeti
ma non altrettanta
poesia. “
Versi nati per occasioni insignificanti come questa, a volte anche da momenti di rabbia o scoramento. Versi semplici che poi finiscono per parlare di un mondo molto più grande.
Ebbe spesso parole durissime non solo per le donne che aveva conosciute, tranne che per Jane, il vero amore della sua vita ,ma anche per il suo lavoro di scrittore, per una istituzione quasi sacra ,per il comune sentire. che è la famiglia , e anche sulla sua famiglia e per la società americana nel suo complesso. Cinico ma anche realistico al cento per cento , fuori da ogni astrazione . Tanto che proprio partendo da questo nella poesia “Aria e luce e tempo e spazio “ ci fa una specie di decalogo delle sue idee sull’arte e sull’esigenza di esprimersi .
“…sai, avevo sia una famiglia che un lavoro e qualcosa mi ostacolava sempre la strada,
ma ora ho venduto la casa e ho trovato questo posto, un grande studio,
dovresti vedere quanta luce e spazio,
per la prima volta in vita mia avrò un posto e il tempo per creare…”
no baby,
se avessi avuto voglia di creare
lo avresti fatto anche lavorando 16 ore al giorno in una miniera di carbone,
o lo avresti fatto anche in una piccola stanza con 3 bambini vivendo con il sussidio di disoccupazione,
o lo avresti fatto anche con parte della tua mente o del tuo corpo esplosi via,
o lo avresti fatto anche fossi stato cieco, storpio o demente,
lo avesti fatto con un gatto aggrappato alla tua schiena mentre tutta città era scossa da terremoti, bombardamenti, inondazioni ed incendi.
no baby,
aria e luce e tempo e spazio non hanno nulla a che fare con tutto ciò,
e non creano nulla,
tranne forse una vita più lunga per trovare nuove scuse. “
Scrittore e poeta tedesco naturalizzato americano, Bukowski fu sempre una voce critica e caustica. Denunciava le contraddizioni della società moderna, la sua ipocrisia e la sua insensatezza.
Riferendosi all’epoca in cui era solo un impiegato postale disse che avrebbe dovuto scegliere se diventare pazzo continuando a lavorare lì oppure diventare uno scrittore e morire di fame. Scelse di morire di fame maebbe anche molta “fama” . Le sue dipendenze dall’alcol e forse dal sesso sono raccontate nei suoi romanzi in modo reale all’interno di una concezione della semplicità della vita da tenere sempre presente quando si leggono i suoi scritti. Per Bukowski solo nella semplicità si può trovare la profondità .

Uno stile di vita dunque che lo ha reso celebre . Un continuo tergiversare tra autodistruzione e racconto di questa autodistruzione spesso con un linguaggio diretto e violento . Ma anche una schiettezza e una semplicità che gli permettono di mrichiamare l’attenzione sulla vita americana e su fenomeni come l’estrema povertà, il disagio del lavoro ,le privazioni e le sofferenze . Criticato per non aver saputo porre un limite a certe narrazioni azzardate è divenuto anche per questo un punto di riferimento per le nuove generazioni che guardano a lui come un antieroe ,un poeta fuori dalla norma

