L'aquila

Giro d’Italia tra arrosticini, neve ed entusiasmo: vince l’Abruzzo con Campo Imperatore

Settima tappa del Giro d'Italia, con Davide Bais vince l'Abruzzo e Campo Imperatore. Cornice da favola per una impresa sportiva senza pari.

Settima tappa del Giro d’Italia, con Davide Bais vince l’Abruzzo e Campo Imperatore. Cornice da favola.

Gli immancabili arrosticini e tanto calore hanno accompagnato la settima tappa del Giro d’Italia da Capua a Campo Imperatore vinta da Davide Bais. Tanto calore da parte dei numerosi appassionati che non hanno voluto perdere il passaggio del Giro, ma temperature che hanno messo a dura prova gli atleti, considerato il clima di Campo Imperatore che ha lasciato a bocca aperta anche i commentatori televisivi. L’annunciato spettacolo della neve, infatti, si è mostrato in tutta la sua bellezza poco prima dell’arrivo. La stessa neve che ha ricordato le gesta dell’indimenticato campione Marco Pantani, che ha percorso la stessa strada nel 1999. Anche allora, a Campo Imperatore c’era ancora la neve.
Lungo tutto il tragitto, comunque, l’Abruzzo è diventato protagonista incorniciando l’evento sportivo per eccellenza; dagli arrosticini ai tifosi vestiti da orsi, tante le divertenti rappresentazioni salite alla ribalta nazionale e internazionale. Il Giro ora continua, ma dell’Abruzzo resteranno le espressioni di stupore dei commentatori nel trovarsi davanti lo spettacolo di Campo Imperatore innevato. Uno “spot” impagabile regalato direttamente dalla Montagna.

“Una tappa epica, – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – che ha richiamato alla memoria le imprese del ciclismo in bianco e nero e ha rappresentato una grandissima occasione di promozione del Gran sasso e dell’intero comprensorio aquilano. Su queste salite, dove nel ’99 trionfò Marco Pantani, oggi abbiamo assistito a una vera e propria impresa sportiva, tra montagne ancora innevate che hanno accompagnato gli atleti all’arrivo e condizioni meteo, in alcuni casi proibitive, che hanno messo a dura prova la resistenza dei ciclisti e di un pubblico che nonostante il freddo pungente non ha mai fatto venir meno entusiasmo e passione. Sono stati compiuti sforzi enormi per garantire un arrivo così suggestivo ma complesso dal punto di vista della logistica e per questo i miei ringraziamenti vanno agli organizzatori del Giro d’Italia e Rcs per aver scelto, ancora una volta, questa terra per uno degli appuntamenti destinati a entrare nell’albo d’oro della kermesse, la Regione e il presidente Marco Marsilio per aver promosso, mai come quest’anno, una delle più importanti manifestazioni sportive al mondo in Abruzzo, e tutti coloro che hanno fornito il loro contributo nella preparazione all’evento che come amministrazione abbiamo inteso promuovere con una serie di eventi in città con l’iniziativa ‘L’Aquila in rosa’. Mi riferisco a dirigenti, funzionari e tecnici del Comune, della Provincia, del Centro turistico del Gran Sasso che incessantemente hanno lavorato sia per sgomberare il percorso dalla neve sia per individuare le migliori soluzioni per gli allestimenti in quota, ai volontari e al personale di Protezione civile, alla Prefettura, alle Forze dell’ordine, alla Polizia municipale e al personale del soccorso per aver garantito che tutto si svolgesse nella massima sicurezza, ai maestri di sci e agli operatori turistici che sulla nostra montagna vivono e lavorano tutto l’anno e hanno fornito una importante collaborazione per un appuntamento così significativo e atteso dalla nostra comunità”.

Il rosa protagonista anche a L’Aquila, dov’è stato allestito il Villaggio del Giro. Presso la Villa comunale, tanti stand, musica e il Trofeo senza fine, con cui in tanti hanno voluto fotografarsi.

I commenti.

“L’Arrivo in salita nel cuore verde e incontaminato del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – afferma il vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente – ha offerto una vetrina unica per il nostro sistema di aree protette che, con la presenza di 3 parchi nazionali, un parco regionale, 15 riserve naturali statali e 25 regionali, 54 siti di interesse comunitario, fa dell’Abruzzo la Regione più verde d’Europa.  Questa edizione  – continua Imprudente – che vede l’Abruzzo ormai protagonista nel panorama ciclistico nazionale e internazionale, deve rappresentare un volano di sviluppo per l’Abruzzo montano e porre le bellezze naturalistiche, paesaggistiche dei nostri Appennini e le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio al centro di un turismo in quota che duri 365 giorni l’anno. Dobbiamo puntare – conclude il vice presidente della Regione – anche a una sorta di destagionalizzazione facendo sì che la montagna diventi non solo neve ma  una destinazione da vivere a 360 gradi in tutti i mesi dell’anno”.

“La settimana di ciclismo in Abruzzo che si è conclusa questo pomeriggio a Campo Imperatore è stata davvero un grande successo, sul quale avevamo investito molto. Una cartolina da visita unica per il nostro territorio come mai si era vista per la Regione Abruzzo”. È il commento del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della tappa del Giro d’italia che si è conclusa questo pomeriggio sull’altipiano di Campo Imperatore, alle pendici del Gran Sasso d’Italia. “Con le tappe abruzzesi – ha proseguito Marsilio – siamo riusciti a mostrare a decine di milioni di telespettatori in tutto il mondo splendide immagini che rappresentano ogni mese dell’anno, dalla prima tappa alla Costa dei Trabocchi, poi Teramo, San Salvo, la partenza da Vasto fino a questo arrivo magnifico sul Gran Sasso. Abbiamo sempre sostenuto che in Abruzzo abbiamo moltissimo da offrire, quello che era sempre mancato era la promozione, la capacità di far conoscere queste bellezze. Siamo sicuri – ha concluso Marsilio – che già da questa estate vedremo i risultati concreti di questo nuovo protagonismo della nostra regione”.

“La tappa odierna – ha scritto Livio Vittorini – ha mostrato a livello internazionale ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, la bellezza dei nostri territori Il mio obiettivo, nei prossimi anni, sarà far conoscere con il Giro d’Italia anche i territori, unici ed autentici, della zona ovest proponendo una tappa che passando per la Piana di Cascina e la Valle dell’alto Aterno possa giungere fino al Lago di Campotosto”.

(In copertina foto di Manuel De Libero)

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