Attacco hacker alla ASL 1, audizioni in Conferenza Capigruppo: “Un terremoto informatico”

Riunione della Conferenza dei Capigruppo sull’attacco hacker alla ASL1. Verrecchia: “Un terremoto informatico, Azienda e Regione vittime di azione criminale”. Paolucci: “Manca risposta vera all’utenza che sconta disagi impressionanti”.
Riunione della Conferenza dei Capigruppo sull’attacco hacker alla ASL1. Verrecchia: “Un terremoto informatico, Azienda e Regione vittime di azione criminale”. Paolucci: “Manca risposta vera all’utenza che sconta disagi impressionanti”.
Riunione della Conferenza dei Capigruppo presieduta da Roberto Santangelo, vicepresidente del Consiglio regionale, oggi pomeriggio a Palazzo dell’Emiciclo per le audizioni dell’assessore regionale Nicoletta Verì, del direttore del Dipartimento Sanità, Claudio D’Amario e di Ferdinando Romano, direttore Generale della ASL n. 1, sullo stato dei servizi nella Asl 1 a seguito dell’attacco hacker.
Romano, durante l’audizione, ha parlato di un “attacco esteso che ha interessato diverse realtà pubbliche a livello nazionale” e certificato che i servizi di pronto soccorso, trasfusionale e la gestione dei pazienti oncologici è stata sempre garantita. “In sofferenza, soprattutto, i laboratori di analisi”, ha precisato. La Verì e D’Amario hanno riportato la strategia di sicurezza informatica che dal 2020, con il “Piano Sanità Digitale”, ha fornito alle Asl abruzzesi protocolli e risorse per migliorare e implementare l’infrastruttura informatica e le reti. Inoltre, D’Amario ha assicurato che in questi giorni tutti i sistemi delle aziende sanitarie sono stati sottoposti a importanti ‘stress test’ per monitorare la capacità di resistenza ad ulteriori attacchi, definendo “accettabile” il livello di sicurezza.
“Sono state date informazioni su come si sta operando – ha spiegato il capogruppo FdI Massimo Verrecchia al microfono del Capoluogo.it – ma come maggioranza abbiamo voluto sottolineare che non esiste rischio zero per quanto riguarda la protezione del livello informatico e quello che è successo era imprevedibile. Si sono registrati disguidi per l’utenza, ma il personale ha lavorato in maniera straordinaria, facendo in modo di non far venir meno i servizi essenziali. È stato un terremoto informatico di cui ASL e Regione sono vittime”. Ad ogni modo, “l’operatività dell’azienda migliora e colgo l’occasione per ringraziare il personale che ha dato e sta dando il massimo. Chiediamo di sopportare questi inevitabili disguidi, ma stiamo ponendo rimedio a un attacco delinquenziale”.
Di “risposte insufficienti” parla invece il capogruppo PD, Silvio Paolucci: “A distanza di quasi un mese dall’attacco – ha sottolineato al microfono del Capoluogo.it – abbiamo potuto constatare che molte delle attività non sono state ripristinate, ma soprattutto che è manca la risposta vera all’utenza che continua a scontare disagi impressionanti. A tutto ciò si aggiunge il grave disagio degli operatori all’interno dei vari presidi, che vivono una situazione è drammatica e si rischia di non erogare nemmeno le procedure cosiddette di urgenza. Ecco perché abbiamo voluto confrontarci con il management, in un incontro procrastinato nel tempo, e finalmente anche il presidente Marsilio nel prossimo Consiglio verrà a riferire in Aula. Abbiamo preparato una corposissima interpellanza con cui chiediamo informazioni puntuali e richieste specifiche per capire perché eravamo tanto vulnerabili. Sappiamo che sistema sanitario è vittima, ma vogliamo sapere cosa è mancato alla catena di prevenzione”.
Il servizio video con le interviste.
