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Tutti i Santi giorni, 30 maggio: oggi si commemora Santa Giovanna d’Arco

La rubrica "Tutti i Santi giorni" del 30 maggio: Santa Giovanna d'Arco.

La rubrica “Tutti i Santi giorni” del 30 maggio: Santa Giovanna d’Arco.

Il 30 maggio si commemora Santa Giovanna d’Arco. Santa Giovanna d’Arco, in francese Jeanne d’Arc, nacque a Domrémy-la-Pucelle il 6 gennaio del 1412 da Jacques Darc e Isabelle Romée, in una famiglia di contadini della regione della Lorena, ma soggetta alla sovranità francese. Dal 1426, durante la Guerra dei Cento anni, Giovanna iniziò a udire delle misteriose voci celesti accompagnate da bagliori di luce; si sentì così chiamata da Dio a soccorrere il re di Francia e combattere contro gli Inglesi: nel 1429 raggiunse l’erede al trono Carlo nella città di Chinon e lo convinse ad affidarle il compito di tentare un’offensiva contro gli invasori. Vestitasi di una bianca armatura, cavalcò alla testa dell’esercito con uno stendardo recante i nomi di Gesù e Maria e riuscì a liberare Orleans dall’assedio (8 maggio 1429), vittoria che le valse l’appellativo, che ancora oggi la ricorda, di “Pulzella di Orleans”. Dopo pochi giorni, Giovanna a Patay inflisse una dura sconfitta alle armate inglesi; le due battaglie consentirono la conquista del territorio francese fino a Reims e l’incoronazione del Delfino con il nome di Carlo VII. Tuttavia, una volta salito al trono, il sovrano decise di trattare con i nemici, con grande disappunto di Santa Giovanna d’Arco che decise allora di continuare a combattere da sola, pur senza l’appoggio della Corona. Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni e venduta agli inglesi per 10.000 tornesi; fu imprigionata nel Castello di Rouen e processata per eresia e stregoneria; dimentico di quanto fatto dalla Pulzella per la corona, Carlo VII non accorse in suo aiuto. Condannata, fu arsa viva sulla piazza del Mercato Vecchio a Rouen il 30 maggio 1431. Contrariamente alla prassi dell’epoca, che prevedeva che il condannato fosse scomunicato prima di essere arso e che gli fossero negati i conforti religiosi, Giovanna d’Arco poté confessarsi e ricevere la comunione. Fu quindi incatenata a un pilastro di pietra, posto al di sopra di un cumulo di legna e fascine alto circa tre metri, perché fosse ben visibile anche da una certa distanza. Il comportamento di Santa Giovanna d’Arco fu esemplare sino alla fine: richiese che un domenicano tenesse elevata una croce e morì tra le sofferenze invocando il nome di Gesù. Le sue ceneri furono gettate nella Senna, onde evitare una venerazione popolare nei loro confronti. Una ventina di anni dopo, sua madre e i due fratelli si appellarono alla Santa Sede affinché il caso fosse riaperto: Papa Callisto III nel 1456 riabilitò l’eroina francese, annullando l’iniquo verdetto che la condusse al rogo. Nel 1910 San Pio X beatificò Giovanna d’Arco ed infine nel 1920 Benedetto XV la proclamò santa. Il suo culto fu particolarmente incentivato in Francia durante i momenti di crisi militare, sino ad essere proclamata patrona della nazione. È venerata anche come protettrice dei martiri e dei perseguitati religiosi, delle forze armate e di polizia.

In tempi recenti vasta è stata la produzione letteraria e cinematografica sulla vita di Santa Giovanna d’Arco. Solo nel 1996, nella soffitta di una casa colonica francese, è stata rinvenuta quella che verosimilmente pare essere stata l’armatura di Giovanna, con tanto di segni coincidenti con le ferite sulla coscia che la Santa riportò in battaglia.
Dal punto di vista dell’iconografia, che si sviluppa a partire dal XV secolo in manoscritti, arazzi, dipinti e sculture, la Pulzella d’Orleans viene rappresentata come guerriera in armatura, con la spada, lo stendardo e il destriero, oppure in vesti di pastora o con la tunica della prigioniera. Delle descrizioni riportate nelle testimonianze a lei coeve, si è riusciti a ricostruirne l’aspetto: Giovanna d’Arco era di carnagione scura, probabilmente anche a causa del lavoro nei campi; aveva gli occhi leggermente distanti e una voglia rossa sull’orecchio sinistro; di corporatura robusta e muscolosa, era piuttosto alta. I capelli erano corti e neri, tagliati secondo la moda maschile dell’epoca e indossava abiti da uomo, non solo per essere più comoda in battaglia. Nelle raffigurazioni artistiche, tuttavia, manca ogni congruità con il dato biografico e Giovanna è stata trasformata in bellezza idealizzata, dai lunghi capelli mossi, talvolta dalla tonalità chiara o lunghi almeno fino alle spalle.

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