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Ricostruzione scuole L’Aquila, botta e risposta tra maggioranza e opposizione

Botta e risposta politico sulla Ricostruzione Scuole. La minoranza attacca: "Cantieri fermi da 6 anni a L'Aquila". La replica dei capigruppo di maggioranza, "Le opposizioni vogliono bloccare la programmazione dell'amministrazione". 

L’AQUILA – Botta e risposta politico sulla Ricostruzione Scuole. La minoranza attacca: “Cantieri fermi da 6 anni a L’Aquila. Il sindaco intanto, assente in Consiglio, protagonista di una passerella a Torre de’ Passeri”. La replica dei capigruppo di maggioranza, “Le opposizioni vogliono bloccare la programmazione dell’amministrazione, per rallentare la ricostruzione”.

“In Consiglio comunale abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata dell’opposizione sul tema della ricostruzione delle scuole pubbliche dell’Aquila ma, avendo esaurito ogni argomento per un confronto sereno e realmente costruttivo, è emerso quello che è il loro reale obiettivo: bloccare la programmazione che l’amministrazione ha pianificato, sventolando una richiesta di referendum per decidere se ricostruire le scuole in centro storico. Prima di rispondere nel merito ricordiamo, per dovere di cronaca, che solo grazie al centrodestra, che da sei anni guida la città, si è riusciti ad intavolare una strategia prospettica in grado di superare anni di impasse, rinvii e vuoti politico-amministrativi. Davanti al nulla cosmico ereditato nel 2017, oggi tutto risulta programmato, finanziato e condiviso con i dirigenti scolastici. È stato compiuto uno sforzo enorme da parte della politica e degli uffici tecnici e finalmente si è individuato un percorso che nei prossimi anni consentirà di colmare il colpevole vuoto lasciato dal centrosinistra”, sottolineano i capigruppo di maggioranza in una nota inviata alla stampa.
L’Aquila avrà scuole sicure, funzionali e all’altezza dei migliori standard nazionali ed europei. Che la mancanza di spot elettorali dell’opposizione li spinga a chiedere un referendum per noi è inaccettabile, in quanto rappresenta un tentativo di frenare un processo che va avanti da troppo tempo e sul quale, se avessero agito in buona fede, avrebbero potuto intervenire prima. Basta giocare sul futuro delle scuole, della ricostruzione e dei nostri giovani. Affinché i cittadini, ancor prima che gli esponenti del centrosinistra, comprendano lo stato reale delle cose occorre partire da due dati di fatto. La scelta alla base della programmazione della ricostruzione delle scuole pubbliche è stata fatta con l’obiettivo di offrire ai nostri figli e al corpo docente strutture in grado di offrire gli standard migliori per le loro attività, sia per il presente che per il futuro. Perché non basta ricostruire dov’era e com’era, ma bisogna innovare offrendo una qualità dell’offerta migliore di quanto non fosse nel 2009.
Un edificio di nuova costruzione, inoltre, presenta degli standard di sicurezza e funzionali che maggiori di qualsiasi edificio ristrutturato.
Infine, le scuole in centro, sebbene l’opposizione dica il contrario, ci saranno: le scuole dell’infanzia San Bernardino, la scuola elementare De Amicis e la scuola media Carducci sono state progettate per essere ricostruite all’interno dell’area dell’ex ospedale di Collemaggio, che diventerà il polo principale a servizio del cuore cittadino“.
“Inoltre la Giovanni XXIII – conclude la nota – verrà ricostruita nello stesso luogo ante sisma, su viale Duca degli Abruzzi, così come la Mazzini, allo stesso modo, tornerà nell’area di Villa Gioia. A due passi dal centro storico. Su Viale Duca degli Abruzzi, inoltre, verrà ricostruito il plesso, di competenza della Provincia, che in precedenza ospitava l’istituto tecnico femminile e che tornerà ad ospitare studenti e alunni dell’Istituto tecnico per geometri mentre, giova ricordare, che in centro storico già operano due scuole, l’Istituto Barbara Micarelli e la Dottrina Cristiana. Insomma, al centrosinistra piacciono proposte plateali e altamente teatrali: come la tragedia che sull’edilizia scolastica hanno messo in scena prendendo in giro l’intera città”. Questa la comunicazione a firma dei capigruppo Leonardo Scimia (Fdi), Daniele Ferella (Lega), Maria Luisa Ianni (FI),
Laura Cococcetta (L’Aquila Futura), Luigi Faccia (Civici e indipendenti con Biondi Sindaco), Stefano Flamini (L’Aquila al Centro).
Una risposta dai toni forti, arrivata in seguito alla nota diffusa dall’opposizione a margine della seduta del Consiglio comunale di oggi, 5 giugno.
“Una vergogna quanto accaduto oggi in consiglio comunale. La maggioranza di destra, dopo aver già fatto mancare il numero legale nella precedente seduta, questa mattina ha bocciato l’odg di tutte le minoranze unite, che proponeva strumenti necessari per una ricostruzione rapida e partecipata delle scuole aquilane. Il sindaco Biondi, assente in consiglio comunale, ha poi preferito andare a fare passerella politica con Marsilio a Torre de’ Passeri, dove il Comune celebrava la posa della prima pietra di un edificio scolastico. Il sindaco, in verità, non riesce a venirne a capo: da 6 anni non trova modo di porre la prima pietra delle scuole aquilane e se poi riesce a mettere la prima pietra, non arriva alla seconda, perché i cantieri sono fermi ed allora si ristora, paradossalmente, con le prime pietre degli altri sindaci. Cosa avrà mai raccontato ai cittadini di Torre de Passeri un sindaco che sulla ricostruzione delle scuole nella città da lui amministrata, non riesce ad andare oltre le chiacchiere ed i comunicati stampa, nonostante abbia le casse piene di soldi e tutte le deroghe di legge?”.
E così oggi Biondi ha preferito la ‘gita scolastica’ al confronto in consiglio comunale sulla mancata ricostruzione delle scuole aquilane. Oggi, infatti, si doveva concludere la discussione e votare l’ordine del giorno presentato da tutte le minoranze che proponeva strumenti di partecipazione e di promozione della ricostruzione delle scuole aquilane, su cui si registra un gravissimo ritardo ed una inefficienza inaccettabile. La maggioranza ha deciso di bocciare un ordine del giorno concreto e propositivo che chiedeva un programma vero di ricostruzione delle scuole aquilane supportato da risorse e tempistica, un Tavolo permanente e di partecipazione con il mondo della scuola, gli Stati Generali della scuola a fine anno scolastico ed un assessorato specifico, con adeguato personale, per seguire la ricostruzione. Ma nessuna di queste proposte è stata accolta. Torneremo presto in un nuova seduta di consiglio comunale a discutere di nuovo di ricostruzione delle scuole, finché non otterremo la svolta necessaria”.
Così le consigliere ed i consiglieri delle minoranze di centrosinistra commentano la bocciatura dell’odg presentato – a prima firma Simona Giannangeli – in consiglio comunale per la ricostruzione delle scuole aquilane.
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