Attacco hacker alla Asl 1: “Matrice russa, forse parte di guerra cibernetica internazionale”

Hacker russi dietro l’attacco ai server della Asl 1: “Livello inedito con modalità mai viste prima. Forse parte di guerra cibernetica”.
L’AQUILA – Hacker russi dietro l’attacco ai server della Asl 1. Marsilio: “Livello inedito con modalità mai viste prima. Elemento scatenante potrebbe essere l’appoggio dell’Italia all’Ucraina”.
Origine e modalità dell’attacco hacker alla Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila potrebbero far pensare a una “guerra cibernetica internazionale” avviata da pirati informatici di origine russa agli stati occidentali che sostengono l’Ucraina. È una delle chiavi di lettura emerse a seguito della relazione del presidente Marco Marsilio in Consiglio regionale.
“Abbiamo assistito – ha spiegato il presidente Marsilio al microfono del Capoluogo.it – di un livello inedito di attacco informatico, con modalità mai viste prima, comprese quelle di comunicazione e polemica seguite allo stesso attacco, per le quali nessuno di noi però è in grado di sapere se hanno la stessa origine”.
Se non è chiaro quindi se le comunicazioni tendenti al discredito istituzionale siano riconducibili agli stessi hacker, una cosa è ormai evidente: “Uno dei pochi aspetti chiariti, è quello relativo all’origine russa dell’attacco. È facile associare l’attacco alle tensioni in corso tra Russia e Occidente, Italia compresa, che è in prima fila nel sostegno all’Ucraina. Questo potrebbe essere un elemento scatenante, quindi magari fa parte di una guerra cibernetica internazionale, di un terrorismo internazionale che tende a destabilizzare le istituzioni pubbliche nei paesi Occidentali. Di questo tipo di attacchi se ne stanno registrando molti: tra il 2021 e il 2022 c’è stato un incremento del 169%, quasi il triplo e stanno aumentando. Si tratta di un tipo di aggressione rispetto al quale le istituzioni devono incrementare i livelli sicurezza per un virus che 72 antivirus attualmente in commercio non sono riusciti a riconoscere e fermare. Evidentemente serve un livello ulteriore di sicurezza rispetto al quale le aziende del settore si stanno adeguando e noi facciamo parte di questo sforzo”.
L’intervista al presidente Marco Marsilio.
