La famiglia de L’Aquila 1927 si allarga con i nuovi ingressi societari: si torna tra le mura dello Stadio ‘Gran Sasso d’Italia’, ma questa volta senza calcare il terreno di gioco. E’ il momento delle presentazioni alla città per coloro che hanno deciso di sposare il progetto rossoblù.
Era nell’aria da tempo, ed anche prevedibile dopo la vittoria del campionato di Eccellenza ed il passaggio in Serie D. Sono stati annunciati attraverso i canali ufficiali della società rispettivamente nelle giornate di lunedì e mercoledì: Francesco Ghirelli, ex Presidente di Lega Pro ed ex vice Presidente FIGC, nominato Presidente onorario della compagine, che svolgerà anche il ruolo di garante, e l’imprenditore Lucio Messina, titolare della ‘I Viaggi del Perigeo’, che è stato costretto ad andare via a pochi minuti dall’inizio della conferenza per problemi personali.
“Per me è un onore essere qui – ha affermato Ghirelli – in un club unico, innovativo, popolare, fortemente identitario con il proprio territorio, a far parte di un progetto di club molto avanzato, europeo. Un modello che mi piace venire qui ad imparare. Si legge una radice profonda e una voglia di riscatto, di far parte di un progetto di rinascita della città e del proprio territorio. L’Aquila è un città nobile, che è stata colpita da un sisma terribile: ma, oltre al dolore, io più di quattordici anni fa vidi la capacità di reazione della città, di vincere una partita difficile che si sta ancora combattendo. Io credo che con questo progetto si possa dare la possibilità di costruire un modello di club capace di rispondere alle esigenze del territorio. Anche lo stadio è uno degli elementi di innovazione e L’Aquila è riuscita in questo. Importante, in tutto questo percorso, è stata l’azione autonoma dell’amministrazione comunale. I miei obiettivi saranno rendere sempre più efficiente e autonoma la struttura societaria, ricercare imprenditori, che verranno qui perché li attira L’Aquila, non io. Il mio ruolo sarà dare una mano a garantire che il progetto venga portato avanti.”
Ghirelli, quasi undici anni fa, precisamente il 23 luglio 2012, fu presente in città nell’ambito del convegno dal titolo ‘Stadi senza barriere e supporters’ trust’: nonostante i vari cambiamenti rispetto a quel tempo, soprattutto dal punto di vista societario, L’Aquila è stata di parola, mantenendo entrambe le promesse ed andando anche oltre.
“Questo progetto è partito da un’aggregazione della tifoseria, che ha avuto interlocutori che hanno saputo dare una mano. Non è così scontato, soprattutto considerando anche i problemi che ci sono qui in città. Progetto unico in Italia? Non è facile mettere insieme individualità diverse. C’è una difficoltà di questo Paese a cogliere opportunità come questa: è un Paese bellissimo e ha potenzialità enormi, ma non lo capisce. Lo stesso calcio può dare una spinta importante, anche se in precedenza non è riuscito a farlo. Il modello L’Aquila è già vincente e può migliorarsi, ma soprattutto essere di esempio.”
A fare gli onori di casa, il sindaco della città Pierluigi Biondi ed i presidenti rossoblù Massimiliano Barberio e Salvatore Di Giovanni.
“Quando ho sentito Ghirelli – ha affermato il primo cittadino – ho raccontato della città e di quello che stiamo facendo, della bontà di questo progetto al suo quinto anno. Probabilmente siamo stati convincenti. E’ una bella avventura che vale la pena di essere condivisa con chi aquilano non è, ma si appassionerà prestissimo a questa città, a questa società e a questi colori.”
Domani la società rossoblù sarà da un notaio per il passaggio da ASD a SSD a responsabilità limitata. Nel giro di quindici giorni, ci sarà la distribuzione delle quote. Il tutto all’insegna di due parole: la prima, pronunciata da Ghirelli, ‘insieme’, la seconda, dal presidente Barberio, ‘plurale’.
