La rubrica “Tutti i Santi giorni” del 23 maggio: Sant’Eutizio e San Fiorenzo.
Il 23 maggio si ricorre la memoria di Sant’Eutizio e San Fiorenzo. Le notizie su Sant’Eutizio, conosciuto anche come Eutichio, e San Fiorenzo sono riportate da San Gregorio Magno nel XV capitolo del terzo libro dei Dialoghi, che a sua volta cita come fonte le informazioni ricevute dal prete nursino Santulo. I due santi vissero insieme in un romitorio nei pressi di Norcia, finché i monaci del vicino monastero in Val Castoriana chiesero a Eutizio di divenire loro abate. L’uomo accolse l’invito, ma si raccomandò con il compagno Fiorenzo affinché non abbandonasse l’eremo. La leggenda narra che questi allora pregò il Signore perché gli mandasse un nuovo compagno e, uscito dal romitorio, incontrò un orso, miracolosamente mansueto. San Fiorenzo incaricò l’orso di pascere quattro pecore, compito che l’animale svolgeva con diligenza, tornando sempre alla stessa ora. Tuttavia, una sera tardò a rientrare; così il monaco uscì a cercarlo e lo trovò morto. Sempre secondo la tradizione, gli fu riferito che ad ucciderlo fossero stati quattro discepoli di Eutizio, che venuto a sapere dell’accaduto tornò all’eremo per confortare il compagno. Fiorenzo, in un moto d’ira, maledisse i colpevoli che morirono di una misteriosa malattia dopo poco: il rimorso per la richiesta esaudita accompagnò il monaco per tutta la vita. Eutizio scomparve prima di Fiorenzo, la cui morte avvenne a Foligno intorno al 540.
San Gregorio Magno narra che, dopo la morte, Dio glorificò Sant’Eutizio più di San Fiorenzo, concedendo per sua intercessione molti miracoli, tra cui quello della pioggia.