ABRUZZESI NEL MONDO |
Attualità
/
Copertina
/
L'Aquila
/

L’Edicola Ediciones, la letteratura italo-cilena passa per l’Abruzzo

14 maggio 2023 | 08:39
Share0
L’Edicola Ediciones, la letteratura italo-cilena passa per l’Abruzzo

Per la rubrica “Abruzzesi nel mondo”, l’Edicola Ediciones: la letteratura italo-cilena passa per l’Abruzzo. Una Nuova Primavera?

Per la rubrica “Abruzzesi nel mondo”, l’Edicola Ediciones: la letteratura italo-cilena passa per l’Abruzzo. Una Nuova Primavera?

In Sudamerica, il lontano Cile ha comunque un posto nella storia dell’emigrazione italiana, dalla fine dell’800, al di là dei grandi flussi orientati verso l’Argentina ed il Brasile. In questo lunghissimo Paese l’operosa comunità italiana si è comunque affermata in molti campi, comprese le sue istituzioni, con una dinastia familiare di Presidenti della Repubblica: da Arturo Alessandri Palma negli anni ’20 ed il figlio Jorge Alessandri Rodriguez, poi nel secondo dopoguerra. Politici e spesso imprenditori di successo, come Anacleto Angelini, restato a lungo il più ricco del Cile. In questo quadro cosmopolita, pur con le Istituzioni soggette per anni alla tutela delle forze armate, come per altri Paesi del continente, (fino alla feroce dittatura del generale A.Pinochet, il cui fantasma agita ancora una democrazia ritrovata) che ora ha un governo di sinistra guidato dal Presidente Gabriel Boric, pur senza maggioranza assoluta al Congresso. La Comunità abruzzese, fra le più attive, specie nella Città di Valparaiso, ha incarnato il vero spirito dei pionieri italiani, in primis i contadini trapiantati nel nuovo continente, come con la colonizzazione del latifondo di San Manuel de Parral, a sud della Capitale Santiago, dagli esiti incerti, rievocati dalla stessa casa editrice “Presenza”. Dagli anni’50 fino ad oggi, con i recenti gemellaggi tra borghi omonimi abruzzesi e cileni, come Palena, già descritto, come un retaggio antico. Fin qui le storie di enormi sacrifici e il richiamo nostalgico alle proprie tradizioni, come degli emigranti d’origine teramana, per anni guidati dalla Presidente della locale associazione, Annamaria Di Giammarino. Lo stesso vivace mondo culturale cileno non viene più ricordato solo per i suoi “mostri sacri”, da Pablo Neruda ad Isabel Allende e Luis Sepulveda, ma per nuovi talenti letterari, che ora passano anche per la casa editrice EDICOLA, fondata nel 2013 da Paolo Primavera, partendo dalla sua Ortona., con tanti nomi emergenti come Alejandra Costamagna o Roberto Bolano. E in particolare Mirko Orlando, con il suo “Paradiso Italia“: “Una potente opera Graphic Journalism, per raccontare l’immigrazione, con occhi diversi, i loro”. Una promozione continua, che il creatore di questa interessante casa editrice (“garibaldina, che vive e pubblica tra Italia e Cile”) sviluppa con la moglie Alice, in due semestri, l’uno nella Capitale Santiago e l’altro proprio in Abruzzo, nella sua Città, dove i genitori, gestiscono una storica edicola, da cui il nome della stessa. Quasi un ponte culturale tra mondi lontani oggi, ma dalle radici comuni, alimentate dalla lotta per l’emancipazione ed il riscatto socio-economico degli avi emigranti, divenuti anche scrittori e poeti di talento, come nella vicina Bolivia il caso di Liliana Colanzi, figlia di Rocco, pioniere vastese nel Paese. Un segnale di piena integrazione, anche sul versante letterario delle nuove generazioni, che però c’è da chiedersi quanto mantengano i valori ed i ricordi delle storie ereditate dalle loro famiglie, che cercarono un futuro migliore nel “Nuovo Mondo“. Ed allora, anche la scrittura e la poesia possono rappresentare un potente vettore espressivo di un “Mondo Nuovo“, anche epico ed immaginario, tipico della migliore letteratura latino-americana, che ha sempre mantenuto un legame speciale con la vecchia Europa, da cui tutto ebbe origine, con la colonizzazione di quel ricco continente dorato. Così anche la stessa scrittrice d’origine abruzzese in Argentina, Maria D’Alessandro, con le nuove radici linguistiche miste, con il retaggio di quelle dialettali. Oggi la testimonianza di un editore abruzzese-cileno risulta oltre modo originale, con i suoi 25 titoli di libri (sia in italiano che in spagnolo), promossi nei due continenti, con la particolarità dei “laboratori creativi” con i ragazzi, i suoi primi lettori, anche sui temi più tragici e controversi, ad esempio della terribile dittatura cilena, che stroncò il legittimo governo del Presidente Allende, nei primi anni ’70. Una chiave di visione e di lettura tra generazioni interessante, di carattere sociologico, sulla storia passata della letteratura dell’esilio e sui suoi modelli stilistici e narrativi, analizzati dagli studenti, a partire dai capolavori di scrittori, figli del loro tempo e della terra d’origine. Così anche per il villaggio immaginifico di “Fontamara“, costruito da Ignazio Silone nel suo rifugio svizzero, che gli alunni di Pescina hanno recentemente prodotto con la loro: “Una Manciata di Storie“, interamente prodotto dal “Centro Studi IS“, pubblicato da un altro coraggioso editore abruzzese, A.Masciulli e  già inserito nel circuito vitale delle fiere internazionali del libro, ora anche a Brindisi. Un parallelismo, che andrebbe meglio esplorato, per farne emergere i caratteri peculiari, specie nella letteratura delle migrazioni, ricordandone anche i Maestri, come Edmondo De Amicis: Il grande scrittore nel 1884, accettò l’invito del Direttore del quotidiano argentino “El Nacional”, per tenere lì conferenze su Garibaldi, Mazzini e Cavour, da cui trasse il suo romanzo “Sull’Oceano” (1889), narrando la durissima odissea dei nostri emigranti, alla ricerca del “Cuore” italiano, come essenza dello spirito della nuova Nazione, ma preservato più altrove, con “l’acuta percettività ai problemi della storia, insieme alla capacità di comunicare una morale ottimistica”.