Attacco hacker ASL1, Marsilio: “Non pagheremo alcun riscatto”

12 maggio 2023 | 10:03
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Attacco hacker ASL1, Marsilio: “Non pagheremo alcun riscatto”

Attacco hacker Asl1, la task force di esperti informatici continua a lavorare per ripristinare il sistema, Marsilio: “Non pagheremo nessun riscatto, rispettiamo le leggi”.

Continua il lavoro della task force di super esperti informatici per ripristinare il sistema della Asl1 dell’Aquila, dopo l’attacco hacker registrato. Ad oggi la certezza è una: “Non pagheremo alcun riscatto, la legge lo vieta e noi rispettiamo le leggi”, dichiara Marsilio.

Attacco hacker Asl1, “Ogni considerazione quando la vicenda sarà conclusa. Sul riscatto la situazione è simile al rapimento di una persona. La legge vieta il pagamento di un riscatto. Noi rispettiamo le leggi e, soprattutto, ci affidiamo alla magistratura nel respingere questo attacco“. Queste le dichiarazioni di Marco Marsilio, rilasciate ai microfoni del Tgr, sull‘accatto hacker subito dalla Asl1.
Sarebbero circa 500 i giga di dati “esfiltrati” dai server dell’azienda sanitaria: un furto rivendicato dal gruppo criminale “Monti”, con alcuni dati che sarebbero stati pubblicati sul dark web, si tratterebbe di circa 8/9 giga.
Intanto la direzione aziendale della ASL ha diffidato gli organi di informazione dal diffondere materiale proveniente dall’attacco informatico, il problema, tuttavia, è che questi dati possono “viaggiare” su canali non ufficiali. Tant’è che le indiscrezioni, in questi giorni, sono proseguite, fino ad arrivare a quella che vorrebbe anche gli esami medici del superboss Matteo Messina Denaro, ristretto al 41 bis del carcere aquilano, tra quelli “sequestrati” dagli hacker.

attacco hacker asl 1

Dopo il rilascio dei primi giga, nella serata di mercoledì 10 maggio sono stati immessi in rete dati riservati della ASL 1 di diversi reparti di competenza: fisiopatologia, medicina interna, genetica, ostetricia, neonatologia e trapianti, oltre ad altri documenti di amministrazione.
La Procura ha avviato le indagini del caso, al momento contro ignoti, con il supporto dell’Antiterrorismo, poiché è stato colpito un ente pubblico.
Ciò che è certo è che l’attacco hacker ha creato gravi disagi e difficoltà ad utenti e al personale sanitario. Alcuni servizi risultano non disponibili e, d’altro canto, le attese per determinate prestazioni si protraggono. Nel mentre, i lavoratori Asl – dai medici fino agli amministrativi – sono all’opera per tentare di limitare i disagi dell’utenza. La Regione ha costituito un gruppo di pronto intervento di sicurezza informatica, che sta operando proprio a supporto dei gruppi tecnici dell’azienda. Il lavoro dei tecnici procede ininterrottamente con il coordinamento, in presenza, della Direzione Strategica dell’Azienda.
Sono stati adottati tutti i provvedimenti necessari per garantire i servizi sanitari con modelli organizzativi alternativi. Dalle prime ore che hanno visto il ritorno alla “carta e penna”, si stanno in queste ore ripristinando i collegamenti internet in tutti gli uffici, le email aziendali (alcune delle quali non hanno mai smesso di funzionare). Tra le note positive, la riattivazione delle prenotazioni al Cup, avvenuta mercoledì 10 maggio.

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