In attesa dei “girini”, del villaggio e degli innumerevoli gadget per il Giro d’Italia, L’Aquila e l’Abruzzo sono già rosa. E regalano cartoline incantevoli, come la splendida Rocca Calascio.
Non attraverserà il cuore della città, ma – questa volta – il Giro d’Italia solcherà le altezze del Gran Sasso, con il tanto atteso arrivo a Campo Imperatore: ad attenderli muri e muri di neve, che renderanno la corsa un momento ancor più suggestivo. Non per questo L’Aquila e l’aquilano saranno meno rosa, anzi. In questi giorni che hanno preceduto il giorno di tappa – attesa per oggi, 12 maggio – sono stati tanti i monumenti a brillare di rosa, proprio in occasione dell’arrivo del Giro che, quest’anno, ha scelto la nostra Regione per la sua partenza ufficiale: lo start dall’incantevole cornice della Costa dei Trabocchi, naturalmente vestita di rosa per l’occasione speciale.
Ieri, invece, è stata la volta di alcuni dei luoghi simbolo dell’aquilano: quali la Fontana luminosa a L’Aquila e Rocca Calascio, fotografata da Giorgio Baldi. Il castello – meta ogni anno di migliaia e migliaia di visitatori – ha illuminato di rosa il territorio dominato dall’alto, offrendo un’immagine mozzafiato che resterà negli occhi di tanti. Come fermo immagine di una tappa entusiasmante: che, da un lato, porta alla mente il ricordo storico di Pantani e della sua impresa sul Gran Sasso e che, dall’altro, regalerà uno degli arrivi più scenografici dell’intero percorso del Giro d’Italia.
E prima dell’aquilano, era stato il teramano a colorarsi di rosa: da Piazza Santi Martiri, dove è scattata la carovana per la tappa 2 del Giro d’Italia 2023. Passando, poi, per Vasto, che ha fatto da cornice alla partenza della terza tappa, quando il Giro ha lasciato la nostra regione ma non definitivamente: perché oggi, intorno alle 17 è previsto l’arrivo a Campo Imperatore. Un intero territorio è impaziente per il grande evento, quando la carica rosa del Giro incontrerà le distese imbiancate del Gran Sasso. Lo spettacolo è assicurato!
Per oggi, al momento, l’unica incertezza è legata al meteo. Per l’occasione, Meteo Aquilano ha pubblicato un bollettino dedicato proprio alle previsioni del temo in vista della tappa 7 Capua – Gran sasso, che di seguito riportiamo.
“Cominciamo subito con una buona notizia, la giornata di venerdì sarà la meno instabile di tutta la settimana in corso. Avremo spiccata variabilità atmosferica in contesto fresco, tipicamente primaverile. La notizia meno buona è che non saremo esenti dal rischio di precipitazioni, seppur meno estese ed intense rispetto alle giornate precedenti.
Iniziamo con le previsioni generali. La giornata di venerdì vedrà una mattinata parzialmente nuvolosa sull’aquilano, con nubi più consistenti a ridosso dei rilievi ma con basso rischio di deboli fenomeni. Al primo mattino non mancheranno banchi di nebbia nelle vallate. Nelle ore centrali del giorno assisteremo ai consueti annuvolamenti a sviluppo verticale a ridosso dei rilievi, specie quelli orientali, a cui potranno essere associati rovesci sparsi. Quota neve sui 2000-2100 metri. Al tardo pomeriggio i fenomeni cesseranno, si apriranno ampie schiarite e sopraggiungeranno delle velature da sud. Temperature minime e massime stazionarie o in leggera diminuzione (MIN: +5/+9°C, MAX: +13/+17°C). Ventilazione debole sud-occidentale, con rinforzi sui monti. Arriviamo a parlare adesso della corsa rosa.Come detto, si tratterà principalmente di variabilità lungo il percorso. Il rischio di fenomeni sarà più alto alla partenza di Capua e poi in concomitanza con le salite di giornata, quindi Roccaraso e l’ascesa finale verso Campo Imperatore. I fenomeni non dovrebbero risultare intensi. Non è escluso qualche fiocco di neve proprio in concomitanza con l’arrivo a 2100 metri. Le temperature varieranno tra i +16/+17°C di Capua e Sulmona ai 0/+2°C di Campo Imperatore, passando per i +8/+10°C di Roccaraso. Il consiglio è quello di indossare indumenti invernali se deciderete di assistere alla corsa sulle salite e di portare con sè un ombrello. Per il resto, buon divertimento e godetevi lo spettacolo!”.
Foto Rocca Calascio rosa di Giorgio Baldi