Tutti i Santi giorni, 2 giugno: oggi si commemorano i Santi Marcellino e Pietro

I Santi Marcellino e Pietro per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 2 giugno.
I Santi Marcellino e Pietro per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 2 giugno.
Il 2 giugno si commemorano i Santi Marcellino e Pietro. I Santi Marcellino e Pietro, rispettivamente sacerdote ed esorcista, furono martirizzati sotto l’imperatore Diocleziano intorno al 303. È l’ultima grande persecuzione contro i cristiani ordinata dall’autorità romana prima della clemenza di Costantino: il secondo dei quattro editti promulgati da Diocleziano imponeva, in particolare, l’arresto di vescovi, sacerdoti e diaconi, molti dei quali poi giustiziati poiché i tribunali avevano la facoltà di emettere sentenza capitale. Fu così che il sacerdote Marcellino, rifiutatosi di abiurare la fede, finì in carcere dove conobbe l’esorcista Pietro. I racconti agiografici, dai dettagli più o meno leggendari, riferiscono di miracoli, come la guarigione della figlia del loro carceriere, cosa che di certo aggravò la loro posizione agli occhi dell’autorità.

Secondo la passio scritta da papa Damaso I, che raccolse dallo stesso carnefice il racconto del martirio, i due vennero condotti tra i rovi sul luogo del supplizio ed ebbero l’ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, affinché i corpi rimanessero nascosti a tutti. Il luogo prescelto era chiamato Selva Nera, rinominato in seguito Silva Candida, sulla via Cornelia: qui Marcellino e Pietro vennero decapitati dopo aver subito varie torture. I loro corpi, nonostante la segretezza della sepoltura, sarebbero stati ricomposti dalla matrona Lucilla e deposti nelle catacombe Ad Duas Lauros, al terzo miglio della via Labicana. Sulla loro tomba fu eretta, intorno al 320, una basilica a essi dedicata, ancora in uso verso la fine dell’VIII secolo, ma che dopo la traslazione delle loro spoglie venne abbandonata. Papa Damaso compose un carme che fece apporre sulla nuova tomba; distrutto dai Goti, Papa Vigilio lo fece ricollocare e inserì i nomi dei due martiri anche nel Canone della Messa. Secondo alcune fonti le reliquie dei due Santi nell’827 vennero inviate in Francia da Papa Gregorio IV e poi trasportate nell’Abbazia di Seligenstadt sul Meno, in Germania, da Eginardo, ministro e biografo di Carlo Magno.
I Santi Marcellino e Pietro sono in genere rappresentati come uomini di mezza età, con tonsura e come attributi sono loro posti nelle loro mani un rotulo o una corona. Nelle catacombe romane che portano il loro nome, risalenti al IV – V secolo, un affresco li presenta contraddistinti dal nome, senza aureola, con breve barba, accanto all’Agnello; in quello delle catacombe di Ponziano, datato al V o VI secolo, sono raffigurati invece imberbi, ai lati di San Pollione, sempre però contraddistinti dal nome.
