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Giro d’Italia a Campo Imperatore: “Forse si è scelto di risparmiare le gambe, ma è stato un grande spettacolo”

Il giorno dopo il passaggio del Giro d'Italia a Campo Imperatore, la campionessa aquilana Alessandra D'Ettorre commenta per IlCapoluogo.it la settima tappa: "Spettacolare il calore abruzzese, l'agonismo si è visto meno".

Il giorno dopo il passaggio del Giro d’Italia a Campo Imperatore, la campionessa aquilana Alessandra D’Ettorre commenta per IlCapoluogo.it la settima tappa: “Spettacolare il calore abruzzese, l’agonismo si è visto meno”.

“È stato un evento bellissimo, quando arriva il Giro d’Italia l’atmosfera si sente e vedere la Maglia Rosa che sfreccia a pochi metri è sempre una grande emozione”. Così Alessandra D’Ettorre, amatissima campionessa aquilana di ciclismo, Oro mondiale Juniores 1996 ed Europeo under 23 nel 2000, che per il Capoluogo.it commenta la settima tappa con il suggestivo traguardo a Campo Imperatore. “È stato uno spettacolo vedere il calore degli abruzzesi, il grande affetto che abbiamo tutti dimostrato per la carovana; abbiamo visto che sono stati offerti anche gli arrosticini. Lo spettacolo agonistico forse si è visto meno. Nei vari commenti abbiamo sentito che i corridori si sono un po’ risparmiati, è stata una tappa in cui hanno preferito studiarsi, ma c’è da capire e da comprendere. Questi ragazzi vengono da una prima settimana caratterizzata da tanto freddo e tanta pioggia, senza contare lo stress per le cadute, ed è giusto ogni tanto riprendere fiato, anche se quando si fanno sei ore di gara e 200 km non si può certo dire che si siano riposati. Hanno comunque faticato, ma – come si dice in gergo – hanno preferito risparmiare la gamba. Poi ogni squadra ha una tattica di gara per ogni tappa e un obiettivo, quindi bisogna rispettare ogni decisione. Il Giro d’Italia non può sempre darci quelle emozioni e quegli spettacoli come quello che ci ha regalato Pantani nel 99. Vorremmo sempre tanto da questo sport, ma bisogna anche saper capire determinate situazioni”.
Per quanto riguarda lo sprint finale, “gli ultimi chilometri sono stati impegnativi, abbiamo visto la fatica che hanno fatto i ragazzi in fuga e lì lo spettacolo si è visto, e – da quello che ho sentito – anche il freddo. Ad ogni modo, questi corridori hanno meritato i nostri applausi e il nostro incoraggiamento. È stato certamente un bell’evento, per cui bisogna ringraziare le persone e gli enti che si sono impegnati nella sua realizzazione”.

L’intervista integrale

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