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Attacco hacker alla Asl 1, Biondi: “Bene riservatezza, un allenatore non rivela la tattica”

L'AQUILA - Attacco hacker alla Asl 1, il sindaco Biondi: "Possono esserci diversi motivi. Azienda e Regione fanno bene a mantenere la riservatezza".

L’AQUILA – Attacco hacker alla Asl 1, il sindaco Biondi: “Possono esserci diversi motivi. Azienda e Regione fanno bene a mantenere la riservatezza”.

“Bene hanno fatto Asl e Regione a non fornire dettagli sull’attacco hacker, al di là di quelle che interessano strettamente i cittadini per quanto riguarda la situazione dei servizi”.  Così il sindaco Pierluigi Biondi al Capoluogo.it, spiegando: “Un allenatore quando scende in campo non dice la propria strategia a tutti, altrimenti la squadra avversaria si modula su quella base. Non si possono dare altri elementi, tantomeno quelli relativi a eventuali richieste di riscatto, perché verrebbero utilizzati dagli stessi criminali informatici, anche influenzando l’opinione pubblica”.
Per quanto riguarda invece i motivi che avrebbero potuto mettere l’azienda sanitaria nel mirino dei pirati informatici, Biondi sottolinea: “Ce ne possono essere tanti, tra cui spesso si riscontra il movente di natura economica: capita più frequentemente di quanto pensiamo a professionisti e aziende di ricevere questo tipo di attacchi da hacker che poi chiedono un riscatto”. Rispetto ai privati, però, “nella pubblica amministrazione c’è il problema che spesso, per questioni procedurali, la stessa ha tempi di reazione inevitabilmente più lenti rispetto alle novità informatiche”. Tra gli altri possibili motivi, quelli di “una sfida alle istituzioni o il tentativo di orientare l’opinione pubblica”.
Insomma, “è chiaro a tutti, è stato un attacco hacker ai data base Asl e sono stati prelevati dei file con dati sensibili; è in atto un’attività costante da parte dell’Azienda, della Regione Abruzzo e delle strutture deputate allo scopo per cercare da un lato rimettere in piedi sistema informatico e dall’altro ripristinare servizi compromessi. Ulteriori informazioni sull’attacco hacker, oltre quelle relative ai servizi disponibili per i cittadini, servirebbero solo ad agevolare i pirati informatici”.

Inoltre, in riferimento al recente attacco hacker subito dalla Asl 1 Abruzzo, il Garante per la protezione dei dati personali ricorda che chiunque entri in possesso o scarichi i dati pubblicati sul dark web da organizzazioni criminali – e li utilizzi per propri scopi o li diffonda on-line, sui social network o in altro modo – incorre in condotte illecite che possono, nei casi previsti dalla legge, costituire reato. Un reato questo ancora più odioso, perché riguarda dati sanitari, quali in particolare informazioni su patologie e cure mediche di persone in condizioni di vulnerabilità e fragilità. L’Autorità avverte pertanto di non scaricare dal dark web e non condividere con terzi gli archivi potenzialmente riconducibili alla Asl 1 Abruzzo.

Per quanto riguarda i servizi, la Asl ha comunicato che la Radioterapia ha iniziato a lavorare a pieno regime da domenica, con sei pazienti. Funzionano inoltre a pieno ritmo sale operatorie e diagnostica per immagini e nei prossimi giorni sarà ripristinata la piena operatività dei laboratori analisi. 
In precedenza riattivato anche il Cup.  La ASL ha provveduto ad adottare, nei tempi strettamente necessari, una modalità organizzativa che permetterà di avere evidenza in tempo reale della domanda e di procedere alla presa in carico in maniera sicura, evitando perdita di dati e facilitando le richieste registrate, con priorità alle prenotazioni in classe Breve, da erogare entro 10 giorni, e in classe Differibile da erogare entro 60 giorni.
Gli utenti potranno accedere al servizio sia attraverso il call center, utilizzando lo stesso numero telefonico attualmente conosciuto, sia attraverso le postazioni di front office, che saranno supportate nel seguente modo:
–       n. 2 postazioni presso il P.O. di L’Aquila
–       n. 2 postazioni presso il P.O. di Avezzano
–       n. 1 postazione presso il P.O. di Sulmona 

Nel Distretto Sanitario Area L’Aquila sono puntualmente erogate tutte le visite e le prestazioni specialistiche ambulatoriali già prenotate e, parallelamente, sono già stati forniti al CUP appositi slot per consentire la prenotazione diretta delle visite brevi; per la scelta e revoca del medico è stato predisposto apposito modello cartaceo; i prelievi ematici sono effettuati secondo le apposite indicazioni del Laboratorio Analisi dell’ospedale “San Salvatore”. Per quanto concerne le cure domiciliari, sono state ripristinate 2 postazioni telefax a L’Aquila-centro, mentre il servizio è quotidianamente e pienamente assicurato da parte di tutte le altre sedi erogative.
Sono, infine, puntualmente erogate tutte le prestazioni ambulatoriali e/o riabilitative, comprese le operazioni di screening presso i Consultori, queste ultime registrate temporaneamente su carta.

Nell’Area Distrettuale Marsica sono state garantite le attività ambulatoriali già prenotate e quelle prenotate ex novo secondo le indicazioni del Servizio CUP. Le cure a domicilio sono garantite regolarmente con il recepimento delle nuove richieste di intervento. Per l’assistenza consultoriale è garantito l’accesso diretto e libero, compresa l’assistenza sociale anche a domicilio.

All’interno del Distretto peligno sangrino, sono state regolarmente rilasciate autorizzazioni per ricoveri in strutture (concordando l’invio successivo del relativo documento protocollato) e attivate le ADI. Il lavoro della UVM è anch’esso proseguito regolarmente.

La scelta e revoca del medico è gestita con l’utilizzo di modulistica con timbro dell’Ufficio Scelta e Revoca. L’accesso al Consultorio non ha avuto interruzioni, non essendo previste modalità di prenotazione al CUP ma accesso diretto. Per lo screening sono accolte le pazienti che hanno ricevuto la convocazione, mentre i PAP test vengono eseguiti regolarmente. Informiamo l’utenza, infine, che le email dei principali servizi della Asl sono funzionanti ed è quindi possibile comunicare attraverso le caselle di posta elettronica normalmente.

In riferimento, infine, alle recenti notizie pubblicate su giornali e media locali secondo le quali il recente attacco informatico alla rete aziendale avrebbe causato la sospensione della somministrazione delle terapie oncologiche, interviene il Professor Luciano Mutti, direttore della Unità Operativa di Oncologia del San Salvatore, che rassicura la popolazione sulla totale infondatezza di tali informazioni. “Pur nelle indubbie difficoltà causate dall’ attacco, – ha dichiarato il Professor Mutti – la direzione strategica della ASL e tutti gli operatori sanitari coinvolti nell’assistenza ai pazienti oncologici hanno sopperito con abnegazione e professionalità alle improvvise difficoltà insorte. Questo sforzo ha fatto sì che tutti i pazienti programmati per le terapie sono stati regolarmente trattati e saranno regolarmente trattati presso la Divisione di Oncologia”.

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