Entro la fine del 2023 verranno affidati i lavori per il restauro della chiesa di San Flaviano a Capitignano, gravemente danneggiata dagli eventi sismici del 2009, del 2016 e del 2017. Soddisfatti i membri del Comitato ’97 Pro san Flaviano.
“Significativa e importante giornata, quella del 9 maggio 2023, per Capitignano e per la nostra Chiesa parrocchiale di San Flaviano. Dopo i terremoti del 2009 e del 2016/2017 l’edificio ha subito danni strutturali in più parti, come la Torre campanaria, la Cupola ottagonale e la facciata ovest. A seguito di recente espletamento di apposito bando pubblico da parte dell’USRA, si è aggiudicata la progettazione per il risanamento del Sacro Tempio uno Studio Tecnico avente sede a L’Aquila e composto da giovani Professionisti, ma già con importanti esperienze nel campo. Importo complessivo assegnato di circa tre milioni di euro, ivi compresi i fondi per il restauro delle opere d’arte, sia esse già presenti all’interno, come affreschi e quadri importanti, sia scoperte di recente a seguito di abbattimento di intonaci”, si legge nella nota del Comitato.
La Chiesa, di impianto medievale, ha visto, nel corso dei secoli, l’avvicendarsi di restauri e ricostruzioni, fino a giungere al tardo Barocco. Dopo il 1703 ha subito nuovamente danni alle coperture con il terremoto dell’Umbria del 1997. “In quella occasione – ricorda il Comitato – sulla scorta della generosa e personale offerta di 50 milioni del vecchio conio da parte degli eredi dello scomparso Annibale Donato, Maurizio, Enrico e Angelo, nostri compaesani emigrati a Roma nel dopoguerra, d’intesa con l’allora Amministrazione comunale venne creato con atto pubblico per mano del Notaio in Roma Pelosi Giuliano, un apposito Comitato affinchè, partendo da quella somma, si giungesse al conseguimento degli ulteriori e necessari fondi per poter effettuare i lavori di risanamento”. Il Comitato, inizialmente presieduto dai Parroci, don Orlando prima, e don Ever poi, successivamente, e a tutt’oggi, presieduto da Pio Fulvi, riuscì a procurare i fondi occorrenti, anche grazie all’intervento del Provveditorato alle OO.PP.e alle generose offerte da parte di numerosi cittadini di Capitignano, sia residenti che emigrati, così da portare a termine l’opera prefissata, rendendo agibile il Sacro Tempio. “Nel 2004, nel corso di una solenne Cerimonia, presieduta dal Cardinale Antonio Innocenti, furono riconsegnate le chiavi al Parroco. Con il terremoto dell’Aquila del 2009, si sono verificati ulteriori danni, sia alla Cupola sia alla torre campanaria e alla facciata ovest, per cui, da quel momento, il bene non è stato più fruibile dai fedeli”.
Capitignano, entro l’anno l’affidamento dei lavori di ricostruzione della chiesa di San Flaviano
“Da questa narrativa si evince l’importanza dell’attuale giornata per per la quale il Comune ha indetto una Conferenza Stampa alla presenza del Sindaco dell’Aquila Biondi, del Responsabile dell’Ufficio Speciale USRA, Ing. Salvo Provenzano, dell’Ing. Davide Cannizzaro, RUP per l’USRA, del Sindaco di Amatrice, del Sindaco di Montereale, del Parroco di Capitignano don Ever Moya. Il Sindaco Biondi ha fornito un essenziale contributo alla risoluzione del problema della nostra Chiesa parrocchiale, sostenendo nel suo intervento come: ‘L’Aquila ha inteso porsi come CITTA’ TERRITORIO ritenendo che per far sopravvivere il Comprensorio vi e’ necessità che tutte le realtà intorno ad essa ricadenti nel Cratere del sisma, siano efficienti, in quanto servirebbe a poco, o a niente, risanare L’Aquila e non il Cratere, o viceversa’. L’obiettivo, e l’auspicio della popolazione, e’ quello di poter affidare i lavori all’Impresa già a fine anno o inizio del prossimo. A tal proposito si e’ rivolto l’invito al Responsabile dello Studio, Architetto Giancarlo Di Vincenzo, affinché, per tale periodo, possa essere cantierabile il Progetto. Grande merito pertanto al Sindaco Pierluigi Biondi e al nostro Sindaco Franco Pucci, al quale va riconosciuto la grande tenacia per come ha affrontato il problema e, soprattutto, per l’acume nel saper ‘coinvolgere’ il giusto capitale umano e le disponibili Strutture pubbliche”.
