Salvo Provenzano, dal Codice della Ricostruzione al Dipartimento: “Il modello L’Aquila utile per un nuovo sistema”

L’attività portata avanti sul fronte ricostruzione dall’USRA al centro del nuovo appuntamento con Grandangolo. L’intervista a Salvo Provenzano, titolare dell’Ufficio speciale.
L’attività portata avanti sul fronte ricostruzione dall’USRA al centro del nuovo appuntamento con Grandangolo. L’intervista a Salvo Provenzano, titolare dell’Ufficio speciale.
L’ingegner Salvo Provenzano, titolare dell’USRA, Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, protagonista di Grandangolo.
Provenzano arriva a L’Aquila, inizialmente, all’indomani del terremoto 2009 e resta in città per due anni prima di trasferirsi a Venezia per un breve periodo. Quindi, nel 2013 torna a L’Aquila, “Quando costituirono gli Uffici speciali, arrivai in qualità di funzionario.L’esperienza degli anni precedenti non mi aveva lasciato indifferente e la creazione degli Uffici speciali, in base a quanto stabilito dalla legge istitutiva, lanciava una sfida che sembrava di quelle importanti e di grande valore. Poiché veniva specificato, infatti, che gli Uffici avrebbero dovuto portare a termine la ricostruzione di L’Aquila e dei Comuni del Cratere, poi la Struttura sarebbe rimasta come patrimonio a disposizione del Paese”, ricorda Provenzano.
“Nella ricostruzione – evidenzia l’ingegnere – ci sono state luci, ma anche qualche ombra. Questo perché si tratta di un processo nuovo, non codificato, quindi alcune procedure le abbiamo dovute sperimentare e redigere ex novo. Le luci sono invece legate allo stato di avanzamento; l’anno scorso abbiamo patito molto tra caro materiali, guerra, costo energia, ma oggi il ‘termometro’ segna buon tempo, perché c’è una ripresa importante e noi, come Ufficio speciale, siamo pronti a sostenerla. Il dato complessivo è rappresentato dal fatto che siamo all’85% di contributi concessi, ma il termometro ancor più significativo è che l’anno scorso abbiamo istruito solo 52 pratiche di ricostruzione, mentre quest’anno – nei primi quattro mesi del 2023 – siamo già ad oltre 30. Stimiamo che nel secondo semestre di quest’anno i dati saranno di gran lunga superiori”.
“Prima del terremoto dell’Aquila – aggiunge Provenzano – ce n’erano stati altri, in Friuli, Belice, Irpinia, ma mai in tempi recenti era stato colpito un capoluogo, con servizi del livello della Prefettura e della Regione. È nata quindi l’esigenza di trovare un modello replicabile e migliorabile nel tempo. Qui c’è stata infatti la prima esperienza degli Uffici Speciali. Ora siamo nella fase in cui si parla di Codice della Ricostruzione, sono persuaso che una volta portato a termine nascerà un Dipartimento della Ricostruzione che raccoglierà le migliori esperienze dell’Aquila e delle altre realtà italiane, per metterle a sistema ed essere così un po’ più pronti a rispondere alle emergenze”.
L’intervista integrale nella puntata di Grandangolo, la rubrica del Capoluogo condotta dal direttore David Filieri, che va in onda sul giornale online, sulla pagina di Facebook e su Laqtv, canale 12 del Digitale terrestre.