L’AQUILA – Incontro promosso dall’Inner Club L’Aquila e l’IPA sul tema dell’etica della sicurezza, violenza di genere, prevenzione e pari opportunità.
Etica della sicurezza, violenza di genere, medicina, pari opportunità nel mondo del lavoro, salvaguardia dalle truffe energetiche, tanta la carne al fuoco nel convegno “Scenari odierni e prevenzione in rosa” organizzato presso l’Auditorium ANCE, nell’ambito del progetto promosso e organizzato dall’associazione femminile Inner Wheel L’Aquila e l’International Police Association – I.P.A. Comitato Locale di L’Aquila con il patrocinio del Comune dell’Aquila e di ANCE L’Aquila.
Numerosi e qualificati i relatori, tra i quali, l’Europarlamentare On. Elisabetta De Blasis, Medico Cardiologo, il Dr. David Mancini, Procuratore per i Minorenni di L’Aquila, la Dr.ssa Roberta D’Avolio Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di L’Aquila, la Dr.ssa Patrizia Masciovecchio, già Direttore UOC Medicina Legale ASL 1 Abruzzo, specialista in medicina legale e delle assicurazioni, Dr. Gaetano Miranda Owner Operator McDonald’s Italia, Dr.ssa Giovanna Renzetti, Presidente Inner Wheel L’Aquila, Ceo Dako srl, Brand Manager Gaselux ed esperta analista di forniture energetiche.
Per i saluti istituzionali, il Prefetto Cinzia Torraco, il Questore Enrico De Simone, il vicesindaco Raffaele Daniele, l’assessore Ersilia Lancia, Federica Foglietti per il Codacons, Patrizio Cardelli, presidente I. P. A. L’Aquila, il vice presidente vicario nazionale Alfredo Iasuozzi e Giovanna Renzetti, presidente Inner Wheel Club L’Aquila.
“Quando parliamo di violenza di genere – ha sottolineato il dottor Mancini – si tende a pensare che si tratti di reati di competenza esclusiva della Procura ordinaria e normalmente potrebbe essere così. Il vissuto dei minorenni di oggi, però, è incredibilmente variegato e anticipatorio dei tempi di quello che fino a qualche decennio fa ritenevamo riservato ai soli maggiorenni”. Inoltre, “dalla rete arrivano impulsi inimmaginabili, anche dal dark web, già questo ci fa capire come poi alcuni di loro mettono in pratica qualcosa che ricevono attraverso questi impulsi e l’assunto di partenza risulta non sempre valido”. “Quando parliamo di violenze di genere, pensiamo all’autore dell’atto e chi lo subisce, ma c’è anche l’aspetto della violenza assistita. Quindi la divisione tra le competenze tra Procura per i Minorenni e quella ordinaria è importante dal punto di vista processuale, meno per quanto riguarda l’aspetto della prevenzione”.
“Il dato statistico – ha poi sottolineato il sostituto procuratore D’Avolio – è allarmante e indica come sia elevata la violenza endofamiliare in una società pur avanzata come la nostra. Nei primi mesi del 2023 ci sono già state 42 donne morte ammazzate. Ma perché non si riesce ad arginare la violenza di genere nonostante le misure adottate, soprattutto negli ultimi anni? La ragione è una soltanto: la violenza di genere ha la sua radice culturale nel rapporto di disuguaglianza che esiste storicamente tra uomo e donna e ha sempre visto l’uomo porsi in posizione dominante rispetto alla donna. Una radice culturale che si ritrova nelle stesse donne”.