(1)Romanzi :Post Office , Milano, SugarCo, 1971. Factotum , Milano, SugarCo, 1975. WomenDonne, Milano, SugarCo, 1978. Ham on Rye Panino al prosciutto , Milano, SugarCo, 1982..Hollywood, Milano, Feltrinelli, 1990. Pulp, 1994.Pulp Una storia del XX secolo , Milano, Feltrinelli, 1995.
(2)Raccolte di racconti
• Notes of a Dirty Old Man, 1969. Taccuino di un vecchio sporcaccione, Milano, Guanda, 1979; poi Taccuino di un vecchio porco , Milano, Feltrinelli, 1980. Erections, Ejaculations, Exhibitions and General Tales of Ordinary Madness, 1972. parzialmente in Storie di ordinaria follia , Milano, Feltrinelli, 1975. parzialmente in Compagnop di sbronze , Milano, Feltrinelli, 1979. Svastica , Viterbo, Stampa alternativa, 1994. . [racconto singolo] South of No North. Stories of the buried life, 1973 .A sud di nessun Nord , Milano, SugarCo, 1973; poi Storie di una vita sepolta, Milano, SugarCo, 1973. Hot Water Music, 1983 Musica per organi caldi , Milano, Feltrinelli, 1984. Septuagenarian Stew: Stories and Poems, 1990. Niente canzoni d’amore , Milano, A. Mondadori, 1993. Betting on the Muse: Poems and Stories, 1996 . Confessioni di un codardo , Parma, Guanda, 1997. Bring Me Your Love/There’s No Business Portami il tuo amore / Non c’è niente da fare , Milano, Topolin, 2000. Portions from a wine-stained notebook, 2008.Azzeccare i cavalli vincenti , Milano, Feltrinelli, 2009. Absence of the hero, 2010. Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze , Milano, Feltrinelli, 2012. More notes of a dirty old man Il ritorno del vecchio sporcaccione , Milano, Feltrinelli, 2017, The bell tolls for no one La campana non suona per te , Milano, Guanda, 2018.. The Mathematics of the Breath and the Way: On Writers and Writing, 2018 Taccuino di un allegro ubriacone , Milano, Guanda, 2019.
(3)Raccolte di poesie
• It Catches My Heart in Its Hand. New & selected poems, 1955-1963, New Orleans, Loujon Press, 1963. parzialmente in Tutti gli anni buttati via, Parma, Guanda, 2010. Crucifix in a Deathhand. New poems, 1936-65, New York, Lyle Stuart, 1965.parzialmente in Tutti gli anni buttati via, Parma, Guanda, 2010. . At Terror Street and Agony Way, 1968. So benissimo quanto ho peccato, Parma, Guanda, 2011. Days Run Away Like Wild Horses Over the Hills, 1969. Mockingbird, Wish Me Luck, 1972. Burning in Water Drowning in Flame: Selected Poems 1955-1973, 1974. So benissimo quanto ho peccato, Parma, Guanda, 2011. . Love is a Dog from Hell, 1977. L’amore è un cane che viene dall’inferno. Poesie 1974-1977, Roma, Savelli, 1979. Poesie (1955-1973), a cura di Vincenzo Mantovani, Milano, A. Mondadori, 1979. [antologia di 83 poesie tratte dalle prime cinque raccolte] Los Angeles 462-0614. Poesie, introduzione di Giorgio Mariani, postfazione di Alex MacQuarrie, Roma, Savelli, 1982. [tratte da Love is a dog from hell] 23 poesie, Milano, A. Mondadori, 1996. . [tratte dal precedente Poesie (1955-1973)] You Get So Alone at Times That It Just Makes Sense, 1986. Tutto il giorno alle corse dei cavalli e tutta la notte alla macchina da scrivere, Roma, Minimum fax, 1999. .The roominghouse madrigals: early selected poems 1946-1966, 1988. Madrigali da una camera in affitto, 3 voll., Notte imbecille, Carnago, SugarCo, 1993.. Non c’è niente da ridere, Carnago, SugarCo, 1996. Nato per rubare rose, Carnago, SugarCo, 1997.. Last Night of the Earth Poems, 1992 Si prega di allegare dieci dollari per ogni poesia inviata, Roma, Minimum fax, 2001.. [prima parte] Evita lo specchio e non guardare quando tiri la catena, Roma, Minimum fax, 2002. [seconda parte] Seduto sul bordo del letto mi finisco una birra nel buio, Roma, Minimum fax, 2002. [terza parte] Spegni la luce e aspetta, Roma, Minimum fax, 2003. . [quarta parte] Betting on the Muse: Poems & Stories, 1996. parzialmente in Le ragazze che seguivamo, Parma, Guanda, 1998.. parzialmente in Una donna sulla strada, Milano, Guanda, 2016. Bone Palace Ballet, 1997.Quando eravamo giovani. Poesie, Milano, Feltrinelli, 1999. [prima parte] La canzone dei folli. Poesie II, Milano, Feltrinelli, 2000. . [seconda parte] Il grande. Poesie III, Milano, Feltrinelli, 2002. . [terza parte] Open All Night. New Poems, 2000. Il primo bicchiere, come sempre, è il migliore, Roma, Minimum fax, 2006.. The night torn mad with footsteps, 2001 Santo cielo, perché porti la cravatta?, Roma, Minimum fax, 2003. [prima parte] Quando mi hai lasciato, mi hai lasciato tre mutande, Roma, Minimum fax, 2004. [seconda parte] I cavalli non scommettono sugli uomini (e neanche io), Roma, Minimum fax, 2004. [terza parte] Sotto un sole di sigarette e cetrioli, Roma, Minimum fax, 2005.. [quarta parte] Sifting through the Madness for the Word, the Line, the Way, 2003.E così vorresti fare lo scrittore?, Parma, Guanda, 2007. [prima parte] Una notte niente male, Parma, Guanda, 2008. [seconda parte] Cena a sbafo, Parma, Guanda, 2009. [terza parte] The flash of lighting behind the mountainparzialmente in Ehi, Kafka!, Parma, Guanda, 2012. . parzialmente in Il crimine paga sempre, Parma, Guanda, 2013. . parzialmente in Ce l’hanno tutti con me, Parma, Guanda, 2013..The Continual Condition Una torrida giornata d’agosto, Parma, Guanda, 2014. Mentre Buddha sorride, Parma, Guanda, 2015.
• On cats Sui gatti, Guanda, 2016, On love Sull’amore, Parma, Guanda, 2017. Essential Bukowski Il meglio, Parma, Guanda, 2018.

leggi anche
Davide rondoni
Le nuove stanze della poesia
Le nuove stanze della poesia, Davide Rondoni