Al Teatro dei 99 la tappa del Festival dello Sviluppo sostenibile con l’incontro promosso dall’Asvis e Asm spa L’Aquila.
Si è svolto oggi pomeriggio al Teatro dei 99 l’incontro dal tema “Economia circolare e rigenerazione urbana: scenari per le future generazioni”, un incontro promosso da Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Asm spa L’Aquila, nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile, in collaborazione con l’Università dell’Aquila e l’Università di Camerino.
“Il tema – ha sottolineato l’avvocato Lanfranco Massimi, amministratore unico di Asm, al microfono del Capoluogo.it – è dibattuto da tempo e continua ad esserlo, anche perché l’ambiente lancia i suoi segnali anche in modo piuttosto repentino, però quello che dobbiamo capire è che la vera svolta si può avere nel momento in cui tutti facciamo propri i principi della buona raccolta e di quanto serve per gestire al meglio i rifiuti”.
“È importantissimo – ha aggiunto l’assessore Fabrizio Taranta – mantenere alta l’attenzione sui temi dell’economia circolare, dei cambiamenti climatici e del rispetto ambientale in generale. Proprio in questi giorni abbiamo la prova che l’opera dell’uomo incide notevolmente e le istituzioni hanno l’obbligo di educare i cittadini, per mettere in campo quelle iniziative che possono avere un impatto sul contrasto ai cambiamenti climatici”.
“In questo Paese – ha poi sottolineato Rita Innocenzi, referente Asvis – sembra ci si ricordi di alcuni temi solo nelle fasi di emergenza, ma dovremmo imparare anche in tempi normali un nuovo atteggiamento da consumatori, da pubblico e privato, imprese e lavoratori, con una condivisione corale di quello che dev’esser un cambiamento globale che porta necessariamente verso un sistema di economia circolare con l’ottica della sostenibilità”.
“Lo sviluppo sostenibile – ha concluso il dottor Pasquale Lelio Iapadre, prorettore con delega per lo sviluppo sostenibile Univaq – è al centro del piano strategico dell’Ateneo; ci sono università che oltre a fare didattica e ricerca fanno quella che stancamente si continua a chiamare terza missione; noi abbiamo deciso di chiamare queste attività ‘iniziative per lo sviluppo sostenibile’, che si basano sulla collaborazione con i nostri partner sociali. Uno sviluppo è sostenibile se si svolge in un contesto di grande apertura verso il resto del mondo: persone, imprese, beni e servizi”.
Tra le finalità degli eventi parte del Festival dello Sviluppo sostenibile si ricorda, “Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono davanti agli occhi di tutti: uragani, temperature eccessive e la lista potrebbe, purtroppo, continuare ancora a lungo. Nell’attuale contesto sociale, pertanto, diviene fondamentale educare consumatori, imprese e pubblica amministrazione verso modelli di produzione e consumo sostenibili. Occorre che sia compresa la necessità di dover soddisfare i propri bisogni attraverso un uso delle risorse razionale, così garantendo la conservazione delle risorse per le generazioni future. Si tratta di un dovere di chiaro profilo etico e politico, che va assunto senza eccezioni. Ma si tratta anche di un dovere inderogabile di solidarietà sociale, ai sensi dell’art. 2 della Costituzione italiana e questo, a maggior ragione, dopo la modifica degli art.9 e 41 della Costituzione, con la quale il legislatore italiano ha elevato a rango costituzionale la protezione dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, rendendoli una finalità specifica della Repubblica”.
